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Fiore Cagnetti

 
 
♦I dipinti di Fiore Cagnetti sono visibili a tutto schermo cliccando sugli stessi ♦

 

INTRODUZIONE:
L'Artista Fiorello Cagnetti
 

Un bambino che aveva scoperto la magia che il segno di una matita poteva originare: il mondo dell'immaginazione si materializzava sui fogli di carta.
Un'attrazione inalterata fino ad oggi, che, come allora mi consente di realizzare gli stessi sogni, solo che ora si chiamano "visione del mondo".
Ciò che non "era", per incanto, prende forma ed entra nella realtà: in questo tempo, in questo spazio.
Le immagini suggestive di un pittore senza tempo, un elfo, con lo sguardo vagamente perso nel vuoto che suona il flauto. E poi tante ninfe, ora bambine, ora donne, con le ali di farfalla che vagano nei boschi.
I colori sono tenui, quasi smorzati ma egualmente lucenti e carichi di espressività. Un senso di tranquillità un' atmosfera di favola che ti fa tornare indietro nel tempo senza, però, allontanarti dall' esperienza vissuta. Una celebrazione della natura stessa che, attraverso una rivisitazione in chiave magica e mitologica, riacquista quella dimensione vitale al giorno d'oggi troppo spesso dimenticata.
E se la trasfigurazione del reale, potrebbe, apparentemente, sembrare la negazione di ciò che ci circonda è, invece, proprio con il recupero della fantasia che si compie la restituzione all' umano di tutte le proprie, legittime, potenzialità.
Senza la fantasia, che ci permette di partecipare emotivamente al fluire delle stagioni non è possibile cogliere la vera essenza delle cose.
La sua è una reinterpretazione con 1' occhio dell' uomo moderno di quelle situazioni e di quegli elementi caratteristici della tradizione favolistica occidentale.
L'amore per le cose antiche, quelle che Cagnetti definisce "ben fatte", che nasce nell’animo di chi subisce il fascino della memoria storica, certo che non c'è presente senza passato. Ecco, quindi, che la sua esperienza artistica diventa un aggirarsi, ora con sospetto, ora con curiosità, tra le cose del passato e del presente, in cerca di un' esistenza sospesa nel tempo.

Evandro Ceccarelli

 

Tutto contribuisce, in questo modo, a condurre il fruitore a considerare il recupero della fantasia, da opporre ad una  realtà ormai troppo sfruttata e banale. Cagnetti propone, con moderna originalità e grande immediatezza, la fantasia come valore.
Nelle sue opere, che sintetizzano soggetti fantastici e razionalità espressiva, sono protagoniste, in un incontro-scontro, ragione e fantasia. Egli oppone all'evidenza della realtà che tutti conosciamo, l'inesauribile vitalità della mente creatrice; tracciando, in questo modo, un delicato sentiero da percorrere per spezzare la monotonia di un mondo troppo conosciuto e troppo detto.
Deborah D'agostino

 

1. All'ombra dei melograni2
Cagnetti ci conduce attraverso le sue opere, a metà punto fra il disegno e l'olio, in un viaggio immaginario al di là del tempo che non ha i caratteri del sogno ma i riferimenti della favola. 
Una favola tenue, delicata, senza un vero filo narrativo preposto ma solamente indicato,  suggerito nei suoi passaggi principali e su di questa griglia narrativa ognuno può tessere la propria storia. Unica cosa certa il sapere, simboleggiato da antichi grossi volumi ricoperti da una pesante pergamena, accatastati o raccolti in una scaffalatura in un oblio d'uso soltanto apparente.
Cagnetti ha una buona padronanza del rapporto ombra-luce, della cura del particolare, della resa dei panneggi e dei tessuti nel loro morbido e rotondo ricadere e nella sapiente resa dei particolari anatomici.

