Scritto da © Giuseppina Iannello - Dom, 28/01/2024 - 16:36
Mi fingevo ambulante
per poterti vedere
e vendevo le castagne
per poterti trattenere.
Le candele erano accese
e in quel freddo carnevale;
tra i coriandoli e le sete
ti ho sentita sospirare.
Ma le dame e cavalieri
continuavano a danzare.
Mesta uscivi: ti ho veduta
e ti volli salutare.
-Tu mi guardi e non parli,
signore… ma perché non
rispondi al mio cuore?
-Mi son detta che foste
il mio amore.
Non tremare… ma dammi le mani.
Non danzare… ma pensa
all’afflato che oggi unisce
due teneri cuori.
per poterti vedere
e vendevo le castagne
per poterti trattenere.
Le candele erano accese
e in quel freddo carnevale;
tra i coriandoli e le sete
ti ho sentita sospirare.
Ma le dame e cavalieri
continuavano a danzare.
Mesta uscivi: ti ho veduta
e ti volli salutare.
-Tu mi guardi e non parli,
signore… ma perché non
rispondi al mio cuore?
-Mi son detta che foste
il mio amore.
Non tremare… ma dammi le mani.
Non danzare… ma pensa
all’afflato che oggi unisce
due teneri cuori.
(*) Romanza ambientata nel ‘700.
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