Ho pensieri che si svendono in notti e giorni a seguire.Sono le mie puttane tristi, le idee. Sono le mie conserve da consumare. Iniettandole veloci come spade dentro me. Giro su me stessa in un valzer estratto da pane e tulipani e tengo ,illudendomi ballerina, lo sguardo sul punto fisso del mondo (che continua a girare) Nn cado. Sto bene sul tempo. Io.(che non ho tempo)
Nella casa burattinaia della mente esplodono rivolte. Membra avvolte da ragnatele stanche. sbadiglierebbero tediate se solo potessero. si limitano a ingrigire le visioni confondendo retine. Dolori plurimi squarciano silenzi. mi mischio al sangue. mi mischio al fango. ne riemergo a tratti viva.
"...conserviamo per tutti un rancore che ha l`odore del sangue rappreso. quel che allora chiamammo dolore è soltanto un discorso sospeso"
rancori e sangue e dolore sono poi stati chiusi lì e anche adesso non ritornano come fantasmi a perseguitarmi, a volte c`è solo la leggera malinconia di gorni vissuti andando a mille, della mia incoscienza, della forza che avevo. che perdo e ritrovo e riperdo e ora un po` manca.Gira. Testa su se stessa. Tesa. Tengo il conto delle ossa che piangono nella pratica poco intelligente falsamente rilassante. assillante. a tratti esilarante. .in corso.
musamalade
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