Donna - 8 marzo non solo mimose | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Donna - 8 marzo non solo mimose

rossovenexiano

"Sorgi dal nero abisso o discendi dagli astri? Il Destino incantato segue le tue gonne come un cane: tu semini a casaccio la gioia e i disastri, hai imperio su tutto, non rispondi di nulla."

(Inno alla bellezza)
Charles Baudelaire

Donna
8 marzo, non solo mimose
 



Desideri di Donna

In occhi umidi,
racchiudendo tormenti,
serbiamo chiusi a chiave
universi nascosti
d'anima soave,
liquide armonie
e misteriosi spazi.
Braccia spalancate
ad abbracciare
ogni sguardo di bimbo
e, in un sorriso,
raccolto chissà dove,
di dolce follia di gioco
colmare.
Sogniamo
di ripagare dagli inganni,
dipingendo di sereno
i cieli rabbuiati
degli uomini nostri,
per risvegliarsi
spesso, sole,
in un letto vuoto d'amore
che sa di rimpianto

©flameonair



Donna

Regina d'universo fatal donna
tu compagna e dama d'esistenza
dal giorno primo di generazione
quando comincia l'avventura d'uomo
la gemma che presento è poca cosa
nulla in confronto d'ordine sognato
un monumento neanche può servire
tanto profumo spira dai tuoi tratti
dolce figura irradia gran calore
siccome un'ape sta sopra i suoi fiori
un manto ricamato nell'ordito
dall'iride i colori presi in mutuo
scadenza intanto per la vita intera
portando seco memore sembianza

©Lorenzo [4797orizzonte2]



Donna d'Oriente

Lento e soave il tuo profumo
si spande tra le fronde in fiore di un ciliegio.
I petali, a simulare stelle,
danzano attorno al tuo variopinto abito
come fossi regina.
Sulle stoffe i possenti draghi e le maestose tigri
si scontrano, si mescolano, si amano.

Il Tao prende vita: nasce l'armonia del mondo.

E tu, o mia cara donna dagli occhi d'incanto,
pizzicando le delicate corde di un'antica arpa,
canti di un eterno amore
che il tuo cuore porta in grembo.

©Alexis [ThrasHAleXiS]



Donna e Luna

Non sono un seno
che allatta il frutto
del suo grembo.
Non sono carne
debole e delicata,
nata per essere sfiorata.
Non sono il sorriso
che anche in giorni grigi
brilla sul mio viso.
Non sono la risata
che riempie l'aria
quando il cielo si fa cupo
e pare persa la speranza.
Non sono la creatura
che grida e si dispera
se il mondo non l'accetta.
Non sono il serpente
che ti tenta, seducente,
e ti ferisce col veleno
nascosto nel corpo leggero.
Non sono questo solo.
Sono una luna triste
ma splendente,
malinconica,
ma ridente.
Splendo di luce riflessa,
donata da un sole
che il mondo governa.
Solo io nelle tenebre
rimango sveglia...
A inventare sogni,
a costruire il domani,
per cullare con dolcezza
l'uomo che s'addormenta.
Ignaro egli chiude lo sguardo
e non conosce la mia luce
che brilla con potenza.

©Eleonora Grana [principeva]



Donna

Sensuale da sempre.
Desiderata
per le fattezze
Per il sorriso
bianco e solare
Per la voce
dolce e cristallina
Per il corpo sinuoso
ricco di promesse
Donna....
amata
desiderata
ma....
sola.

©unsogno
 

rossovenexiano


Fai sorridere la morte

Le donne non scopano. Le donne amano.
S'arricciano i piedi, quando mi parla.
La donna ama, mentre lui se la scopa.
E trattengo lì, le emozioni.
La donna se ne fotte, di ciò che accadrà domani, ché oggi sa già di essere stata fottuta da lui, oltre che dal cuore.
Poi le lascio andare, quando scottano.
La donna celebra amore e funerali, ogni volta che lui varca quelle soglie, e lo fa gratis, ché le cosce non hanno porte, ma solo prezzi, da portare.
E sento l'ardire come fiamme, a salire.
La donna mente, mentre si mente, e lo fa col sorriso sul volto, e la morte nel cuore, ché la donna è sempre pronta a dare la sua parte, mentre lui fa il primo attore.
M'implodono nel petto. e i silenzi si sciolgono.
La donna sa tante cose, ma se le nasconde, perché si vergogna, e non è falso pudore, ché mentre fa la troia prega la Madonna.
E m'escono dagli occhi, anche le paure che non so dire.
La donna si fa muta, mentre si trasforma in vita, anche se il desiderio di morire è forte, mentre lui la saluta.
Sono solo parole, liquide. Tutto qui.

