Alessia | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Alessia

alessia
 
 
Alessia e Roma
Aria meridiana di Roma, Alessia
Campita nella resistenza dell’ossigeno,
tenta la nuova vita. Verde nel Tevere
intravisto da Castel Sant’Angelo,
tra parole non dette nella certezza
del risvolto dell’incontro con Giovanni
in Piazza Navona, detersa dal ritmo
delle fragole che crescono. Roma a tessere
della sera l’incanto a poco a poco
disadorna via serale, un passante
una zingara una ragazza.
Alessia in forma di donna nuova
Ragazza en plein-air,
gioca alla vita. E’ il 1984
volano i colombi sul cielo di Roma
vista la densità del tessuto sulla pelle
per resistere.
Alessia al lago
Attraversati momenti a poco a poco
nello scorrere del cielo su Alessia,
in quelle nuvole grandiose a forma
di pesce o di cavallo a trarre nutrimento
gli occhi dal cielo, scorto da una zattera
sul lago, a dare vittorie ad ogni passo,
meravigliosa attesa sull’incresparsi
di acque profane a dare un risvolto
di anelito alla roccia azzurra che appare
e dispare nella foschia di un giorno
accaduto a caso, quasi un rigenerarsi
in cellule di Alessia nell’aggettare
del tempo oltre le lamine di gemme
e tutta traspare una vita intera intesa
in sintonia tra Alessia e i flussi
delle piante stellanti,
l’eucalipto, il mirto, il filodendro.
 
Alessia nel tempo
Attimi rosapesca, la vita attende,
tutto accade in un attimo di vetro
che non si rompe; ascoltami nell’aria
inazzurrata seguono le rondini
incielate. Attimi rosapesca la vita di nuovo
accade e trasale nell’aria e sta
infinitamente una duale preghiera
per noi. Attimi di brezza attimi levigati
nel mentre di una stella. Nel mentre
di un volo duale. Brezza a volare
nella nebbia nelle cose di sempre,
attimi verde acqua disanimati,
ad animarsi in scansioni esatte
oltre il vento. Bella la vita
ad iridarsi nell’acqua delle cose
di sempre che vengono a galla
come relitti o zattere disanimate
dal naufragio. Tutto si salva nell’arco
verticale di un tramonto. Attimi rosapesca
ad attendere la disadorna via serale.
Alessia nel tempo a tutto nuovo appare.
 
Alessia nella gioia
Alessia rosavestita in quella tinta
d’alba gioca a nascondere il senso
della vita, a poco a poco
ad entrare nelle camere segrete
della casa luogo d’amore perfetto
con Giovanni, quattro mura calcinate
e poster di paesaggi artici
e il letto. A poco a poco trasale
Alessia in quelle benedizioni
di agosto, il caldo nelle fibre
e sudore e buoni sogni da trascrivere
sul diario. Alessia fa l’amore con
grazia con Giovanni e l’esame sarà
superato in una misura di raccolto.
Alessia tra le rose
Serra nella mente di Alessia a coltivare
le rose della guarigione:
attimi vegetali per l’esatta sequenza
dalle foto delle rose ai fiori. Cielo
cobalto a nuotarlo in grazia al culmine
se dalla via serale traspare fuori
campo una voce e sta infinitamente
di grano il campo per l’amore.
Sera di Alessia tra le rose rosse
a detergere ferita e tutto pare uguale
fino all’inalvearsi nell’adolescenza
Alessia bionda di venti anni
contati come semi in una mano.
E’ il 1984 traspare un greto di gioia
e sotto la gioia delle ninfee.
   
Alessia nella brina
Porta una cesta di fortuna,
il rosso delle mele nella brina
Alessia rosavestita per la vita
a trarre dalla gioia sottesa
all’esistere un dono senza nome,
una conchiglia ad angolo
col mondo, rosa, intrisa
della brina nella serata
fresca dopo l’acquata a trarre
dal tempio il tempo
sera di sonno che dà luglio
in quell’essere in cima al
monte attenuarsi la fragola,
emergere del sogno dalle mani
di Giovanni. E va così tra i lieti
riti di toccare con labbra calde
brina fino al roseto o all’
estenuarsi e levigarsi in un amplesso:
è il 1984 scivola l’aria sui
sentieri di vetro e ci sarà
raccolto.
Alessia guarita
Fiorevole attimo tra prima e dopo,
la porta bianca si apre in un soffio
di brina a poco a poco. Alessia al
risveglio nel lenzuolo o veronica
a detergere l’anima. Tutto passa
nel chiarore di un giorno,
tutto accade una vita nel corpo,
a destarsi nel limbo tra terra e cielo,
deve accadere il tempo. Cellule rigenerate
sonno passato nella scia del sogno,
da trascrivere sul diario con
incerta grafia. Attimi verdeacqua
nel centro delle cose del mondo
Alessia muove di danza sconosciuta
passi sul farsi nella luce a fare le cose
in attesa di Giovanni a giungere con il
dono. Indovinare il dono sotteso
al desiderio di salute correre
scalza sul mare giocando alla California.
 
Alessia nelle ali del futuro
Sera di platino lunare incanto
di ali di angeli a proteggerla,
Alessia a salvarsi la vita
Nell’asettica cameretta di ragazza:
è silenzio di nuvole grandiose
in forma di delfini e cavalli:
prende Alessia un quaderno
e scrive la poesia di guarigione:
quaranta giorni senza vederlo
né sentirlo
quaranta giorni di collana grigio
perla e ci sarà raccolto tra le
messi: ora avviene l’incanto,
in quel battere alla porta apre
Alessia in vivida mattina
Alessia in forma di stella
bella più del mare a sottenderla
in copertura di bellezza
nella mente
a proteggere l’amplesso
con Giovanni la poesia
d’amore a poco a poco
oltre il velo della nebbia a diradarsi
nelle ali del futuro.
   
Casa di Alessia
Casa di Alessia da proteggere con le parole
villetta di campagna con giardino,
lì tutto accade e sta infinitamente nella
stellante solitudine Alessia in termini
di gioia tutto gustando agosto nelle fibre
nell’attendere di Giovanni del telefono
lo squillo, estate ai lieti colli dell’anima
nel rivedere l’ultimo amplesso.
In quella guarigione che sembra il
Mare a crearle da dietro il vetro
Accade una vita intera nel nesso con la fabula
Di ieri Alessia-donna e bella
Alessia stella.

Siamo nel 1984 stabilisce il contatto
la disadorna via serale
oltre il bosco l’ignoto

Alessia e la vittoria
Tesse la tela Alessia in tersa tinta
di nuovo agosto nelle cellule dell’anima
ad interanimarsi col sembiante,
cielo aurorale che attende la vicenda
di continuazioni della storia dei baci
di Giovanni in esatta prospettiva
con la vita campita nel volto a
inanellarsi il biondo dei capelli.
Tesse la tela e la tinta pare emergere
in scansione in quel connaturarsi
con del tramonto l’arancio e vince
in una sera la partita con la vita
ai lieti monti in prospettiva dalle cose
del mare: tutto accade in un momento
s’invera il sogno nell’amplesso:
è l’amore fiorevole atteso ad accaduto
oltre la linea del pensiero del giardino
 
 
Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Autore di Rosso Venexiano: Raffaele Piazza ©gatto
-Disegni:©AleXiS
-Editing: Anna De Vivo [Ande]
-Ricerca dei testi: Marika Gaspari
 

-tutti i diritti riservati agli autori, vietato l'utilizzo e la riproduzione di testi e foto se non autorizzati per iscritto

 

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