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Elfo Guerriero

 
Recensione
È penna delicata quella di .... capace di disegnare con sorprendente leggerezza una natura dalle tinte pastello. La poesia è incentrata sulla rappresentazione di un mondo evocato dove la vita scorre placida e serena. Ha una sua magnificenza sensuale capace di affascinare

..."miele di fiordistella
acqua d'aurora dipinta
un grasso fuoco giuggiola
nel buio di velluto/"

così in Moonlight, oppure

..." L'aria è un torrente di luce assassina
falene pallide fanno la questua
la fiamma langue nell'aria bruna
come un tramonto di resina e brace".

Gioco di contrasti apparentemente azzardati. Cromatismi poetici usciti da una tavolozza che non si esaurisce. Il sentimento per l'amore è presente nella poesia dove la passione è sospinta da una grande umanità. La scrittura si fa poi coinvolgente nel portare il lettore in un viaggio nel mondo della mente e del cuore

..."Il respiro d'argento che tintinna nel buio
Il calore vicino di un fuoco lontano
La dolce ira delle tempeste
Tra le tue braccia, amor mio",

(in Sweet Fair Of Summer),

l'immaginario è di grande respiro e suscita evocazioni di grande suggestione. Versi molto espressivi in cui ci si può riflettere e ricordare nostalgie sopite. Esperienze di vita sentimentale si mescolano alla fantasia descritta con agilità poetica fuori dal comune, ma sempre accessibile. Linfa vitale per una vita migliore. Sa abbinare i sentimenti umani al manifestarsi della natura

... "Il sentiero mi chiama lontano
ma stasera ho voglia di vita
intrecciamo le mani se vuoi
e danziamo alla luna
signora dei boschi"...

(in Wood Lady),

coglie lo stupore che sfuma nell'uso sapiente di versi sciolti dove la lettura si fa piacevole, scorrevole.

Roberto Rinaldi
 
Wood Lady
Lei cammina attraverso le selve
nella bruma di un cielo lontano
ogni foglia che sfiora s'accoscia
in un crepitio ghiaccio
Ha capelli di notte profonda
e vestiti di terra e di fuoco
ogni passo sussurra un saluto
alla luce del giorno
Mentre al suolo si allungan le ombre
il falò delle feste si leva
e riluci di gemme incantate
come viva rugiada
Il sentiero mi chiama lontano
ma stasera ho voglia di vita
intrecciamo le mani se vuoi
e danziamo alla luna
signora dei boschi.
 
The Green Walk
Vento alle fronde nude di veli ingialliti
pioggia di tramontana a scorticar tetti
lega la fiamma mansueta nel vecchio camino
la voglia tua di riprendere ora la strada
Freddo, mio pallido amico
inebriante stendardo di pace senza padroni
rassodato hai le piane e le valli di tiepido fango
corre lesto il passo e rinnova antichi sentieri
Dove vado non è che poi importi
ogni meta è castello e fortezza da conquistare
è frontiera di mare e di cielo cui porgere omaggio
vivo bosco di attese dormienti
in scrigni di sfagno e di caduchi giunchi
Basta un forte bordone di quercia
e il conforto del pan di via
per condurre e reggere il ritmo del viaggio
Compagnia ne troverò sempre
altri passi ad incrociar questo
ed il fuoco la sera è una casa comune
dove ognuno e nessuno è padrone
E se vuoto restasse il sentiero
canterò ad ogni albero e uccello
quale gioia ruggente è la vita che corre
a me appresso
nel verde cammino.
 
Love Song
Mi perdo a volte in un vicolo inquieto
di luce brusca e di gravidi lezzi
non c'è che pietra e imbarazzo d'attesa
per reiterate carenze di spazi
Unghie si rompono contro i mattoni
come un felino che aneli alla fuga
e rabbia scarichi nel parossismo
di barattare mattoni con carni
e sconforto con morsi
Mi perdo e cerco nell'ombra dei sogni
quella parola che chiama a me i venti
quell'ala gelida che mi sottragga
al cacofonico nulla dell'oggi
Eppure c'è tra le nebbie del forse
un luogo acconcio ai miei desideri
ove celarmi alla gogna solare
è la sorgente del tuo incedere dolce
il coglier lesti i profumi d'autunno
per intrecciarci ghirlande di bronzo
e di pallido oro del bosco
E' ancora verde il cammino dell'anno
è ancora dolce il sapore del vento
non mi appartiene il tuo corso ma so
come seguire la tua lenta danza
come percorrer la traccia suadente
di quel romanzo vergato di nebbia
di quell'eterna e novella scoperta
che è questo canto d'amore
per te.
 