©simonettabumbi 
 



I colori del dolore

T'allerto i sensi
quando mi picchi e mi violenti
per importi uomo

non ci sono io
donna nel mio vuoto

sono oltre il tempo
lontano dalla terra che si gira
disorientando le ore

mi volevo e voglio
adesso
ove il cielo non cambia mai colore
ove non sorge e non tramonta il sole

ma m'impedisce il corpo
che tu trattieni forte
e la luce mi va altrove

guardami negli occhi adesso
e dimmi cosa vedi
nei colori del dolore

ho il cielo dentro
ma è un cielo senza sole

©EEFF



Io Donna

Io, donna
non ho bisogno di mimosa
per saperlo

me lo racconta, dietro l'oscuro dei vetri
il vento

dove si sono impigliati gli anni
o gli attimi
-che poi è lo stesso -
abbracciati stretti alla vacuità
di ciò che è stato scandito
- o non c'è stato , e l'ho solo immaginato - 

Io, donna
ho costruito immoti castelli di dolcezze
un' intera vita

- troppo costretta e infine libera -

Di spine incoronata
di me stessa regina
indosso come veste di luce
la mia pena, ogni mattina.

Io, donna. Non sono disposta ad accettare questa cosiddetta festa, ma solo considerarla ricorrenza luttuosa per i fatti storici che l'hanno determinata, e a questo rendere omaggio.
Io, donna. Non potrò considerare nessuna festa finche ci sarà un solo motivo per non festeggiarla, finché ci sarà una sola donna che non sia libera di sentirsi tale come io mi sento.
Un abbraccio stretto a tutte coloro che per un qualsiasi motivo di oppressione, denigrazione o falsa parità si sentono oggi, e tutti gli altri giorni dell'anno,in difficoltà per il solo motivo di essere donna.

©ladylunaa



Le donne di piazza di maggio

Le ho viste
in un giorno di pioggia
le donne di Piazza di Maggio
in cerchio
in una fila infinita
nella loro coscienza dolente
nel loro coraggio d'amore

cristalli brillanti
sospese nella voce tagliente del vento
oscillanti in mille cuori di madre

con le foto ingiallite dei figli
davanti alla Casa Rosada
a denunciare l'orrore
la follia dei potenti
piccole ombre
opache di sogni spezzati

donne, poi martiri
con una croce sul selciato perfetto
sfinite d'attesa
gestanti di vita
in un cielo alto di spine e di rovi.

Le ho viste
in quel giorno di pioggia
in una Buenos Aires
che sembrava dipinta
come ogni giovedì
alle quindici e trenta
ormai da più di trent'anni

le donne di piazza di maggio
che sole cercano Dio.

Con i fazzoletti bianchi ancora colmi d'amore.

