Questo è il titolo che campeggia sulla copertina del libro di Scott Westerfeld di cui ho parlato sabato e che ora riposa, adagiato amorevolmente sullo scaffale, dopo avermi permesso di conoscere tutto di sè fino alla sua ultima parola.
Ecco perchè di vampiri non c'era neppure l'ombra! E' solo un gioco di parole, creato ad hoc; e non c'è alcuna relazione di significato fra i due termini. Posso dimostrarlo, vocabolario alla mano.
Vampiro trae origine dal francese vampire, a sua volta mediato dal serbocroato vampir.
Virus deriva dal latino virus, "succo di pianta, veleno" è un agente infettivo submicroscopico ... parassita che si riproduce nella cellula ospite ... determinando l'insorgere di una malattia.
In pratica il primo non c'azzecca niente con il secondo, ma vuoi mettere l'attrazione che suscita oggi in libreria quella parola scritta in rosso e blu rispetto ad un banale Peeps (apparentemente) Sguardi furtivi, titolo originale scelto a suo tempo dall'autore.
E' un imbroglio, una mistificazione, che in primis manca di rispetto all'autore.
Che direbbe Quasimodo, per esempio, se il titolo di una delle più belle , profonde e significative poesie di ogni tempo e luogo, da lui scritta: "Ed è subito sera" (Ognuno sta solo sul cuor della terra / trafitto da un raggio di sole. / Ed è subito sera.) venisse proditoriamente cambiato in Ed è quasi notte per una motivazione esclusivamente di mercato?
In secondo luogo, danneggia l'ignaro lettore, quello che, comprando quel particolare volume vorrebbe leggere di fischi e si ritrova, volente o nolente, a farsi una cultura sui fiaschi.
Qualcuno di sicuro obietterà: Basta leggere il risvolto di copertina per non lasciarsi fuorviare da un titolo!
E' proprio lì che vi volevo; vi aspettavo al varco. IO LI LEGGO SEMPRE I RISVOLTI DI COPERTINA, se non altro per essere sicura di non acquistare un doppione, come a volte mi è capitato.
Non lo trascrivo tutto, ma basta estrapolare (senza imbrogli) qualche frase, per rendere l'idea:
Perchè Morgan gli ha trasmesso un parassita temibile: quello del vampirismo. ... Non si trasforma dunque in un cannibale spietato, ma... Si occupa di tenere sotto controllo i pip, cioè gli altri vampiri come lui, "parassiti positivi"...(aimè! Il titolo originale è un neologismo dell'autore ed è lì che casca l'asino!).
E per finire una spudorata affermazione, che sarà senz'altro vera, ma, nel contesto assolutamente fuorviante: Dalla penna di Scott Westerfeld, lo scrittore che Stephenie Meyer, l'autrice della saga di Twilight, considera il suo maestro, una storia di vampiri come non ne avete mai lette prima.
E, come Arlecchino burlando si confessava, così queste ultime parole sono portatrici di una indubbia quanto discutibile verità: è proprio una storia di vampiri come non ne abbiamo mai lette prima. Vedrai!!!
Importa a questo punto che il libro in questione sia più che valido?
Per un'accanita divoratrice di libri quale sono la risposta è comunque lapalissiana.
Maila Meini
- Versione stampabile
- Login o registrati per inviare commenti
- 2828 letture