Osservando il cielo e l'incessante cammino delle nuvole, scorsi forme maestose e terribili ad adombrar la Terra.
Possenti draghi dai corpi squamosi, tinti di bianco e d'argento, scivolavano sulla volta celeste godendo placidamente delle carezze del vento.
I baffi, sinuosi e leggeri, svanivano tra i flutti come piccole onde di un lago, mentre le grandi bocche dentate si socchiudevano appena per compiere grandi e profondi respiri, dando origine a tiepide e soavi brezze.
Le loro membra ondeggiavano oziosamente sotto i raggi lievi dell'assonnato sole del pomeriggio e sembravano non aver peso quelle maestose e mitiche creature. Nessun timore incuteva il loro viso, ma solo immenso e reverenziale rispetto. Inducevano al silenzio, alla contemplazione di quella Natura primordiale dimenticata troppo spesso tra le pieghe della frenesia quotidiana ed io mi sentivo infinitamente piccola ed indifesa al loro cospetto. Mi lasciai penetrate le membra da quella candida luce solare, la forza dei draghi inondava le mie nadi* infondendomi consapevolezza ed energia nuove. Ero immortale.
Ad un tratto fui distratta dai rumori dell'uomo, una hostess mi passava accanto offrendomi viveri e bevande, mormorando le dissi che non avevo bisogno di nulla e la ringraziai.
Tornai impazientemente ad osservare l'orizzonte dal mio oblò, ma ormai dei possenti rettili rimanevano soltanto lunghe scie incantate.
Guardai il sole fiammeggiante della sera, sorrisi.
Alexis [ThrasHAleXiS]
-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Supervisione: Paolo Rafficoni
-Editing: Manuela Verbasi, Emy Coratti
-Racconto di ThrasHAleXiS
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