©neraorchidea
 

rossovenexiano

Molly

molly scrive sui muri intonacati del centro della città
scrive la pazzia nascosta del nostro tempo senza tempo
le pagine assurde delle sue tempeste tutte scontente
spinte fino al rumoroso tritarifiuti delle idee natemorte
molly conclude in bellezza tutti i suoi sporchi romanzi
di uno sporco che è colore lucido del sangue del gioco
che sviluppa tra folti complici cespugli della provinciale
dove i legni bruciano per riscaldare le cosce della bontà
rischiarando le foglie aguzze di un albero in sofferenza
dove molly è fatta di pelle e sangue e carne delittuosa
sogno di tante malattie di strisciarla d’unghie d’acciaio
mangiandola di denti taglienti ben affilati a desiderio
come nel film dove si uccide la vita costruendo la morte
ci si specchiano in tanti nelle ore del nostro ritorno serale
quando il cielo si oscura ed oscura la parte inguardabile
lì andiamo feroci dove abitano molly e le sue speranze
lei accetta gli sguardi muovendo il culo a tempo di rock
perché adora il rock e tutte le strade della perdizione
che noi siamo in tutto un gioco d’oppressi ed oppressori
nel salto di una vita che gioca sul filo degli equilibri
di qui vivi di là muori senza vicinanza di altro futuro
così si aggira lei nel metro quadrato del suo mondo
lei che può cogli i riverberi dei fari sotto la pioggia
mostrando le tette al mondo in fila in fretta verso l’alba
ai mariti scorretti che spiegano il loro travestimento
alle mogli curiose di una lingua più delicata e gustosa
ai giochi morbidi di un’orgia sempre uguale da secoli
ripulita dalla fantasia mascherata negli anonimi sofà
molly è la santa è tutto e niente e tutto ancora di più
grandezza suprema della infernale regia della fica
al centro nel trono la diavolessa incede più feconda
ma anche un po’ maschio nei buoni denti scintillanti
vieni uomo che ti succhio di bocca tutto il tuo sole
vieni donna che stringo di te l’estasi del sacro proibito
di un cappio ben teso e predisposto all’escalation
lama di luce sul fondo di una nuova libera conquista
dove perfino io che sono di fatto colui che svende sogni
trovo la destrezza di un fascio di muscoli ben allenati
mentre scivola ancora nel giallo-mimosa questa giornata
passeggiando sulla strabiliante nuova magica libertà
che ci permette più scopate a costo zero e più cambi
in questo mondo tutto da riscoprire nella falsa veste
di buoni-sconto e di ottime offerte in saldi di stagione
sguazzando in un delizioso abbraccio di bollicine
di un più che amato taittinger di splendida annata
con la nostra amica nemica molly decisa d’oltrepeso
che sballa al ritmo scadente della sola idea dell’amore
fregandosene di gusto del nostro misero spogliarello
nell’inferno contemporaneo di una scommessa persa
nel ghiaccio della distrazione del fulmine da dimenticare
qui nel canto stonato del nostro più nuovo otto marzo

©ohrasputin
 



Noi Donne

Noi donne…strani animali
capaci di tutto
per amore
viviamo la nostra vita
in disperata attesa.
 
Siamo capaci di morire per amore
di vivere senza
amare follemente.
 
Siamo pallidi visi
dal sorriso tragico…ridendo allegramente.
 
Stringiamo al cuore
mazzi di rose appassiti conservati
anno dopo anno
perché il ricordo è un abisso di sogni.
 
Noi donne
strani animali
che aspettano sempre una carezza.

©Orofiorentino



Voglia di donna

Voglia di donna

Tu che m’inciti all’amore
nel tuo modo più dolce
mordi la mia timidezza
in lunghi tentacoli di carni
Sei la mia umida terra
villaggio arroccato sulle pietre
e grandi fiori carnivori 

Mi plasmi
e in spirali di fumo
accogli i miei gemiti

©princess06



Auguri donna

"Essere donna è così affascinante. E' un'avventura che richiede un tale
coraggio, una sfida che non annoia mai." (Oriana Fallaci)
Niente ti lega al tempo della noia.
Come un fiore schiudi i petali alla luce. Con il led del tuo cuore
entri nel buio senza perderti.
Riaccendi le stelle spente che non sanno più sorridere.
Sei l'amante più fedele del bel canto
ti circondi la vita di forza e di vigore.
Distendi le braccia
per abbracciare il misero e l'indigente.
Tendi la mano al povero
tempra e splendore sono le tue vesti
e te la ridi dell'avvenire.
Apri la bocca con saggezza perché
fallace è la grazia e vana la bellezza.
AUGURI DONNA!

©PiccolaLuise

 

 


-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano -Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi -Supervisione: Paolo Rafficoni -Autori di Rosso Venexiano -Selezione Opere: Franco Pucci e Conny -Immagine grafica: Rita Foldi su opera "8 Martie" di Biutz (biutz.deviantart.com) -Segreteria: Eddy Braune

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