Frammenti di Rossovenexiano | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Lassù sulle montagne

 


inserire immagine fatta da alexis (vedi su aruba)

 

Attenti al lupo!

 
di fresche acque di montagna
tra i seni di inviolate valli
i suoni tenuti a briglie
lasciano ragnatele di fragile scuse. 
Sono stata legata a quei fili
che sapiente tiravi e tiravi
senza note né regole imposte. 
Ora quel filo ho spezzato
non riesco a scappare. 
Prostituta bambina
proietto un corpo immaturo
sui vetri d’un auto. 
©iry50

 

Tende la montagna

Tende la montagna inconsuete e virginee strade
svenate da passi docili e corvini
che risolvi in imperturbabili emozioni.
Accosti ad ammirare luce, acqua, terra bramosa di pace
elementi che si concedono cortese convivenza
e sprangano sponde contaminate.
Arredi la tua anima di posti educati e silenziosi
sintonizzandoti nel clavicembalo di un' Eco
estatica voce di un amore che ti prende fin lassù,
nelle docili increspature di valli monti e distese
che infestano di colore un cuor
senza torpore... 
©TheoneThing

 

Sillabe di mora e ciclamino

Una pace d' aurora
ferma la neve tra le cime.
Terreno silenzio giace
su labbra vegetali d'aria.
Origlia in gelo
lo specchio verde dei boschi.

Sillabe di mora e ciclamino
narrano odore vergine di montagna.
Anima antica di roccia
non cambia al ridere docile delle serpi.
Segreta la volontà degli abeti
al rompere l'infanzia delle piogge di luce.
©michelazan

 

Villa

Ricordo d'improvviso come ieri  
quel giorno ormai lontano a cercar casa
per le vacanze lungo il fiume Lima, 
a Villa, un paesino dall'aspetto 
finto, tant'era piccolo e intriso 
di silenzio, pochi anziani, le vesti 
logorate e scure, solo lo sguardo 
vivo di mercurio, mesti sugli usci  
tinti a riguardar la sera che fa ombra, 
come in un vecchio film in bianco e nero. 
©mailameini

 

di cirasce.....

come freisa,
bollicine a mezz'aria,
saturi pensieri
che ormai volano soli. 
Un lampo di cirasce colorato...
©abcorda

 

Tramonto al rifugio

Si è tinto le labbra
Stasera al tramonto.
Le montagne sono rosse di fuoco:
Chissà,
sta corteggiando l’aurora
che al di là si prepara?
Chissà,
quanti prati di fiori regala
al suo giovane amore
e nel grande vallone
il torrente Galambra
curioso ascolta
e canta 
©Renato Finotti

 

E lei fugge sulla vetta

E lei fugge sulla vetta 
per scrutare dall’alto 
la felicità senza pareti 
che naviga l’ora del sogno. 
Si protende in giochi 
di acrobatica fantasia 
ed un principe celeste 
le porge un deltaplano. 
Ma lei balla,balla 
in un volo di farfalla; 
vola, lei che ali non ha 
sul palco dell’infinito 
e rimira l’eclettico sole: 
fino a quando esisterà 
non si spegnerà il cielo; 
con destrezza si tuffa 
e saltella su punte d’onde 
che si scompongono 
in pezzetti di mosaico. 
Non lascia impronte 
di contemporaneità: 
è assurdo arginare l’istante 
ma coglie attimi d’eternità. 
Ama la libertà e i sogni 
sciolti, freschi ed eccitanti 
che la sollevano meteora 
nel polmoni dell’inconscio.
©grazybernabei

 

io sono andata

io sono andata
lassù sulle montagne
e vedo di là, 
fra boschi e valli d'oro
la pittura del sole.
©cacaumonte

 

