Fuori piove, di nuovo. Incessantemente. Questa volta le gocce scendono con cattiveria, trafitte da un vento fortissimo che urla tanto da svegliarci nel cuore della notte. Mi alzo senza far rumore, mi affaccio sul giardino. Scosto la tenda, osservo il cimitero verticale dell’acqua, proprio davanti a me. Qui, dentro casa non fa freddo, i termosifoni alitano ancora calore sulle nostre coperte; eppure all’improvviso un brivido mi scorre lungo la spina dorsale. Rabbrividisco al rumore del tuono ancora lontano che echeggia tra le valli. Sento il fruscio della coperta che scosti, i tuoi silenziosi passi che si avvicinano. Pochi secondi dopo, le tue braccia intorno al petto mi avvolgono con calore. Tremo di nuovo, improvvisamente, sento freddo, paura, ho la pelle d’oca, non capisco. Stringi le braccia più intensamente, cerchi le mie mani per nasconderle nelle tue. Il tuono si avvicina minaccioso, eleva la sua potente voce e fa seguire il suo urlo da un veloce fulmine.
“Non aver paura” – mi ripeti sussurrando. – “Non aver paura.”
Sei il mio rifugio caldo e avvolgente, il mio nascondiglio sicuro e costante. Trattengo con la mano la tenda ancora aperta, ho l’impressione di perdermi nel diluvio. Allora togli le mie mani dal velluto rosso e bianco, alzando così un muro difensivo tra me e la tempesta. “Torniamo a letto” – proponi con voce sottile.
Ma io non mi muovo di mezzo centimetro, pietrificata e affascinata dalle gocce che so morire scivolando sulla finestra dietro il tessuto bicolore. Allora ti poni dinanzi a me e afferrando con le tenere mani il mio viso, dici: “Te l’ho promesso quel giorno d’aprile, ricordi... Nessuna bufera ti porterà via. Quel cielo lì fuori, può sembrare forte, ma non può niente contro il cielo che tengo ora tra le mani”.
La tua voce suona morbida e rassicurante. E mentre tiri le coperte sui nostri corpi caldi, abbracciati,
ti sorrido con gli occhi e ti bacio sulla bocca.
Rita Foldi [fallenfairy]
Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Supervisione Paolo Rafficoni
-Editing: Manuela Verbasi
-Racconto di Rita Foldi [fallenfairy]
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