Gli occhi di Alda
Erano belli i tuoi occhi
Alda
dolci come quelli dei cani abbandonati
dolorosi come il lamento degli agnelli
la vigilia della Pasqua
caldi come un nido trattenuto tra le fronde di un castagno
nascondevano sotto le ciglia
urla e risate blasfeme
incubi
solitudini precoci
il cuore umano dei mutanti
arcani
vibravano di luce cristallina
di desideri oscuri
per le strade labili della mente
nel buio che ingoiava la tua carne
impazienti nelle tue sere giocate a carte con la pazzia
in uno slargo di sole
in un sonno d'altri tempi
ammaliavano
stanchi di una travagliata vita
scossi di torpore
nascosti come rospi sotto i sassi
nello sbattere lento delle tue parole appese al vento
lame di luce percossa
naufraghi e viandanti in notti di fine inverno
gemevano alla luna
in eco al suo latrato
feriti
celati tra le ombre
fiochi di lacrime che ti rigavano il viso
nascosti in un vecchio specchio delle brame
languidi come amanti esuli
raccoglievano smarrite dolcezza
agri di amori perduti
i tuoi occhi di fiaba sussurrata
che oggi hanno visto il paradiso.
- Blog di neraorchidea
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I giorni dei morti
Sono giorni corti
che incendiano le foglie di colori
e velano di nebbie umide i monti.
I marmi lustri dentro i cimiteri
adorni sono di lumini e fiori
ad onorare i taciti inquilini.
Entrano tanti dai cancelli aperti
meditabondi con i visi mesti
sui cari estinti nel ricordo vivi.
Escono infine con i cuori lievi
perché alle tombe lasciano i dolori
e prendon forza per combatter fuori.
- Blog di Michele Prenna
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Tre fili d'erba nella mano di Marcella
Tre fili d'erba
un sorriso perso nel mare
ed una vita colorata di rosso.
Tre fili nella mano di Marcella
salvando l'ultimo fiore
mentre un vuoto scontroso
la portava lontano da un amore.
E la casa colorata di giallo
aveva un camino fumante
ma nessuno seduto
nella sala da pranzo.
Tre fili d'erba
per un amore mai dimenticato
nelle mani di Marcella
in un giorno di maggio
sulla riva del mare.
- Blog di giuseppe diodati
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ciao Alda
ho avuto il privilegio di conoscerti, di ammirare la tua carismatica dolcezza unita al profondo dolore che albergava nel tuo cuore. Tu però hai saputo trasformare in parola e poesia, impresse nelle nostre coscienze per sempre. Eri fragile e forte allo stesso tempo. Non sarà facile pensare che non ci sei più. O meglio: sei altrove e stai già scrivendo la tua nuova poesia immortale.
R.
- Blog di Roberto Rinaldi
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Alda Merini
Eri una mia amica anche se non lo sapevi, adesso sì, adesso lo sai, ne sono certo!
- Blog di Francesco Paolo
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Il tuo viso - ad Alda Merini
Alda Merini
Ristagno inquieto
nei segni sul viso
furioso il soffrire
la vita amara
di nuovo solo il sole
Beffardi e nostalgici
gli occhi s'anneriscono
al crepuscolo che
sta calando piano
Manuela
- Blog di Manuela Verbasi
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Quel filo sottile
quella volta ho camminato in bilico
su quel filo sottile che ci separa dall’alienazione
sospeso in una specie di limbo indolore e incolore
costretto dalla vita a percorrere un tragitto inaspettato
ho misurato la distanza che c’è tra la follia e la ragione
i miei occhi hanno visto ciò che altri occhi disconoscono
lo strazio infinito di uomini persi o presi in cupi pensieri
bianchi stanzoni ormai lerci e maleodoranti di piscio
ectoplasmi di esseri trascinanti fardelli sovrumani
oppure sguardi sereni anelanti cieli diversi
che ti gelavano l’anima chiedendoti
ragione di un filo spezzato
(immagine da web)
- Blog di Franco Pucci
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Sei stata, sarai ( Per Alda Merini )
E te ne vai
nel luogo delle ombre
dove la luce spezza il raggio
Non troverai barriera al passo
feroce il tempo
selvaggio il vortice dei pensieri
di una realtà che scappa
Non troverai il silenzio della notte
per questo sogno quasi inventato
per quello che hai lasciato
strappandoci ancora al pianto
Sarai nel divenire poetico
in quel limite astratto
dove non esiste un margine
al soffio che ha spezzato il respiro.
Sarai
- Blog di raffaela ruju
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Alda Merini
Una sua citazione ricorrente, davanti ad un caffè, lungo i suoi adorati Navigli milanesi, molti anni fa:
"La verità è sempre quella, la cattiveria degli uomini che ti abbassa e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa. Ma l’amore della povera gente brilla più di una qualsiasi filosofia. Un povero ti dà tutto e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria". I suoi testi, belli come l' aurora, o sconvolgenti come un tramonto infinito e morente, costellato di lunghissime ombre tremolanti presenti nei suoi testi intensi e drammatici pieni di riferimenti alla malattia mentale che la accompagnò per lunghi periodi. «Sono una piccola ape furibonda. Mi piace cambiare di colore. Mi piace cambiare di misura». Era questa l’anima della sua opera dolorosa, segnata dall’esperienza della follia e del disagio fisico ed economico «Sono molto irrequieta quando mi legano allo spazio», diceva nei suoi componimenti e la sua instabilità si traduceva in versi ad altissima intensità emotiva, spesso erotica, sin a partire dai primi componimenti, semplici, lineari, di pochi versi.
Originale, estrosa, fuori dalle regole. "Sono una piccola ape furibonda. Mi piace cambiare colore. Mi piace cambiare di misura" aveva scelto questi versi per definirsi "la poetessa degli esclusi". Visionaria, inquieta, profonda ha cantato il disagio dell' emarginato, dell' offeso, dell' indifeso.
Ha cantato gli esclusi e ha vissuto sulla sua pelle una delle peggiori forme di esclusione: Il buio dentro.
Un mio componimento dopo quel caffè:
Silenzio.
non era niente,
solo il silenzio
che sussurrava,
era silenzio.
Non esiste niente
non c’è nessuno,
solo la voce fastidiosa
del silenzio.
Non esiste, Leggi tutto »
- Blog di ventidiguerra
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Oh Musa
dedicata ad Alda Merini
tormento
non sente più
pulsare le vene
immobile
la mano sul foglio
resta in attesa
pensieri
sopraffanno
offuscano
si abbandonano
al nulla
Oh Musa
dov’è
il tuo profumo
le tue carezze
il tuo senso
che mi rende viva?
senza te
sono nulla
dove i miei sogni?
sbriciolati in cenere
sparsi
tra le pieghe del cielo
corri
oh Musa
afferrali
e portali qui
li colorerò
ancora
rossi d’amore
per te.
Grazie Alda non ti dimenticheremo
- Blog di veronica
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