Scritto da © Alexis - Sab, 18/12/2010 - 14:38
I colori di Gauguin, le sue pennellate calde e rassicuranti pervase dal tepore dell'atmosfera esotica.
Sguardi quotidiani di donne e uomini dalla pelle bruna e dalle variopinte vesti che sembrano essere lontani secoli e secoli dall'ormai permanente grigiore occidentale.
Un misticismo esotico, primordiale nelle tavole dedicate all'esistenzialismo e al culto dei morti. Una civiltà cui Gauguin si accostò per necessità e per tensione e che fu capace di regalargli le più grandi suggestioni artistiche e di accentuare quelle in lui già presenti.
Il calore emanato dalle tavole polinesiane è inesplicabile. Ci si sente totalmente inebriati da quei profumi schietti ed incontaminati e quella canicola tropicale.
Una magia colta dalla straordinaria sensibilità di un uomo apparentemente come tanti, in fondo, restituitaci nella sua pura e semplice essenza.
Sguardi quotidiani di donne e uomini dalla pelle bruna e dalle variopinte vesti che sembrano essere lontani secoli e secoli dall'ormai permanente grigiore occidentale.
Un misticismo esotico, primordiale nelle tavole dedicate all'esistenzialismo e al culto dei morti. Una civiltà cui Gauguin si accostò per necessità e per tensione e che fu capace di regalargli le più grandi suggestioni artistiche e di accentuare quelle in lui già presenti.
Il calore emanato dalle tavole polinesiane è inesplicabile. Ci si sente totalmente inebriati da quei profumi schietti ed incontaminati e quella canicola tropicale.
Una magia colta dalla straordinaria sensibilità di un uomo apparentemente come tanti, in fondo, restituitaci nella sua pura e semplice essenza.
Alexis
18.12.2010
18.12.2010
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