Scritto da © Franca Figliolini - Gio, 31/03/2011 - 21:45
Natura morta nel paesaggio
di Sharon Olds
Era notte, aveva piovuto, c'erano pezzi di macchine e
mezze macchine sparse, era tutto immobile e luminoso,
una donna giaceva sulla strada, di schiena
con la testa girata all'indietro e incassata sotto le spalle
tanto che il dietro del suo cranio toccava la colonna vertebrale
tra le creste delle scapole, i vestiti
in gran parte strappati e la sua gamba,
la sua gamba era andata, un lungo osso
spuntava dall'alveo del femore -
questo era lei la sua materia abbandonata,
mia madre afferrò la mia testa e la girò e
la strinse al petto, tra i suoi
seni. Mio padre guidava - non era sobrio
ma non era questo l'accidente, ci eravamo avvicinati
arrivando da un neutro crepuscolo, vetro rotto
sull'asfalto nero, come una soggiacente
notte profonda irta di stelle. Questo era
il mondo - forse l'unico.
La donna morta non era la persona che
recentemente mio padre aveva quasi investito,
che era improvvisamente balzata lontano
dalla nostra auto familiare, schizzando indietro dalla morte,
lei non ero io, non era mia madre,
ma forse era un modello del mortale,
gli elementi arrangiati intorno a lei sull'asfalto -
vetro, osso, metallo, carne, e la famiglia.
Still Life in Landscape
di Sharon Olds
It was night, it had rained, there were pieces of cars and
half-cars strewn, it was still, and bright,
a woman was lying on the highway, on her back,
with her head curled back and tucked under her shoulders
so the back of her head touched her spine
between her shoulder-blades, her clothes
mostly accidented off, and her
leg gone, a long bone
sticking out of the stub of her thigh—
this was her her abandoned matter,
my mother grabbed my head and turned it and
clamped it into her chest, between
her breasts. My father was driving—not sober
but not in this accident, we’d approached it out of
neutral twilight, broken glass
on wet black macadam, like an underlying
midnight abristle with stars. This was
the world—maybe the only one.
The dead woman was not the person
my father had recently almost run over,
who had suddenly leapt away from our family
car, jerking back from death,
she was not I, she was not my mother,
but maybe she was a model of the mortal,
the elements ranged around her on the tar—
glass, bone, metal, flesh, and the family.
[img_assist|nid=13553|title=|desc=|link=popup|align=left|width=200|height=163]Sharon Olds, secondo il sito della "Poetry Foundation", è una delle voci principali della poesia contemporanea. Vincitore di numerosi e prestigiosi premi, tra cui il National Book Critics Circle Award, Olds è nota per scrivere poesie intensamente personali, ferocemente emotive che descrivono nel dettaglio la vita familiare o anche eventi politici globali.
poesia di Sharon Olds
traduzione di Franca Figliolini
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