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Poeti maledetti, maledetti poeti
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Buio
Da troppo tempo
immersa nelle tenebre l'anima resta in attesa, ma teme che quando radiosa giungerà la luce, gli occhi inorriditi
©Ligeia666
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Non si torna indietro
Viaggiando in folle una mattina
d'improvviso trovai il signor Stoker sotto un diluvio di chicchi d'uva nera. Mi scopro a credergli come se lo conoscessi da una vita. "Non credere" Proseguendo per la quinta strada "Non sono qui,
©mailameini
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Inverno
C’era l’inverno dell’anno,
sbucando improvviso dietro un giorno di sole, e raffreddava i pensieri. E l’inverno della vita, E l’inverno dell’anima, Ma ora che le stagioni si spegne la vita,
©yasmina08
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Macerie
Cuore scalciato
da piedi deformi calzati di ferro Sensibilità violata Nell'angolo buio
©Grizabella1
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Dottor Jeckill
In aungusti giacigli
le mie membra riposano, sonni tormentati da demoni da tempo immemore abitano le mie tempie. Potrà mai questo incubo finire? Potrà mai il mio spirito redimere quel dolce gusto del peccato di cui il mio cuore necessita? Anima dannata è la mia e solo Morte potrà placare la sua sete.
©ThrasHAleXiS
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Fine
Silenzio
solo silenzio un uccello che cade è vissuto ora è morto. Rumori Cade al suolo
©isher
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D’amor castigo
Lento mi aggiro
tra l’oscurità dell’anima < al buio tetro dei pensieri Non c’è luce al mio cammino nessun cenno di speranza. Solo dolore per me adesso. D’angoscia l’orrido ne percepisco la danza. Vita bastarda Bastarda vita Perché elargisci un così tal tormento? Di quanto tempo avrò bisogno ancora per espiar l’atrocità delle mie pene? Non c’è peggior castigo di chiamar morte e sentir vita che come strazio a replicar risponde. Tutto è perduto Nulla rimane a me delle mie cose Non un sorriso non un calore solo lo scrigno putrido del mio perverso amore
©ppneumos
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Apnea
Trattengo il fiato da un mese,
è l'attesa che mi corrode i pensieri si sbriciolano ancor prima di saltare fuori da me. Mi aggrappo alle piccole cose
©Seleide
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Cieco Caos
Scuoiata la notte
indossò un mantello di pelle lunare brandì una falce d'ombra affilata. Così il cieco Caos dagli occhi infiniti aspettò un'altra aurora da sgozzare. Alla fine grondò d'angoscia rossastra l'alba di un giorno dal sole gelato.
©davedomus
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Puzzle di morte
Accosto la lama al polso
Per sentire meno quel vuoto Mi apro le vene Nel buio di pensieri ormai distanti. Una calma apparente Mi invade i sensi. Dovresti sporcati della mia natura Tenendo la mia mano
©kiara75k
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-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi -Redazione -Selezione testi a cura di: Antonella Taravella -Autori di Rosso Venexiano -Segreteria: Eddy Braune -Editing: Antonella Taravella, Emy Coratti -Immagine grafica di Alexis |
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