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V. Kandinskij, Curva Dominante, 1936 |
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Gli argini
Queste abitudini stanche
le labbra,gli occhi,la vista, vorrei anche dirti l'amore, se non fossimo solo agli inizi, di quell'arco, che teso più volte perde in fine le sue frecce, come una rosa, che sfiorita abbandona i suoi petali, e muore ©ormedelcaos |
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Colloquio di lavoro
Avrei potuto accettare l'offerta.
Era di quelle che non si possono rifiutare. Ma la contropartita era troppo onerosa. Ho detto di no. L'interlocutore si è alzato e se n'è andato. Nell'aria un acre odore di zolfo. ©essiamonoi |
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al macero
Ogni pezza di verità
ha le tasche foderate di menzogna altri verbi coniugheremo senza conoscerne i tempi ho una pila di belle parole stampate in mente oggi |
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Nei mattini più freschi
Nei mattini più freschi
Quando l'erba si sveglia pigra Un istante rubato al tempo Mi riporta a chi abitò E un senso di vibrante malinconia La distanza si fa complice I colori dell'addio E una densa lacrima invisibile |
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Mi piacerebbe restare di sale
Mi piacerebbe restare di sale
così come ora sono: se mi cadesse addosso tutto il fiume diventerei il mare ©aware |
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Orribilmente
Ebbro,perso,orribilmente lontano,
mi muovo nel calore di un sudicio motel, compagna la strada,amante la morte, nemica la fine. Mi animo diluendo versi in uno scarlatto,agro mare. Rido senza motivo, fissandomi allo specchio. Credo sia disgusto. Mirko Panebianco |
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La luce che da luce,ed è tacente
La luce che da luce,ed è tacente
La luce tacita Al punto fermo della ruota che continua sempre a girare . La voce da alle parole,il respiro da all'uomo La necessità di contingenza o per così dire La voce da vita alla speranza:che la ruota si fermi ! E voci stridenti si scherniscono o semplicemente Al principio era il verbo attaccato da parole Il principio di desiderare E sola dal principio che non si concede all'appendice. Improvvisa la luna a consolare |
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L' estate nei tuoi occhi
Traspare assorto
scivola dalla mano nei successivi propositi scivola ancora raccolti attorno ai deschi poetano gli aedi e voglie adornate di fragole pasteggiano l'amaranto e il turchino del cielo scolorano la serenata mai cantata appare nel sobillar estatica frescura ingraziandoti il demone che evade genialità e scaccia la paura nella calura estiva annegata nei tuoi occhi ammiri gli incantati miei che t'amano ©Matris |
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Mondo Onirico
Vorrei perdermi in un sogno infinito,
abbracciando l'essenza del nulla, dissetato dalla luce ripartita dalla luna, sfamato dalla pura immaginazione, in un mondo dove i colori sono solo dei nomi, e le emozioni, solo colori, e i nomi, solo emozioni. ©NemesiOscura |
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La gita in bicicletta
I baci, i baci in bocca con il filo
lenti e preziosi amanti di quel prato ricordi come distante ma non tanto i papaveri rosso nevrotico, spaventati e assurdi avessero lasciato il posto alla bicicletta come la ruota fosse sempre sgonfia? Baci, baci, baci, ovunque ti toccassi baci, e carezze e sguardi ©taglioavvenuto |
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-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi -Redazione -Autori di Rosso Venexiano -Editing MaLaLingua -Grafica e supervisione di Alexis -Opere pittoriche dell'Artista Vasilij Kandinskij -Segreteria di Eddy Braune |
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