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Poesia

Mio Zio

Il Potatore.jpg
 
Zizì: Mio zio. 
 
Quanne jè tìmbe de zàppe e pìute, 

Tempo che fu

Buon mattino Jou Jou,
dolce bimba di allor,
son l’autore che scrisse
le canzoni per te.
Quanti affreschi, quante cose

Mi fingevo ambulante (*)

Mi fingevo ambulante
per poterti vedere
e vendevo le castagne
per poterti trattenere.
Le candele erano accese
e in quel freddo carnevale;

Potatura della Vite

Cabernet Sauvignon Gaillac.jpg
Abbròile: Aprile. 
 
Ci se petàisce ad abbròile , 

Cose così [tanto per scrivere di nebbia]

 
Sera in toni grigi
di nebbia un giardino 
nel calore reso alle stanze
fra due pareti uguali.
Costa il vuoto

Per non Dimenticare

Memoria.jpg
L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità 
da cui non dovremo mai togliere 
il segnalibro della memoria. 

La Vita vera

Sprazzi di Luce.jpg
"Appena aldilà di quella soglia"
 
Alberto Maggi, Fiducia, Edizioni Romena, 

quante volte

 
I passi imbevuti di solitudine
sì perdono con i difetti di sempre
io vagabondo di sogni
ti cerco nel volto

Por Italia

 
Siamo alle solite
 
quelle dei trenta
o dei cinquanta …
 
“per uomini

Tra pepe e ghiaccio

Chiesa dell'Annunziata.jpg
RE PPÀIPE SE VÈNNE A JÒNZE, 
LA NÀIVE A RÙUTE
 
Il pepe si vende a once, 

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