Virginia Catanesi

 

 

Tagore

I bambini

I bambini s’incontrano
sulla spiaggia di mondi sconfinati.
Sopra di loro il cielo e’ immobile
nella sua immensita’
ma l’acqua del mare che non conosce riposo
si agita tempestosa.
I bambini s’incontrano con grida e danze
sulla spiaggia di mondi sconfinati.
Costruiscono castelli di sabbia
e giocano con conchiglie vuote.
Con foglie secche intessono barchette
e sorridendo le fanno galleggiare
sulla superficie del mare. […]

 

 2. Aspettava sulla finestra, con le sue chiavi

 

 

 
Cesare Pavese

[…]Per te l'alba è silenzio.
E sei come le voci
della terra - l'urto
della secchia nel pozzo,
la canzone del fuoco,
il tonfo di una mela;
le parole rassegnate
e cupe sulle soglie[…]

 

3. Crisalide

 

 

G. Leopardi

L'infinito
[…]E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega
il pensier mio[…]

4. Ho raccolto, tanti gigli

 

 

Ludovico Ariosto

III - A Giovanni Camerana   
   
Il tizzo acceso fin che arde fuma;
Simile, o mesto amico, al nostro cuore
Che in pianto si consuma
Fin che arde l'amore.
Lascia dunque che s'alzi e che s'esali
Questa nube di duol cotanto intenso;
Essa abbrucia i tuoi mali 
Come grani d'incenso.[…]

 

5. Ho trovato un messaggio nella bottiglia... vicino alle rose canine

 

 

Alda Merini

O il veleggiare del tuo caldo pensiero

O il veleggiare del tuo caldo pensiero
sopra la mia parola
e il tuo dormire selvaggio
accanto al mio seno vivo;
o l’adombrarsi della primavera
quando cade il suono del seme
sulla terra feconda di parola.
Così tu sei l’esempio
del sole mio.

 

6. Induceva... con un dolce suono di flauto a tornare indietro

 

 

 
Ugo Foscolo

Alla sera

Forse perché della fatal quïete
tu sei l'immago, a me sì cara vieni,
o Sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquïete
tenere e lunghe all'universo meni,
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor söavemente tieni. […]...

 

 7. L'ora più silenziosa, l'ora senza voce, l'ora senza tempo, l'ora passata a sognare

 

 

Pablo Neruda

XLIV sonetto

Saprai che non t’amo e che t’amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un’ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t’amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l’infinito,
per non cessare d’amarti mai:
per questo non t’amo ancora.
T’amo e non t’amo come se avessi
nelle mie mani […]...

 

8. Leggeva...una stella sulla sua fronte, una luce sui suoi capelli

 

 

Oscar Wilde

Se noi non avessimo amato

Se noi non avessimo amato,
Chi sa se quel narciso avrebbe attratto l'ape
Nel suo grembo dorato,
Se quella pianta di rose avrebbe ornato
Di lampade rosse i suoi rami!
Io credo non spunterebbe una foglia
In primavera, non fosse per le labbra degli amanti
Che baciano. Non fosse per le labbra dei poeti
Che cantano.
 

 9. Lontananza...e sopra il cielo senza ragnatele
 

 

 

Dante Alighieri

“Amore e ‘l cor gentil sono una cosa” -

Amore e ‘l cor gentil sono una cosa,
sì come il saggio in suo dittare pone,
e così esser l’un sanza l’altro osa
com’alma razional sanza ragione.
Falli natura quand’è amorosa,
Amor per sire e ‘l cor per sua magione,
dentro la qual dormendo si riposa
tal volta poca e tal lunga stagione.
Bieltate appare in saggia donna pui,
che piace a gli occhi […]
 

10. Lunghi i capelli, chiara la pelle... brillava tra i frutti scintillanti del melograno

 

 

Kahlil Gibran

Sull’amicizia

E un adolescente disse:  Parlaci dell’Amicizia.
E lui rispose dicendo:
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
E’ il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
E’ la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.
Quando l’amico vi confida il suo pensiero,
non negategli la vostra approvazione, […]...
 

 11. Nel mezzo dell'autunno... osservava di nascosto, il piccolo dio

 

 

Juan Ramòn Jiménez

Scendi nel nulla, col mio amore

Scendi nel nulla, col mio amore,
come lungo il declivio dolce e verde
della riva alla barca della sera;
sorridendo svagata da uccelli di luce,
con la mano amorosa e abbandonata 
tra i fiori 
freschi del sole occiduo.

