Avete mai immaginato un attimo di totale silenzio? Un profondo, assoluto, meraviglioso silenzio?
Seduti sul tetto di una delle case di una città di pietra bianca immersa nel deserto, le gambe incrociate, lo sguardo perso nei meandri dell'etere che si spande e si appropria di ogni antro e anfratto delle vie. I tetti azzurri delle abitazioni e dei padiglioni che si mescolano al celeste del cielo limpido e sereno. Nessuna traccia dell'umana presenza, solo qualche cesta di canapa abbandonata sui bordi delle stradine sabbiose. In fondo, nella piazza principale, un piccolo carretto in legno privo di una ruota e accasciato sul terreno. Le venature gialle della pietra bianca e friabile simulano la sinuosità delle dune del deserto circostante, che tace immemore.
La spettrale calura che avvolge lo scenario si fa voce di quel silenzio che ha inghiottito la vita.
E si rimane fermi a contemplare e godere di questa tacita voce che quasi soffoca.
Poi un alito di vento rompe la barriera di cristallo, il sogno s' infrange.
E ritorna il Caos.
Alexis [ThrasHAleXiS]
-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Supervisione Paolo Rafficoni
-Testo selezionato da Francesco Anelli
-Editing: Alexis
-Racconto di ThrasHAleXiS
-tutti i diritti riservati agli autori, vietato l'utilizzo e la riproduzione di testi e foto se non autorizzati per iscritto
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