Scritto da © webmaster - Ven, 11/09/2009 - 22:19
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Se potessi tornare indietro
Se potessi tornare indietro,
lungo le noie del presente transiterei, e comune luogo, l'Acheronte, diverrebbe, anzi giardino di contadini un po' Finzi Contini; o diverrei una maldestra Pizia, smarrita tra le stole dei pitoni e dei boa, nei frivoli atelier dell'Etica. Ma, se l'arte è Fantasia, e il reale è falso, perché inseguire figure astratte nelle tre dimensioni, foss'anche del tempo, quando non v'è più spessore, e solo prospettiva nei disegni? Uno è il tempo, perciò perché stancare i fattori, già s(n)udati per i buoi, e il sole, e il giustapposto lavoro? Insensato è il pentimento, e pestifera aloe, di certo, è l'astratto rimpianto per quel che più non esiste. Se potessi tornare indietro, vuol dire che ho materializzato il sogno della Macchina del Tempo: e beato me, che vado contromano nel passato!
©aware
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Funaio
Tornare non si può nel tempo andato
inutile speranza nel presente i sogni del futuro vanno avanti racchiusi in una busta sigillata e s'aprirà così nel giorno giusto quel giorno torna sempre nel presente i passi sono sempre accompagnati indietro non si torna pia illusione e tengo i piedi in terra qui ancorati modo di dire vanno solo avanti con i pensieri sempre condivisi partendo dal passato conosciuto corsi e ricorsi storia del funaio fatica indietro e guarda sempre avanti
©4797orizzonte2
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Orni inopportuni, di pensiero!
Come le isole
deserte destinate al mare, sognano l'uomo così. L'aroma d'incenso sparso sui libri più segreti a sudaria traccia di polverosi pensieri recan le orme del galoppar di antichi frisoni che divelti gli steccati ora vagano erranti Plichi accatastati son scranno legnoso per erculei titani seduti al riposo Mente ed occhi più non vedon sorgente, risalir dal greto, ignaro scoglio di niente Se affidar la lingua alla sorte aleggia i pensieri trovar vanesie o risposte incomprese e stanche non fa capir eppur chiude all'istante. Verdeggiando i tempi sparsi il senso appare chiaro tornar sui propri passi può esser dolce ma anche molto amaro
©matris
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Il tempo degli ulivi
Era quel tempo all’indietro
dita sagge e labbra da masticare piccoli desideri da accarezzare sottocosta era il coraggio dell’amore odoroso d’agrumi e olivi una terra rossa e il mare spine di gigli l’oro in foglia e ancora più indietro il tuo peso di neve sulle mie membra di latte il buio di una mezzaluna fertile. Frugo il letargo di quei giorni la nostalgia di noi ora che sfoglio mille amori di poco conto tra le dita sbocciati senza sole ho negli occhi mandorli fuori stagione il martirio dei miei versi stanchi confusi col ligustro a implorare l’ultimo volo.
©neraorchidea
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Se potessi
Se potessi
tornare indietro ti direi le parole che ho lasciato soffocare nella gola mentre dentro di me urlava il desiderio di raccontarmi. Se potessi tornare indietro ti terrei la mano mentre guidi nel crepuscolo e mi sfiori le dita con la dolcezza di un amore che si sta palesando. Se potessi tornare indietro ti abbraccerei forte per il dono di un fiore gesto tenero del tuo amore. Se potessi tornare indietro ti bacerei donandomi con la stessa forza del tuo bacio quello che ti ho negato respingendoti. Se indietro Amore potessi tornare vivremmo il tempo perso per venti anni ...ritrovato solo adesso...
©LuminosaMente
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-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi -Supervisione, foto e grafica: Paolo Rafficoni -Redazione -Segreteria: Eddy Braune -Autori di Rosso Venexiano -Editing: Manuela Verbasi. Rita Foldi |
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