Annamaria [Ventodimusica] | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Annamaria [Ventodimusica]

 
 
 
Recensione
Racchiuderla in un verso, racchiuderla tra quattro note, racchiuderla tra madre e le sue figlie, che dire: “Ecco, è così, è questa Annamaria!”
Dal portamento morbido, incavolata su una moto nell'abbracciare l'uomo suo che intende correre ancor di più e dirgli: “aspetta che ho da far una foto”. Sia essa un ponte, o due gattini ancora a far le fusa.
Annamaria, filosofa orientale del ventesimo secolo, e in cui tutto è armonia dalla fisica in sé al pensiero sulla fisica, sia esso un pensiero di Heisenberg o di un altro dal nome Capra.
Annamaria partecipa: partecipa al sociale e se le si chiede cosa ha trascurato in Rosso (Venexiano) vi risponderà: “Nulla che io sappia”.
Annamaria racchiude l'armonia, la porta a spasso con sé, e tra una crisi e l'altra di un suo nuovo pensiero ci butta di sera anche un po’ di jazz.
E già, il jazz è improvvisazione, proprio quello che mancava alla nostra sulle 23. L'ora di un orologio, i ragazzi da istruire a scuola, un giornale da acquistare all'edicola di fronte. Questo è il mondo della nostra Annamaria, e più in là quello delle sue figlie, la prima quest'anno studentessa universitaria per la laurea in medicina e l’altra, la piccolina, la quindicenne che tiene la casa in subbuglio come fosse il web, brava com’è al suo PC.
Questi sono i pensieri di Annamaria. Questa è la sua musica.
Volete gustar dei suoi versi, volete gustar delle sue note, e allora sedetevi e sentite questi qui:
 

Tentativi
Cosa vi direi oggi
dei tentativi
le attività quotidiane
forse dobbiamo urlare di più
per farci sentire
forse
dobbiamo stare un po' più zitti.
Procediamo, cioè, per tentativi, come:
...
"come se nulla fosse
come se tutto
fosse sempre stato".
(da Lago calmo).

"Libertà
forse un diniego
un'attesa non vana".

(Alla ricerca del tempo di carta).

Walter - Ormedelcaos
 
 
 
Cortili bianchi nel pomeriggio

composizione al clavinova

Il canto:
nel giorno attento ai suoni
e ai colori
gli accadimenti minimi
dell’attesa
il bianco cielo della primavera
sotto i portici
e i cortili nascosti…
Una volta
annusavamo misteri
una volta
esploravamo luoghi ignoti
eppure adesso
ancora dentro
vaga la permanenza
dell’incognito
come un lago
increspato
da pensieri ondosi.
 
 
 
Un minuto

composizione al clavinova

Vedo:
l’istante passa su di te
danzando.
Ecco:
il suono di una ruga
mi rapisce.
In fretta scappo
con sguardo leggero
a dare un senso alle parole vaghe
che sanno di momento già passato.
Mentre ti guardo
tu non sei più qui.
E la presenza
al mio specchio pesa.
 
 
 
Pioggia

composizione al clavinova

Il viale mi accompagna
sono riso di pianto
sono foglia ingiallita
sono eco di canto.
Sono larva rinchiusa
in bozzolo di seta
sono acqua che scorre
verso un’ignota meta.
Montagna immota
nel cielo levigato
e sole che lambisce
un tramonto di prato.
Sono tutto stasera:
il senso dell'inutile
il come ed il perché
di una parola intera.
(Sarà stata la pioggia)
 
 
 
La ragazza che suonava di notte
 
Il rumore del giorno nella testa
evapora di colpo
e il buio del silenzio
-onda di clessidra  
tra dita di vento-
si dilegua
(come eri triste
-oggi-
fra le tue note)
 
 
 
L'adagio
 
Regalarti le parole
sensa senso che si muovono dentro
mi è impossibile
come frenare
il lampo di tristezza
quando vai via.
La discontinuità
pesa come un macigno
ma l’abitudine inganna.
Strano sarebbe
e dolce
fonderci ancora
in un solo Adagio.
   
 
   
Soffi
 
Di soffi dentro
di volti chiusi all’anima
di sogni estremi
nascosti ed infiniti
oggi ti canterò
ti sentirò
ti vorrò dire
dolce come uno sguardo d’ambra
mi entrerà dentro tutto il tuo sapore
come di giorni chiari
nuovi
aperti al vento
di ogni dove.
   
 
   
La bellezza
 
Vincevo
coglievo le cadute
al volo per rialzarmi.
 
Indietro volti e mani
occhi di fine viaggio
occhi di inizio.
 
Ascesa senza ali
quindi le viole
i profumi, gli amori.
 
Tutto per niente
per niente in cambio mai.
Per la bellezza.
   
 
   
Musica
 
Incarno stasera la passione
l’andamento ondulante
l’apprensione
come non ci fu detto
noi facemmo
e l’altrove entrò da qualche parte
quasi sognando la rivoluzione.
Adesso
mi dileguo nel senso
il liquido profilo delle note
se fosse già deciso anch’io saprei
ritrovarmi in cima al controcanto.
   
 
   
Purezza
 
Come molecola d’acqua
come ossigeno d’aria
come scorrere di fiume
ritroveremo la purezza
di sete
di fame
d’amore
ritroveremo la purezza
tutti.
   
 
   
Luci
 
Ci luccicavano gli occhi
non so se di pianto o di riso
quella volta
e tante altre, e ancora
di forza e debolezza
di incanto nel futuro
lo stupore di vita,
i lampi d’esistenza.
Com’era dolce la pioggia,
gocce di musica sul viso.
Ci luccicavano gli occhi
scavandoci il cuore,
quegli occhi.
Mai finito
mai voluto
mai dimenticato.
   
 
   
Voce
 
Vaga
nel muto mondo
di mare sassi e vento
voce solitaria
 
il canto giunge
tra pieghe di una notte
straziandomi il sentire
 
falsandone le note
vibro come di pianto
dipinto al muro
 
come di foglia
lieve cadendo
in volo sottile
 
quando
-tu dimmi quando-
potrò ascoltare ancora
e non morire.
   
 
   
Lo sguardo in te
 
Al di là
dell’orizzonte mio
scenari trasparenti
bianche visioni
rimbalzano tra gli occhi
la mente opprime
ma lacrime di perla
si mutano in collane di sorrisi
se oggi stanca
di vagare sola
poso lo sguardo in te.
   
 
   
Tutto
 
Di liquido sguardo
magnetico astrale
vibra nel centro
una sincrona lacrima
se indietreggi ti seguo
ed ancora
non avrai altro da me
che tutto di me stessa.
   
   
-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Autore di Rosso Venexiano: Annamaria [Ventodimusica]
-Recensione: Walter - Ormedelcaos-
-Editing: Anna De Vivo
-Correzioni: Maria Catena Sanfilippo
 

diecimarzoduemiladieci

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