Incantesimi lab (laboratorio di Poesia) a cura di Maila Meini per Rosso Venexiano
La poesia Le funzioni e i contenuti
Poesia e prosa non rispondono a funzioni diverse. Non è infatti esclusivo della prima esprimere stati d’animo ed emozioni, che possono essere comunicati anche attraverso altri tipi di testo; d’altra parte il poeta non scrive versi solo per dare sfogo ai propri sentimenti, ma anche per raccontare fatti, per descrivere elementi della natura, per denunciare situazioni dolorose o, ancora, per esporre il proprio pensiero intorno ad un particolare problema.
Analogamente poesie e prose non si distinguono per i contenuti trattati. Osserviamo i due testi che seguono:
1) Durante tutto il giorno ha piovuto violentemente con fulmini e tuoni. Ora però il temporale è finito e la notte si preannuncia serena. Tutt’intorno, nella campagna, si sentono gracidare le rane e una lieve brezza muove le foglie degli alberi. Durante la giornata, il temporale è stato davvero violento, ma adesso la sera appare tranquilla.
2) Il giorno fu pieno di lampi; ma ora verranno le stelle, le tacite stelle. Nei campi c’è un breve gre-gre di ranelle. Le tremule foglie dei pioppi Trascorre una gioia leggera. Nel giorno, che lampi! Che scoppi! Che pace, la sera! (G.Pascoli)
L’argomento dei due testi, come si vede, è lo stesso: entrambi parlano del ritorno del sereno dopo un temporale. Nel primo, però, l’autore si limita a descrivere la fine del temporale e il ritorno del bel tempo in modo oggettivo. Nel secondo testo invece l’autore non vuole solo descrivere un fenomeno atmosferico, ma vuole esprimere il suo stato d’animo in quel momento e, soprattutto, lo fa utilizzando la lingua in maniera del tutto particolare. Ed è questo che metteremo a fuoco piano, piano: versi, rime, ritmo, effetti sonori, ordine sintattico delle parole, lessico, linguaggio figurato e chi più ne ha, più ne metta. Alterneremo le tecniche, che val comunque la pena di conoscere, se non altro per scartarle a ragion veduta, ai contenuti, i temi più diffusi, ed anche qui senza pretesa alcuna di essere esaustivi. La poesia, come la prosa, intanto, può parlare di qualsiasi argomento: di sentimenti e di emozioni, come di persone e di oggetti, di cose reali come di sogni e di fantasie. I suoi argomenti non sono perciò necessariamente elevati e importanti, ma anche semplici e, qualche volta persino umili. Prendiamo ad esempio Fra tutti gli oggetti di Bertolt Brecht, dove l’affetto che lega il poeta alle cose che lo circondano non dipende dalla loro bellezza o dal loro valore, ma dal fatto che sono state usate e apprezzate da molti, hanno cioè vissuto una vita intimamente legata a quella degli uomini. Fra tutti gli oggetti i più cari Sono per me quelli usati.
Storti agli orli e ammaccati, i recipienti di rame,
i coltelli e le forchette che hanno di legno i manici, lucidi per tante mani; simili forme
mi paiono di tutte le più nobili. Come le lastre di pietra
intorno a case antiche, da tanti passi lise, levigate, e fra cui crescono erbe, codesti sono oggetti felici. Penetrati nell’uso di molti, spesso mutati, migliorano la forma, si fanno preziosi perché tante volte apprezzati. (…)
Proviamo anche noi?
Spesso quando riceviamo in regalo un oggetto nuovo, ad esempio un gioiello o un capo di vestiario, per un po’ usiamo quasi solo quello, dimenticando tutti gli altri. Ma qualche volta capita che, passato un po’ di tempo, una cosa vecchia e consumata torni a essere la preferita. Chi ha un’esperienza di questo genere da raccontare?
Maila Meini
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