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Scritto da © ferdigiordano - Mar, 02/10/2012 - 21:05
Resto
Che vengano le statue. Sì, le
nostre anchilosate di marmo. Vorrei
contaminarmi di vene fredde e
partirei dal gelo.
Non so con quante mani saluterei
il sangue. Davvero penso
alle tue bianche risa: dove venne
nostre anchilosate di marmo. Vorrei
contaminarmi di vene fredde e
partirei dal gelo.
Non so con quante mani saluterei
il sangue. Davvero penso
alle tue bianche risa: dove venne
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Scritto da © ferdigiordano - Lun, 01/10/2012 - 12:34
Non c'eri mai
Ero a dire di te: le dita.
Moltiplicano per cinque le labbra
e la loro polpa tumida, la prugna crespa
del palato. Uno spostamento immane
da un sapore all’altro, da una capienza all’altra.
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Scritto da © ferdigiordano - Sab, 29/09/2012 - 08:24
Cronaca del disincaglio
Perdonami col suono del tuo cognome, padre.
Sii misericordioso dove non ti somiglio
e simula ancora una gioia
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Scritto da © ferdigiordano - Gio, 27/09/2012 - 16:01
Semi (o logia) delle carte
Stese ordinatamente sugli omeri
del tavolo sottratto
al fusto di un frassino esausto,
»
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Scritto da © ferdigiordano - Mar, 25/09/2012 - 17:37
Ritratto di donna -14
- Dimmi, quante volte ti ha attraversato le tempie la freccia del mio nome?
- Che domanda è? Tempie, freccia, attraversamento… Dillo a parole semplici, ma un po’ più vicino a me.
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Scritto da © ferdigiordano - Lun, 24/09/2012 - 12:51
Dis’astrologia del saltimbanco (di svelamento)
Allora io vedendola da una finestra come un foro distante
trascorrevo lucidamente la luna
mentre altri si alzavano dai loro crateri
per parlarsi fuori
lontani per suggestione, in effetti.
»
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Scritto da © ferdigiordano - Ven, 21/09/2012 - 17:36
Disastrologia del saltimbanco (il contributo interamente avversato)
Il franco saltatore è uccel di bisca. Gioca
al tavolo acrobazie con i propri numeri. Si tratta
evidentemente di barare sul panico,
chiamarlo concentrazione, comprimere
la solitudine in un minerale
friabile, smolecolare l’ora
»
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Scritto da © ferdigiordano - Gio, 20/09/2012 - 08:12
La verticalità del vuoto è pura
Disastrologia del saltimbanco (apparizione dello scomparso)
La verticalità del vuoto è pura
illusione. Non si vede
nell’orizzonte che attrae, non trasmigra
come una vetrosità seducente
nella carezza della caduta. Per questo
è prassi officiante la spinta prima del distacco
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Scritto da © ferdigiordano - Lun, 17/09/2012 - 10:31
Chiunque verrà dal soffitto
non ti passa sopra, per quanto rarefatto
angelo montano e alta e ferma, hai sèguito
in basso dove trasformi in metallo
affilato il non.
Insinuata nel posto, duratura con precauzione
canaglia, contavi fra le carni
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Scritto da © ferdigiordano - Ven, 14/09/2012 - 10:48
Il cacciatore, la preda (ipotesi dell'esterno variegato all'interno chiuso)
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La sagoma in fuga è la fuga stessa: Vita [vì-ta] s.f.
insieme di soste brevi, inefficaci. Rabberci funzionali.
Che rendono capaci di conservarsi, svilupparsi, riprodursi e
- nonostante - continuare la corsa.
»
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