Scritto da © Emy - Mer, 04/11/2009 - 13:26
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Scherzetto o dolcetto?
sospeso nel buio soffice e soffocante
pupille dilatate per lo sforzo immane la ricerca della luce provoca dolore affogo lentamente nella nera bambagia chiarore traballante come lume di candela proietta sul muro ombre inquietanti la nenia stridente giunge agli orecchi l’acre odore di zolfo affoga le narici il sabba è iniziato io ballo nonostante l a nenia mi prende, mi ammalia, mi strega Halloween è tornato e per una notte gli incubi e le streghe saranno padroni non ho la forza di sottrarmi al gioco neanche la voglia, ad essere onesti dimentico di tutto il buio mi inghiotte torno bambino, "scherzetto o dolcetto"?
©essiamonoi
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Riemersi nelle tenebre
e fu notte di corvi sui covoni
gracchianti sulla cima del cielo a due passi dalle porte e le vidi aprirsi quella notte dopo aver apparecchiato con pane affettato mandorle e noci per i morti e li vidi passeggiare a due a due dopo aver tolto i coltelli e ogni oggetto tagliente dalla casa prima che la luna scomparisse in processione vestiti a festa emersero da un buco sul soffitto per andare a rivivere sui tetti prima che la notte si sfuocasse poi vennero inghiottiti dalle ombre quando l’occhio guardò l’immagine si scolorì la vena dello sguardo che gettai sul pane morsicato.
©Raffaella Ruju
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Filastrocca di Halloween
S’accendon le zucche
s'indossan parrucche svolazzan mantelli… questa è la notte dei monelli! Biscotti e dolcetti dolce glassa sui confetti miele, zenzero e vaniglia già aleggian… che meraviglia! Di fantasmi le lenzuola strappan brividi e urla in gola pipistrelli e streghe nere coloran la notte come bandiere. Se nel buio ti avventurerai ossuti in frack incontrerai che a braccetto vanno a spasso di cenciose dame facendo chiasso!
©inchiostroblu
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Haloo Ween!
Ancora un giorno, scartavetro poesie di altri, mi chiedo dove sono tutti i fantasmi spettatori immobili che sento ansimare intorno. Li ho chiamati al rinfresco e si sono abbuffati un paio d'ore, ora col calice in mano boccheggiano crocifissi nella sfera nera qui dinnanzi immersi in apatie nebulose, stravolti e sfatti. Cantavano, ridevano appena appena un giorno fa, mangiavano e di nuovo ridevano, cantavano. Nella quadriglia poi nel tango, ora nel fango, caschè doble rovesciato, alcuni affondano, pochi i fortunati con gli stivali al ginocchio e una ranocchia nella tasca del pantalone. Come un acquitrino il pavimento su cui poggiano le tavole con gli avanzi. Uno laggiù mi sorride col prezzemolo fra i denti. Si sommano le delusioni al conto già lunghissimo. La rabbia gonfia gli zigomi, taglia la falce affilata ogni ragnatela,ogni spiga, mai la sfiga. Metafore qui tante, troppe. .. ne trovassi una per non dire vaffanculo.Tocca anche sparecchiare.
©Manuela Verbasi
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Halloween
Danzano streghe,
pipistrelli e fantasmi con scope volanti tra gli improvvisi flussi... Demoni valicano le tenebre scandendo sull'orologio del tempo le ore della stregata notte... Complice la luna, tra nubi, batte... Spettri sciolgono le danze folli d'un tempo che fu...
©Rosemary3
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Notte di Halloween
Notte di Halloween
che divora il giorno cancellando la luce e dissolvendo i fantasmi nati dalla nostra angoscia. Notte di Halloween, di streghe e folletti di mostri e fantasmi, fantasmi della mente generati dall’umano egoismo.
©Franco61
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-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi -Redazione -Selezione testi a cura di: michelazan -Autori di Rosso Venexiano -Editing: michelazan, Emy Coratti
-Segreteria Eddy Braune
-Immagine grafica di Alexis |
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