Livia Fedele [fantasia] | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Livia Fedele [fantasia]

 
 
Cenni biografici
Livia Fedele nasce ad Ariano Irpino (Av), è vissuta a Napoli, luogo in cui ha studiato e insegnato nella scuola elementare. Sposata, due figli adulti e indipendenti, ora vive a Marina di Carrara (Ms) dove si è trasferita in età pensionistica. Dedica il suo tempo libero alla lettura, alla musica, al teatro, a varie collezioni, alle amicizie, alla scrittura meditativa. I suoi scritti sono: brevi racconti, poesie, concetti, ricordi.
La Fedele, si è avvicinata da poco al mondo letterario del web, navigando in Internet, scoprendo siti letterari molto interessanti, come il Salotto Culturale di Rosso Venexiano che è divenuto la sua passione. La Fedele è molto spontanea nello scrivere, il suo stile è semplice, non si reputa una vera autrice, per le sue composizioni si lascia ispirare dal mare, dalla natura e spesso dalla luna. L'amore rimane sempre il tema principale dei suoi scritti, in tutte le sue sembianze.
 
Recensione
L’autrice Livia Fedele (fantasia) inizia ad avvicinarsi alla poesia partendo da un primo abbozzo dei suoi temi seguendo un movimento di rallentamento o di accelerazione nella sua redazione. Pur sentendosi incapace l’autrice dirige il suo pensiero e lo trascina verso l’ignoto:
 

Sfoglio le pagine di questo libro
non ancora concluso…

 

Ella si rende conto che sta formulando una propria esigenza di consapevolezza che tende ad arricchirsi costantemente. Lo stile se pur semplice, per lei, è impreziosito dalla tensione sensuale:

 

Mi hai trovata al chiaro di luna
che sognavo un amore lontano
occhi lucidi languidi…

 

un sogno o la realizzazione d’un desiderio tardivo a cui l’autrice si abbandona nella fantasia.
L’estensione del suo sguardo in cui la metafora e la narrazione schematizzano i percorsi di questa autrice si trasformano in mezzi strumentali che rendono possibile altre analisi ed interpretazioni

 

Prendilo questo cuor distrutto
spezzato in due salvalo
dagli una nuova vita col tuo calore…

 

In realtà è uno schema psichico, l’introduzione del conflitto fra desiderio e rimozione. Perciò il lettore potrebbe utilmente individuare, nelle opere, sia gli atti di interpretazione sia il lavoro interpretativo e gli usi del verbo interpretare “euten”, nel senso lato in cui questo termine designa traduzione, trascrizione, attribuzione di senso (erroneo o veritiero).
Molti pensieri inconsci possono coniugarsi per determinare un sogno:

 

Mente offuscata dall’alcol
occhi persi nel vuoto sgranati
verso un mondo bugiardo
reale solo nel mio sogno
nel mio incubo
nel mio niente.

 

Gli elementi del contenuto onirico costringono l’autrice ad una tecnica combinata, che da un lato si basa sull’associazione di chi sogna, e dall’altro inserisce ciò che manca attingendo all’intelligenza dei simboli di chi interpreta.

Immacolata Cassalia
 
 
 
Un libro
 
Sfoglio le pagine di questo libro
non ancora concluso
scorro ogni istantanea della mia storia
molte raffigurano te.
 
 
 
Nuova passione
 
Mi hai trovata al chiaro di luna
che sognavo un amore lontano
occhi lucidi languidi perduti
nel blu della mia notte
senza stelle
Mi hai preso la mano e portata con te
nelle tue fantasie
che ora sono le mie
Hai dato un senso nuovo alla mia vita
una luce vibrante mi accende
vivi riflessi da togliere il fiato
mi colorano gli occhi e il cuore
e sono viva ancora palpitante
nella magia di una nuova passione
con te.
   
