L'invito - Eddy Braune

Sono la marchesa (si fa per dire) Duesantiviendalmare, l'invito in tasca c'è l'ho, finalmente anch'io sono riuscita ad averlo, non so come ma sono riuscita ad averlo. E' da tanto che speravo di entrare in questa casa di depravati e finalmente poter godere. Entro nel salone illuminato da mille candele riflesse sugli specchi, anche la mia figura massiccia ne viene catturata. Mi guardo e vedo una me stessa che non mi piace poi tanto. Di statura media, grassoccia, inguainata in un abito viola bordato di pizzo nero, scollatissimo che oltre a mostrar le tette cadenti fa intravedere pure l'ombelico, dallo spacco della gonna escono le gambe molliccie, sul viso una maschera scimmiesca, bella davvero bella come una miss. Certo che più mi guardo negli specchi più mi accorgo di quanto faccio schifo, anche mio marito trova la scusa delle riunioni di lavoro piuttosto di venire a letto con me. Ma chi se ne frega, questa sera non sarà il mio corpo ad attrarre i mosconi ma i miei gioielli assolutamente veri, e forse finalmente ci sarà uno tra tutti questi assatanati che oserà pomparmi, oh mamma mia mi sento tutt'un fuoco, sento già che incomincia a prudermi la "cassaforte" con tanta carne tenera che mi trovo davanti. Accidenti, mi sa che non ho imbroccato la sera giusta per mettere in atto il mio giochino, c'è già quella cartainpecorita della contessa Mascarpone ad usurparmi la scena. Aaahhh aaahhh, tu guarda quello sbarbatello come la sta puntando, Uffa, che rrrabbia… Ma guarda tu come quell'ometto pelato con quella maschera da porco sulla faccia si sta strusciando attorno al tavolo dove è legata quella ragazza e la palpeggia, o come la palpeggia, beata lei. Mi sa che lo conosco, dove lo ho già visto... ma che mi venga un colpo se quello schifoso non è mio marito. - Brutto porco, si, si quella maschera è giusta, proprio giusta per la tua brutta faccia da gran porcaccione. Porco, porco...ah ma te la faccio vedere io, giuro che te la faccio vedere. Se stasera non riuscirò a portarti a letto non mi chiamo Duesantiviendalmare.......
Con la compiacenza ( e con l’aiuto di una grossa mancia) di due smorfiosette sono riuscita a far accompagnare la mia cara metà in una stanza dalle pareti bordate di drappi rossi e d’oro e anche questa illuminata da un marasma di candele, mamma mia quanto spreco usare la normale luce elettrica no eh, l’aria è satura di fumi d’incenso che mi stanno annebbiando la mente, ma per il mio piacere, la mia soddisfazione sono disposta a fare questo ed altro.
Le ragazze gli hanno fatto ingurgitare una bevanda che pare sia portentosa (che lo renderà burattino nelle mie mani, così mi hanno assicurato) ed ora eccolo lì mezzo nudo spaparanzato sul letto, si è tolto quella ridicola maschera, il suo viso è disteso, un sorriso ebete increspa le sue labbra, sembra che sia in estasi.
Beh, datti una mossa, all’opera ragazza mia, ora tocca a te metti in atto il tuo piano e buon pro ti faccia.
Al suono della musica indiavolata che arriva dal salone principale inizio a spogliarmi dimenandomi come un’ossessa e lentamente mi avvicino al letto, l’ometto si fa attento, sbava, strabuzza gli occhi, allunga le mani sul mio corpo, le sue carezze si fanno più ardue, più possessive, con uno strappo mi attira sul giaciglio e mi bacia dappertutto.
<> chiama, la sua voce è dolce, carezzevole. <>
Ma no, come ha fatto a riconoscermi.
<>
Ma di cosa sta parlando… ma certo la pozione magica…crede che io sia ancora giovane e che siamo fidanzati…allora non sciupiamo la sua illusione.
"Si caro, lo giuro mai più, mai più…. adesso baciami."

Wow! Che notte, la più bella scopata…. ops pardon, sono una signora io.

LadyBea48

-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Paolo Rafficoni
-Supervisione: Manuela Verbasi
-Editing: Rita Foldi
-Racconto di Eddy Braune [LadyBea48]
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