 

12. I girasoli
 

 

 

Eugenio Montale

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei più è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella si vede.
Ho sceso milioni di […]
 

 13. Salivo su sentieri sassosi e consolavo il mio cuore con dolci pensieri

 

 

Giuseppe Ungaretti

Passa la rondine e con essa estate
   
Passa la rondine e con essa estate,
E anch'io, mi dico, passerò…
Ma resti dell'amore che mi strazia
Non solo segno un breve appannamento
Se dall'inferno arrivo a qualche quiete…

14. Sono qui... in questo mese, ti ho atteso rondine

 

 

Eugenio Montale

Spesso il male di vivere ho incontrato
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l’incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi; fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
...
 

 15. Sotto le foglie dormiva

 

 

Pablo Neruda

Qui ti amo

Qui ti amo… Qui ti amo.
Negli oscuri pini si districa il vento.
Brilla la luna sulle acque erranti.
Trascorrono giorni uguali che s’inseguono.
La nebbia si scioglie in figure danzanti.
Un gabbiano d’argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte, stelle.
O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte albeggio, ed […]

 16. Tenerezza,elfo e fata (omaggio a G. Vigeland)

 

 

Federico Garcìa Lorca

Il sole è tramontato

[…]Ora verranno i pastori coi loro nidi
dalla lontana sierra!
Ora i bimbi giocheranno sulla porta
della loro vecchia casa
e ci saranno versi d'amore
che le case già
sanno a memoria.[…]

 

17. Tutto intorno è Autunno e guardo nella tua direzione

 

 

Salvatore Quasimodo

Ed è subito sera

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
 

18. Un raggio di sole

 

 

Edgar Allan Poe

Un sogno dentro a un sogno

Questo mio bacio accogli sulla fronte!
E, da te ora separandomi,
lascia ch'io dica
che non sbagli se pensi
che tutti furono un sogno i miei giorni;
e, tuttavia, se la speranza volò via
in una notte o in un giorno,
in una visione o in nient'altro,
è forse per questo meno svanita?
Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo
non è che un sogno dentro a un sogno.[…]
...
 

 19. Una Farfalla a Primavera
 

 

 

OPERE:
 
  1.  All'ombra dei melograni2
  2. Aspettava sulla finestra, con le sue chiavi
  3. Crisalide
  4. Ho raccolto, tanti gigli
  5. Ho trovato un messaggio nella bottiglia...    vicino alle rose canine
  6. Induceva... con un dolce suono di flauto a tornare indietro
  7. L'ora più silenziosa, l'ora senza voce, l'ora senza tempo, l'ora passata a sognare
  8. Leggeva...una stella sulla sua fronte, una luce sui suoi capelli
  9. Lontananza...e sopra il cielo senza ragnatele
 
  1. Lunghi i capelli, chiara la pelle... brillava tra i frutti scintillanti del melograno
  2. Nel mezzo dell'autunno...osservava di nascosto, il piccolo dio
  3. I girasoli
  4. Salivo su sentieri sassosi e consolavo il mio cuore con dolci pensieri
  5. Sono qui... in questo mese, ti ho atteso rondine
  6. Sotto le foglie dormiva
  7. Tenerezza,elfo e fata (omaggio a G. Vigeland)
  8. Tutto intorno è Autunno e guardo nella tua direzione
  9. Un raggio di sole
  10. Una Farfalla a Primavera

 

 

-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Editing: Manuela Verbasi, Emy Coratti
-Opere di Fiore Cagnetti [fiore.cagnetti@alice.it]
-Selezione testi a cura di Manuela Verbasi
-Staff

Le opere pittoriche pubblicate, sono state fornite dall'artista che le ha prodotte. Per qualsiasi problema relativo ai diritti d'autore, l'Ass.ne Salotto Culturale Rosso Venexiano (senza scopo di lucro) non volendo andare contro le leggi  vigenti, bensì far conoscere i migliori autori contemporanei attraverso internet, è a disposizione  per chiarimenti ed è pronta a rimuovere su semplice richiesta dell'autore o persona da lui incaricata, la pagina a lui dedicata.
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a cura di Ezio Falcomer

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