I Limoni di Eugenio Montale letta da Nando Gazzolo | Poesia | redazione | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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I Limoni di Eugenio Montale letta da Nando Gazzolo

 
Ascoltami, i poeti laureati 
si muovono soltanto fra le piante 
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti. 
lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi 
fossi dove in pozzanghere 
mezzo seccate agguantano i ragazzi 
qualche sparuta anguilla: 
le viuzze che seguono i ciglioni, 
discendono tra i ciuffi delle canne 
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.

Meglio se le gazzarre degli uccelli 
si spengono inghiottite dall'azzurro: 
più chiaro si ascolta il susurro 
dei rami amici nell'aria che quasi non si muove, 
e i sensi di quest'odore 
che non sa staccarsi da terra 
e piove in petto una dolcezza inquieta. 
Qui delle divertite passioni 
per miracolo tace la guerra, 
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza 
ed è l'odore dei limoni.

 
 
 
Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s'abbandonano e sembrano vicine 
a tradire il loro ultimo segreto, 
talora ci si aspetta 
di scoprire uno sbaglio di Natura, 
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene, 
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta 
nel mezzo di una verità. 
Lo sguardo fruga d'intorno, 
la mente indaga accorda disunisce 
nel profumo che dilaga 
quando il giorno piú languisce. 
Sono i silenzi in cui si vede 
in ogni ombra umana che si allontana 
qualche disturbata Divinità.

Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo 
nelle città rumorose dove l'azzurro si mostra 
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase. 
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta 
il tedio dell'inverno sulle case, 
la luce si fa avara - amara l'anima. 
Quando un giorno da un malchiuso portone 
tra gli alberi di una corte 
ci si mostrano i gialli dei limoni; 
e il gelo dei cuore si sfa, 
e in petto ci scrosciano 
le loro canzoni 

le trombe d'oro della solarità.
 
 
 
 
Parafrasi
 
I poeti più acclamati amano descrivere piante rare e usare termini difficili e preziosi.Io amo le strade che conducono ai fossati coperti di erba, dove i ragazzi in pozzanghere quasi asciutte catturano qualche rara anguilla; le piccole vie che costeggiano gli argini dei fossati discendono tra i canneti si immettono negli orti, tra le piante di limoni. Meglio se i gridi e lo stridere degli uccelli si dissolvono nell’azzurro del cielo; si percepisce più nitidamente il mormorio dei rami degli alberi di limoni nell’aria quasi immobile e l’intensità del profumo dei loro frutti,che è tutt’uno con la terra e con il suo odore e questo profumo riversa nel cuore una dolcezza carica di turbamento. In questi luoghi la guerra delle passioni, volte verso altre mete si acquieta, qui anche noi, che siamo persone semplici possiamo godere un po’ di ricchezza: l’odore dei limoni.
In queste pause di silenzio nelle quali sembra che le cose rivelino all’uomo il loro segreto, talvolta in quegli istanti ci si aspetta di trovare un errore della natura, un varco, un filo che sia un mezzo per consentirci di conoscere la verità. L’uomo osserva la realtà con i sensi, la mente ricerca, collega, separa quello che le sensazioni le forniscono mentre il profumo dei limoni si espande su tutte le cose al calar della sera. In quei momenti di silenzio l’uomo ha l’illusione di vedere in ogni figura che si allontana, una divinità disturbata dalla sua presenza. Questa illusione termina quando il tempo ci riporta nelle città caotiche dove il cielo può essere osservato solo a tratti tra gli alti edifici. La pioggia percuote la terra; si intensifica la noia dell’inverno, la luce diminuisce e l’animo diventa malinconico. Ma da un mal chiuso portone si riescono a intravedere i frutti, si scioglie la tristezza del cuore e i limoni sono trombe d’oro che nel petto risuonano ridando solarità.
 
 
Struttura e figure metriche della poesia
 
La poesia è formata da quattro strofe composte da versi liberi con prevalenza di endecasillabi e settenari.
Rime interne => Nella prima strofa la rima interna è laureati[v.1]/poco usati [v.3], che vuole sottolineare il concetto di determinare una caratteristica letteraria dei poeti laureati: l’utilizzo di parole non frequenti. Questa rima interna può nascondere anche un critica da parte del poeta.
Rime => Nell’ultima strofa si può trovare la rima sfa [v.46] / solarità [v.49] che comunica un sentimento di speranza poiché l’amarezza dell’animo svanisce.
 
 
La poesia
 
In questa poesia viene espresso il concetto di poeti laureati. Ma chi sono per Montale? Secondo Montale i poeti laureati nelle loro liriche utilizzano immagini particolari, come viene riportato dal poeta ad esempio piante poco conosciute; mentre i poeti antiaulici, di cui si sente far parte lo stesso Montale, nelle loro liriche utilizzano immagini umili e quotidiane: pozzi, anguille, limoni...
 
 
 
 
 
  ringraziamo:
-parafrasi, studio della metrica e spiegazione, tratti da skuola.net 
-poesia I limoni di  Eugenio Montale
-voce recitante di Nando Gazzolo
-file audio di letteraarecords 
-opera pittorica Limoni e Casa di Salvo Caramagno
 
ricerca a cura di Manuela Verbasi
 

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