Questa confessione in forma poetico-teatrale è da considerarsi una catarsi esistenziale, dove l'amore sopravvive aldilà dei limiti del tempo.
Pilar Anita Quarzèll in arte "Pilar Castel", sorella di Lou Castel, interprete ribelle dell'opera prima "I pugni in tasca" con la regia di Marco Bellocchio, in questo libro alterna lettere, racconti, poesie ed immagini dedicate a Manuel, suo figlio.
Il suo massacro psichico ed emotivo sta nei misteri del masochismo materno, così Pilar, nella prefazione esprime la motivazione di questa scrittura.
"Ciao tesoro, amore bello, ti mando il testo che ha vinto il premio. C'è inserito anche madre e figlio di sintesi nucleari. La figura del poeta è ispirata a Massimo Muratori che è morto, poverino, l'estate scorsa di alcol e psicofarmaci. Il figlio a te, ovviamente e anche un pò a Riccobono, a tutti i drogati in genere..."
Nel libro dedicato c'è un piccolo testo teatrale dove tra le righe si intuisce la spinta verso Thanatos che induce tutti coloro che scelgono come punto di fuga da una realtà troppo incombente quel paradiso virtuale rappresentato dall'eroina.
VOCE IN SEGRETERIA: "Ciao, mi amor; ascolta, volevo dirti questo: può essere che la percezione dei desideri del tuo io non combaci con quelli di un altro io, non staccare, ascoltami!
Ma può essere per miopia intellettuale o per altri molteplici fenomeni che non siamo in grado di gestire. Vedi come parlo complicato per piacerti?Per cui il fatto che tu mi giudichi noioso e per questo non me la vuoi dare, non dipende da me ma da un insieme di fattori trasversali del cosmo. Sarò noioso dal punto di vista concettuale, ma dal punto di vista oggettivo sono splendido, sapessi quanto ce l'ho grosso in questo momento. Dai vengo su, adesso subito, ti voglio strapazzare come una stracciatella, ti voglio hmmmmm sto per...una cosa megagalattica...ah."
"Manuel, contrabasso veliero" si può dire che è il cuore di questo libro di 64 pagine, dove foto in bianco e nero raccontano una vita.
"Ho sognato Manuel. Era strano, come un angelo, e saliva in cielo...Ma era come se risorgesse, si, come quelle immagini di Cristo che resuscita..."
Il libro si conclude con un allegato emotivamente sconvolgente: il verbale di riconoscimento della salma di Torrisi Manuel, nato a Roma il 26 ottobre 1970 trovato senza vita il 22 marzo del 2002.
Aveva l'ultimo abbraccio della mamma.
Michela Zanarella
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