 
   
Mare grigio
 
Prendilo questo cuore distrutto
spezzato in due salvalo
dagli nuova vita col tuo calore
cattiva giornata anche oggi
e tu dove sei?
Marosi grigi mi assalgono
si avventano su di me
crudele anche il mare che amo
ma mi affido a lui
e mi lascio avvolgere
e travolgere nel turbine delle onde
non invoco aiuto stavolta
mi lascio andare
e nessuno mi salverà.
   
 
   
Senza di te
 
Goccia a goccia mi prendi
giorno per giorno
su questo letto che brucia
vai vieni prendi lasci
ami non ami
se ci sei ti detesto
piango se te ne vai
e ti cerco in ogni angolo
ti chiamo nel vento
grido ti amo al mare e la mia voce si perde lontano
te lo sussurro piano
ma non mi ascolti
e vai di nuovo via
senza di me.
   
 
   
Silenzi
 
Quanti silenzi parole non dette
frasi rimaste sospese
non espresse taciute
Sorrisi sguardi
con le nostre parole
celate
velate
oscure.
Parole dolci
parole tremende
che spesso feriscono il cuore.
Parole ambigue
che nascondono bugie
o scottanti verità.
Ci guardiamo negli occhi
ancora la stessa sete
tacite le parole
silenzio per noi
   
 
   
Io e il mare
 
Mare impetuoso travolgente
come i miei sensi
al pensiero di te
Spume bianche s’infrangono
su scogli inermi
spruzzi salmastri
m’imperlano il viso.
Mi manchi
Stringimi a te riscaldami
prendi questo sale dalla mia pelle
coi tuoi baci
calma la mia voglia smaniosa
sazia la mia sete
col nettare del tuo fiore.
M’inebria la salsedine
il salmastro mi esalta
il ricordo di te
alle onde sussurro struggente
il tuo nome.
   
 
   
Trasgressione
 
Mente offuscata dall’alcol
occhi persi nel vuoto sgranati
verso un mondo bugiardo
reale solo nel mio sogno
nel mio incubo
nel mio niente.
Ossessione delirio desiderio di te
sempre più aggressivo
travolgente un tormento.
Prendimi così come sono
ancora penso a te
assurda la frenesia che mi assale
se ti sfioro soltanto
con la mia follia.
   
 
   
Dimentica
 
Tagli gelidi sul mio viso
lancinanti dolori nel petto
e dentro l’anima
Solo un sospiro
nel mio grigio cielo
un palpito
Uno spicchio di luna
gelida
mi conforta
e sussurra muta
‘dimentica’
   
 
   
Nascosta
 
Nascosta tra le tue braccia
mi sento protetta
sicura qui con te
lontana dal mondo intero
dalle paure dal buio
da quel tunnel che vuole divorarmi
inesorabile minaccioso
mostro tremendo
dalle fauci spalancate
implacabile.
Resterò avvinghiata
alle tue gambe calde forti
protettive
fino a quando lo vorrai
soltanto un’ora ancora
dimenticare
lasciare alle spalle tormento
e solitudine
per sprofondare nel tuo calmo
mare blu
   
 
   
E se ne vanno
 
E se ne vanno via
come gabbiani verso il mare aperto
a cercare lontano un'isola da abbracciare.
E se ne vanno via
come nuvole bianche verso monti e colline
ad avvolgere i prati e accarezzare i pini.
E se ne vanno via
come uccelli dai nidi accoglienti e caldi
varco cieli sereni liberi infiniti ...
... e te ne vai via anche tu
con tutti i sogni e le speranze
i ricordi e le certezze
senza voltarti indietro a guardarmi
un'ultima volta.
   
   
-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Autore di Rosso Venexiano: Livia Fedele [fantasia]
-Recensione: Immacolata Cassalia
-Editing: Anna De Vivo [Ande]
-Correzioni: Maria Catena Sanfilippo
 

-tutti i diritti riservati agli autori, vietato l'utilizzo e la riproduzione di testi e foto se non autorizzati per iscritto

 

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