Samhain
Uscirò a guardare le stelle
indossando un caldo mantello
calzerò gli stivali di cervo
ed in capo ghirlande di quercia

lascerò sulla soglia una mela
soda bread e una pinta di latte
una piccola fata di luce
per guidarvi lungo il cammino

Ci saranno a cento finestre
arancioni e sdentati sorrisi
e sarà più sottile la notte
traboccante di passi e sussurri

la Signora rischiarerà il passo
con la sua pergamena d'argento
mentre correran cuori a pulsare
con il ritmo guerriero del bodhran

Entrerò nel serpente che danza
seguirò il fluire del tempo
nella viva spirale che apre
i cancelli alle anime salve
giungerà mezzanotte e ogni fiamma
assopita sarà nella notte
nell'attesa di mani fanciulle
a scoccare la prima scintilla

Si alzerà il sacro fuoco e sarà
nuova festa ed un fresco sentiero
mille fiaccole ripartiranno
a recare il sorriso a ogni casa

getterò nelle braci una foglia
i ricordi di un giro di ruota
i pensieri di fango e di fece
per lasciarli fuggire nel vento

perchè venga una pagina bianca
del gran libro che chiamano vita
dove cantare ancora una volta
questo giorno

fuori dai giorni.

 
Moonlight
Miele di fiordistella
acqua d'aurora dipinta
un grasso fuoco giuggiola
nel buio di velluto

l'erba come cuscino
vivo giaciglio d'incanti
la quieta ebbrezza del sonno
s'attarda gentile ai tuoi occhi

Ricamo intrecci di perduti ricordi
nell'onda di seta che mi sommerge
accolgo con gioia il tuo respiro
fragrante bacio di bianca magnolia

L'aria è un torrente di luce assassina
falene pallide fanno la questua
la fiamma langue nell'aria bruna
come un tramonto di resina e brace

io cerco l'aria che tu respiri
per indossarla come un mantello
cerco chimere tra i rami di pesco
nudi ora e stanchi un dì tetto d'alcova

ritrovo intatta nel tuo sorriso
la forza antica che mi mosse a te
vento di salice tra le tue chiome
luce di luna negli occhi tuoi.

 
Wolf
Soffice gelo sotto i tuoi passi
fiato di neve intorno a te
l'aria appuntita scortica gli occhi
frecce di vento nel manto tuo

Nel vecchio cervo non cerchi la carne
ma quel calore di maggio inoltrato
quando nell'erba seguivi tua madre
giocando lieto nel cuore del branco

Sotto gli abeti c'è un cuore asciutto
l'odore antico di chi aspettò
sotto la neve c'è ancora tempo
per ritrovare chi è andato già

Quando la luna era piena cantavi
la gloria atavica del cacciatore
eri signore di tutte le taighe
la voce limpida della paura

Abbassi gli occhi, vecchio guerriero
ma la stanchezza finirti non può
finchè cammini sul lago dei sogni
l'ultimo invito udire non puoi

Perchè nell'erba è più bello giocare
se c'è tuo padre a cacciare con te
perchè anche un lupo conosce l'amore
e lo rincorre nel sole che va

Gioca nel vento zanna di nebbia
lascia il tuo segno per chi verrà
tuffati ancora nel mare d'argento
la tua canzone

corre con te.

 
Nell'aria
Come fossi una brezza
ti respiro
Come petali di ciliegio
sulla neve
Come un ruggito di pioggia
a te io grido
Come foglie d'acero stampate
sulla terra
Come una quieta nebbia
mi sei intorno
come il mormorare lieve
delle rogge
Come uno spirito d'aria
vieni a me
come in un sogno ti bacio
in un sospiro.
 
