Scritto da © webmaster - Mer, 24/02/2016 - 00:28
Felice Serino, nato a Pozzuoli e residente a Torino, è un poeta che ha ottenuto numerosi consensi critici e che ha vinto molti premi letterari. Ha pubblicato diverse raccolte di poesia.
Gestisce svariati siti su Internet di ottimo livello e qualità, che ospitano poeti anche prestigiosi.
Palpiti di cielo, il libro che prendiamo in considerazione in questa sede, è connotato da un linguaggio pervaso da un forte misticismo nello sperdersi e indifferenziarsi dell’io poetante in spazi cosmici, interspazi, galassie o anche in squarci naturalistici.
La scrittura è composta e composita, elegante e armonica e quasi tutte le composizioni sono suddivise in strofe. Spesso c’è un tu, al quale il poeta si rivolge, del quale ogni riferimento resta taciuto.
La raccolta è costituita da due sezioni, quella eponime e quella intitolata La composizione della luce.
La prima composizione, L’indefinito, che nel suo nome riecheggia vagamente L’infinito leopardiano, ha un tono programmatico, in quanto, in essa il poeta riflette nell’incipit sulla stesso poiein, sulla poesia medesima e sulla ricerca dell’ispirazione, cosa che avviene anche in altre composizioni: E’ nello spazio delle attese/ nel bianco del foglio.
I suddetti versi spiegano e descrivono efficacemente il caos calmo dal quale emergono i testi poetici dopo una misurata pausa, quasi un raccoglimento preliminare del poeta stesso.
Ottima la tenuta dei versi lunghi che Serino sa ben controllare. Ogni componimento fluisce in lunga ed ininterrotta sequenza e tutte le poesie iniziano con la lettera minuscola, elemento che produce sospensione e fascino, creando il senso di un’arcana provenienza, di un ipersegno possibile e affascinante.
Temi fondamentali sono quelli della vita e della morte, il cui timore è superato tramite la raffigurazione di paesaggi iridati come quello dove il verde grida in folti ciuffi e gli alberi si cambiano d’abito.
Nell’ambito del tema della poesia che riflette sulla poesia stessa, anche il libro di poesia fresco di stampa può divenire oggetto di riflessione, per il vertice di emozioni che il poeta prova avendolo tra le mani.
Non mancano composizioni di stampo religioso, che si rifanno ai testi evangelici.
Tutte le poesie sono dense concentrate e ben risolte. E’ spesso presente anche la vena di fisicità mistica, quando vengono detti abbracci senza mani e corpi immateriali.
Una natura intrisa di mistero e stupore s’insinua nelle pagine che sembrano sottese ad un segreto antico.
Poetica che ha il pregio di essere complessa e chiara nello stesso tempo, nel suo strutturarsi. Un tema trattato con suggestione è quello dei figli partiti per un eldorado e ai quali si fa l’invito di reinventarsi una vita nella fugacità del tempo.
Poetica che di libro in libro brilla per originalità e compiutezza quella di Felice.
Raffaele Piazza
Gestisce svariati siti su Internet di ottimo livello e qualità, che ospitano poeti anche prestigiosi.
Palpiti di cielo, il libro che prendiamo in considerazione in questa sede, è connotato da un linguaggio pervaso da un forte misticismo nello sperdersi e indifferenziarsi dell’io poetante in spazi cosmici, interspazi, galassie o anche in squarci naturalistici.
La scrittura è composta e composita, elegante e armonica e quasi tutte le composizioni sono suddivise in strofe. Spesso c’è un tu, al quale il poeta si rivolge, del quale ogni riferimento resta taciuto.
La raccolta è costituita da due sezioni, quella eponime e quella intitolata La composizione della luce.
La prima composizione, L’indefinito, che nel suo nome riecheggia vagamente L’infinito leopardiano, ha un tono programmatico, in quanto, in essa il poeta riflette nell’incipit sulla stesso poiein, sulla poesia medesima e sulla ricerca dell’ispirazione, cosa che avviene anche in altre composizioni: E’ nello spazio delle attese/ nel bianco del foglio.
I suddetti versi spiegano e descrivono efficacemente il caos calmo dal quale emergono i testi poetici dopo una misurata pausa, quasi un raccoglimento preliminare del poeta stesso.
Ottima la tenuta dei versi lunghi che Serino sa ben controllare. Ogni componimento fluisce in lunga ed ininterrotta sequenza e tutte le poesie iniziano con la lettera minuscola, elemento che produce sospensione e fascino, creando il senso di un’arcana provenienza, di un ipersegno possibile e affascinante.
Temi fondamentali sono quelli della vita e della morte, il cui timore è superato tramite la raffigurazione di paesaggi iridati come quello dove il verde grida in folti ciuffi e gli alberi si cambiano d’abito.
Nell’ambito del tema della poesia che riflette sulla poesia stessa, anche il libro di poesia fresco di stampa può divenire oggetto di riflessione, per il vertice di emozioni che il poeta prova avendolo tra le mani.
Non mancano composizioni di stampo religioso, che si rifanno ai testi evangelici.
Tutte le poesie sono dense concentrate e ben risolte. E’ spesso presente anche la vena di fisicità mistica, quando vengono detti abbracci senza mani e corpi immateriali.
Una natura intrisa di mistero e stupore s’insinua nelle pagine che sembrano sottese ad un segreto antico.
Poetica che ha il pregio di essere complessa e chiara nello stesso tempo, nel suo strutturarsi. Un tema trattato con suggestione è quello dei figli partiti per un eldorado e ai quali si fa l’invito di reinventarsi una vita nella fugacità del tempo.
Poetica che di libro in libro brilla per originalità e compiutezza quella di Felice.
Raffaele Piazza
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