Scritto da © inchiostroblu - Ven, 30/09/2011 - 15:48
Dopo “Caos Calmo”, che è stato un successo sia letterario sia cinematografico, Sandro Veronesi si cimenta con “XY”, che è decisamente tutt’altro genere di libro.
Certo avendo letto il libro precedente o magari avendone visto il film, se si acquista questo libro e lo si inizia a leggere si rimane decisamente spiazzati; perché la prima domanda che viene da porsi è se davvero l’autore sia lo stesso.
Questa premessa quindi per dire che con questo libro, che non possiamo definire né romanzo ma tantomeno giallo, Sandro Veronesi si mette alla prova e la prova la fa pure col lettore.
Il racconto inizia in modo violento: un fatto di sangue barbaramente perpetrato in un tranquillissimo paesino di montagna sconvolge la comunità per come è stato commesso e anche per l’elevato numero di cadaveri che si trovano.
Poi però, invece di continuare sul filone del giallo e del mistero da risolvere, ecco che entrano in scena i due protagonisti del libro: il prete del paese e una giovane psicologa che si trasferisce proprio lì in montagna per dare una mano al religioso… ma non solo.
Il libro da questo momento in poi si dipana lungo e attraverso le vite dei due protagonisti che conoscendosi imparano ognuno qualcosa di più di se stesso: è cioè attraverso il confronto tra i due che essi possono capire e scoprire aspetti della loro personalità ma soprattutto elaborare e riconoscere maturandone gli aspetti irrisolti fino ad allora o ancora sconosciuti. Acquisiscono quella consapevolezza delle loro vite che ancora gli mancava e che intimamente stavano cercando.
Scritto con abile penna Sandro Veronesi dimostra le sue doti di “conoscitore dell’animo e della personalità umana” che non è da tutti. E lo fa in modo scorrevole, dolce e lento come una delle nevicate su quelle montagne dove ha deciso di ambientare il suo racconto.
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