Sei Tu
Sei una goccia di rugiada
nell'alba di un bucaneve
sfolgorante
lacrima di ghiaccio
Sei una gora di linfa argentina
gioioso scherzo d'acqua
inebriante
abbraccio di correnti
Sei una snella betulla argentata
timidamente al limitar del bosco
affascinante
sussurro di foglie.
Sei il respiro ricco della terra
adagiata nel bacio del sole
reale
come l'abbraccio della Dea
Sei la luna crescente e le stelle
il falò di una notte di danza
miele di castagno
dolce ninfa delle acque
sei tu.
 
Sweet Fair Of Summer
Fata delle sorgenti
Sciogli le trecce di cielo
Fai scivolare senza pudori
Il magico cantico delle acque

Elfa degli alti boschi
Accogli senza paura
Il viandante che percorre scalzo
Il sentiero dell’erica in fiore

Dolcissima strega
Donami ancora i tuoi fiori
Sono ebbro di sogno e non posso
Non voglio ancora svegliarmi

Signora del tempo
Regina del divenire
Scuoti l’alto fusto del tuo giardino
Dividi il frutto del tuo raccolto

Luna, scarlatta luna
Lascia un lenzuolo di quiete
Celaci agli occhi dei vivi
Dacci un palpito ancora di cuore

E tu, cantastorie alato
Tu menestrello che passeggi nel cielo
Ricorda e canta perché non si perda
Il sospiro d’amore che ci unisce ancora

Il respiro d’argento che tintinna nel buio
Il calore vicino di un fuoco lontano
La dolce ira delle tempeste
Tra le tue braccia, amor mio.

 
Beltane
Canterai, canterai
le braccia alzate alla luna di maggio
con il coraggio a calzarti i piedi
e una corona di faggio e di quercia

Sognerai, sognerai
fissando il ruggito di serpente
delle membra ardenti del bosco
rosseggianti sfuggenti falene

Griderai, tu griderai
la parola che apre le nubi
che fa germogliare il giorno
in un placido palmo di mano

Camminerai, camminerai
come in un mattino di nebbia sottile
avanzando sul nero battello
verso l'alto cerchio di pietre

Riderai, piangerai
abbraccerai chi ha danzato con te
correrai incontro alle stelle
con il sapore del miele che incanta

Troverai, certo troverai
quella fetta di cielo che ti mancava
in quegli occhi ti perderai
senza paura amerai

amerai.

Amergin
Sono nato dal pino e dall’onda
Sono cresciuto nel sole e nel salso
Sono un prato disteso al cielo
Sono un fiore ed un’ape
Sono il vento della sera
Sono la spiaggia vuota
Sono il sorriso del mattino
Sono il sentiero verso il giorno
Sono un albero spoglio
Sono una criniera argentata
Sono il verde ed il giallo
Sono il rosso e la terra
Sono un guerriero e un giullare
Sono un viandante assetato
Sono un cuore sbriciolato che batte
Sono una casa senza porte
Sono una finestra accostata in estate
Sono il falco affamato
Sono la colomba squarciata
Sono un menestrello pazzo
Sono un ombrello chiuso quando piove
Sono il figlio di una primavera
Sono una sera quieta
Sono un fuoco incessante
Sono un amante innamorato
Sono disperato e felice
Sono un campo di grano maturo
Sono la canzone del corvo
Sono il pianto del cielo di novembre
Sono una notte di danza
Sono l’ebbrezza ed il sogno
Sono un bacio dell’alba
Sono una carezza della sera
Sono un pellegrino dell’inferno
Sono felice di un inverno che arriva
Sono la vita che attende nel sonno
Sono la vita che brucia nel sole
Sono uno nel tutto
Sono il tutto nell’uno
Sono un artigiano
Sono andato avanti a cercare
Sono stanco ma il cammino è lungo
Sono stanco ma non ho paura
Di cantare il sole d’oro della vittoria
Il sanguigno tramonto della sconfitta
La risata cinguettante di una nuova vita
Il lamento del clan per chi è andato oltre
La lama sorridente della satira
E il peana di gloria della nuova stagione
Perché questo è il mio destino
Perche questo è il mio canto
Perché sono Amergin Verdistelle
Il bardo del Verde Cammino.
 
-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Autore di Rosso Venexiano: Elfo Guerriero
-Recensione: Roberto Rinaldi
-Editing: Emy Coratti
 
 

-tutti i diritti riservati agli autori, vietato l'utilizzo e la riproduzione di testi e foto se non autorizzati per iscritto

 

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a cura di Ezio Falcomer

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