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Poeti Maledetti

 

Poeti maledetti, maledetti poeti

 

 

Buio

Da troppo tempo
immersa nelle tenebre
l'anima
resta in attesa,
ma teme
che quando radiosa
giungerà la luce,
gli occhi
inorriditi
©Ligeia666

 

Non si torna indietro

Viaggiando in folle una mattina
d'improvviso trovai il signor Stoker
sotto un diluvio di chicchi d'uva
nera.
Mi scopro a credergli come
se lo conoscessi da una vita.

"Non credere"
dice
"senza vedere.
Non sempre realtà è fantasia."

Proseguendo per la quinta strada
lasciato il fiato lungo la collina
il manto rosso cade dalla schiena
e, nuda,
ritrovai me bambina.
Fiori gialli e uno per colore.
"Resta con me e non senza pudore.
Non nasconderti.
Fammi entrare
solo fin dove puoi senza dolore."

"Non sono qui,
ma sbatto fra le mura.
Bagnami d'acqua.
Rendimi sicura."

©mailameini

 

Inverno

C’era l’inverno dell’anno,
sbucando improvviso
dietro un giorno di sole,
e raffreddava i pensieri.

E l’inverno della vita,
affacciato sulla strada,
stiracchiato e solitario,
lento e malinconico.

E l’inverno dell’anima,
soffiando di vento
fra i sogni coperti di neve,
cosparsi di aghi di pino.

Ma ora che le stagioni
hanno smarrito i contorni,
mentre un sole di ghiaccio
trafigge nuvole rosse

si spegne la vita,
e in boschi di vuote parole
si dilungano morti i giorni.

©yasmina08
Macerie

Cuore scalciato
da piedi deformi
calzati di ferro

Sensibilità violata
da biechi stupratori
di anime sole

Nell'angolo buio
un cumulo di macerie
da dove proviene
un pianto di bimba.

©Grizabella1

 

Dottor Jeckill

In aungusti giacigli
le mie membra riposano,
sonni tormentati da demoni
da tempo immemore abitano
le mie tempie.
Potrà mai questo incubo finire?
Potrà mai il mio spirito
redimere quel dolce gusto del peccato
di cui il mio cuore necessita?
Anima dannata è la mia
e solo Morte potrà placare la sua sete.
©ThrasHAleXiS

 

Fine

Silenzio
solo silenzio
un uccello che cade
è vissuto
ora è morto.

Rumori
solo un frastuono
assenza di percezioni
mi lascio scivolare lento
nel vuoto.

Cade al suolo
anche l'ultimo petalo
consumato dal tempo
e nella stanza della luce
tutto si ammanta di tenebra.

©isher

 

D’amor castigo

Lento mi aggiro
tra l’oscurità dell’anima
< al buio tetro dei pensieri
Non c’è luce al mio cammino
nessun cenno di speranza.
Solo dolore per me adesso.
D’angoscia l’orrido
ne percepisco la danza.
Vita bastarda
Bastarda vita
Perché elargisci
un così tal tormento?
Di quanto tempo
avrò bisogno ancora
per espiar l’atrocità delle mie pene?
Non c’è peggior castigo
di chiamar morte
e sentir vita
che come strazio
a replicar risponde.
Tutto è perduto
Nulla rimane a me delle mie cose
Non un sorriso
non un calore
solo lo scrigno putrido
del mio perverso amore
©ppneumos

 

Apnea

Trattengo il fiato da un mese,
è l'attesa che mi corrode i pensieri
si sbriciolano ancor prima di saltare fuori da me.

Mi aggrappo alle piccole cose
le sfoglio ogni giorno
e mi seduce un canto simile alla dolce follia.
Talvolta mi pare di riconoscerla
in un passo all'orlo del blu.

©Seleide

 

Cieco Caos

Scuoiata la notte
indossò
un mantello di pelle lunare
brandì
una falce d'ombra affilata.
Così
il cieco Caos
dagli occhi infiniti
aspettò
un'altra aurora da sgozzare.
Alla fine
grondò
d'angoscia rossastra
l'alba di un giorno
dal sole gelato.
©davedomus

 

Puzzle di morte

Accosto la lama al polso
Per sentire meno quel vuoto
Mi apro le vene
Nel buio di pensieri ormai distanti.
Una calma apparente
Mi invade i sensi.

Dovresti sporcati della mia natura
Camminare sulle mie orme [fangose]
Per comprendere il mio vuoto
Dovresti leccare gli schizzi della mia follia
Respirare l’aria di morte
Per desiderare di raggiungermi.

Tenendo la mia mano
Non trovi scampo dai sensi di colpa
Il mio gelo ti devasta
Dovresti ma non riesci
Rimetti insieme i pezzi
A costruire il mio puzzle di morte

©kiara75k

 

 
 
-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Redazione
-Selezione testi a cura di: Antonella Taravella
-Autori di Rosso Venexiano
-Segreteria: Eddy Braune
-Editing: Antonella Taravella, Emy Coratti
-Immagine grafica di Alexis
 

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a cura di Ezio Falcomer

♦Compagnia di teatro sul web Accademia dei Sensi♦

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