Soffia ancora questo cazzo di vento

Guardo proprio in quella direzione e...c'è qualcuno che cammina in mezzo alla strada, non capisco, una figura a piedi, col vestito sventolante, teso dal vento.Soffia ancora questo cazzo di vento e questa sabbia fine come farina di castagne, mi entra dappertutto. Non bastano gli occhiali ermetici per tenerla lontano dagli occhi, non basta questo schifoso Kefiah per tenerla lontano dalla gola riarsa, non basta questo sole a tenerti sveglio dalle notti insonni.
Il sole picchia come un martello su questo elmetto del cavolo, sembra di tenere la testa in un microonde!
Oggi abbiamo pattugliato la zona delle moschee antiche, abbiamo arrestato quattro barboni che giocavano a fare i Taliban, ma che non contano un cazzo … la polizia locale li farà marcire in qualche prigione delle loro. Staranno meglio di dove erano, almeno avranno da mangiare ogni giorno.
Ora dalla mia postazione, vedo ancora stagliarsi contro il cielo, i quattro minareti di Gawhar Shad Musalla, è un posto bellissimo, pieno di storia e di un fascino che ti fa sentire fuori da questa cazzo di guerra! Sulla mia sinistra, vedo una carovana che sarà scesa dalle montagne, montagne del cazzo, sembrano mucchi di pietre che arrivano al massimo a mille metri...nulla a che vedere con le nostre montagne innevate. Due caccia americani li hanno sorvolati un paio di volte, ora sta arrivando l'elicottero per i controlli di rito!
Non capisco cosa abbiano da scannarsi per queste stupide pietre, non c’è nulla per kilometri qui in giro, e si sparano per contendersi delle inutili pietraie! Sulla destra, la pietraia sabbiosa continua per un centocinquanta kilometri, fino al confine con l’Iran... altro bel posto di merda.
Guardo proprio in quella direzione e... c’è qualcuno che cammina in mezzo alla strada, non capisco, una figura a piedi, col vestito sventolante, teso dal vento. 
Devo controllare, prendo il binocolo, lo apro e lo punto in quella direzione. Impossibile, è una donna occidentale, i capelli biondi e ricci sono quasi orizzontali, sollevati da vento costante del deserto, è ferma... metto a fuoco meglio... ma... Sei tu amore!
In piedi, in mezzo alla strada, il tuo portamento è inconfondibile, riconosco il tuo vestito bianco, con la cintura marrone a segnare l’esile giro vita. Amore cosa ci fai li? Pulisco le lenti sul petto, con la mimetica, riguardo, si sei proprio tu, stai camminando ora, cerco di guardarti il viso, per vedere i tuoi splendidi occhi verdi come il mare dei caraibi... vento del cazzo... vedo solo capelli, non riesco a scorgere il tuo volto... sei di spalle, ti stai allontanando! Ti chiamo, urlo il tuo nome nel vento, non mi senti, grido di più, a squarciagola, la terra trema, mi alzo per rincorrerti, qualcosa mi ferma, una mano sul braccio, mi trattiene...
-Hey Man, what are you doing? Stay awake! You know you can’t sleep! If you can’t stand, call for a change! – 
(Ehi Soldato! Cosa stai facendo? Stai sveglio! Sai che non puoi dormire! Se non puoi resistere, chiedi il cambio!)
-Sorry Sir! Everythings’  ok! Sorry! It was just a Breakdown! I can stand!... I’ll stand!- 
(Scusi Signore! Tutto ok! Scusi! E’ stato solo un crollo! Posso resistere! Resisterò!)
Cazzo Cazzo! Proprio adesso che c’era il Maggiore! Sono proprio al limite, spero che stanotte non ci siano altri allarmi, il Maggiore se ne sta andando, guardo ancora verso il confine, solo pietre e sabbia, solo pietre e sabbia.
-I'll stand-
-I'll Stand-
Era solo un sogno del cazzo … Forse …
Ti Amo

 

©unaccount

 

 

 

-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Autori di Rosso Venexiano 
-Selezione brani a cura di MaLaLingua
-Editing  Manuela Verbasi, Emy Coratti
-Grafica by Alexis

 

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a cura di Ezio Falcomer

♦Compagnia di teatro sul web Accademia dei Sensi♦

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