Test: sei un poeta dentro (o solo di sguincio?) di Gaetano Guerrieri
Comprendere se stessi è uno degli affanni di tutti quelli che amano scrivere in generale e, in particolare, di quelli che amano scrivere poesie.
Questo test può aiutarvi a capire (se lo sospettate) o a scoprire (se non lo avete mai neanche pensato) se, coscientemente (o incoscientemente), colpevolmente (o incolpevolmente) siete dei poeti “dentro”
Essere poeti “dentro” è diverso e differente dall’essere poeti e basta.
Tutti possono scrivere, o hanno scritto, almeno una volta nella loro vita, una poesia. Scrivere una poesia non significa essere poeti, sicuramente non significa essere poeti “dentro” perché un poeta “dentro” è un poeta vero, non improvvisato, uno che scrive poesie non per scelta ma per bisogno.
Un poeta dentro lo noti da come guarda, dalla sensibilità mostrata quando sbuccia un’arancia, dal coraggio di quanto s’ostina a scrivere in rima, dall’altruismo che mostra quando fa la fila al casello autostradale intasato oppure anche e, soprattutto, dalla fantasia che mostra quando s’innamora di una cozza. Leggi tutto »
- Blog di Ospite di Rosso Venexiano
- Login o registrati per inviare commenti
- 7097 letture
- Commenti
Fotografie di Leandro Vegni
Dentro
una scatola chiusa
osservo
con una lente d'ingrandimento
il centro
del mio immenso mare senza onda
Piatta
riga
cigliata in un' estrema immobilità
Un' azzurrra
statica lastra
levigata solo da un unico raggio
Un flash
capovolto di luce
impressa
nella camera oscura del cuore
La tua unica fotografia
E'
Nei miei pensieri
uno zoom
L'effetto perenne
di un sogno
in un fermo immagine
- Blog di Ospite di Rosso Venexiano
- Login o registrati per inviare commenti
- 1616 letture
- Commenti
mele bruciate
come nemico degno? [...]*
Sei andato oltre qualcosa
che non riesce nemmeno a morire
dentro una suggestione
come l'odore delle mele bruciate
o dei rami d'abete gettati nel fuoco.
poi all'insù, su, su, a ribere le linfe natali:
le mie ferite di bambina,
i geloni, le scarpe tagliate in punta,
l'idea di essere una figlia non voluta.
==========
una farfalla afghana scrive con gli occhi.
- Blog di Donatella
- Login o registrati per inviare commenti
- 1491 letture
- Commenti
La nonna
- Blog di Maria34
- Login o registrati per inviare commenti
- 1884 letture
- Commenti
Cronaca di un viaggio - parte terza
Ero atterrato, ero in Venezuela, mi sentivo euforico. Avevo attraversato l’oceano e ora dovevo capire cosa dovevo fare.
Dunque vediamo, appena si atterra si cercano i bagagli. I bagagli non erano nel mio stesso aereo, il trasporto bagagli è a carico di Alitalia, indi i nostri bagagli erano arrivati addirittura prima di noi.
C’era una fila di rulli a destra e a sinistra, guardo il tabellone e indica un numero.
Ora gli scrittori, quelli bravi davvero ricordano il numero e lo dicono, io faccio fatica a ricordare cosa di avessero dato da mangiare sull’aereo.
Una cosa buona per la mia vicina, aveva detto ci danno la comere, una commare a pranzo? È indigesta cavoli.
Insomma il numero dell’uscita bagagli c’era, ma io non trovavo dove fosse la scritta, mi guardo attorno e con non curanza guardo dove vanno quelli che erano sull’aereo con me.
E aspettiamo, il tempo passa, la gente picchietta, poi all’improvviso questi benedetti rulli si mettono in moto e dalla buca centrale sbuca il primo bagaglio esce e ora so per certo che non riconoscerò mai i miei.
Sono tutti simili e io nemmeno mi ricordo di che colore sono i miei.
Per un paio di volte penso di aver individuato una delle valige.
Nulla, c’è sempre qualcuno che se le porta via.
La gente scema sempre di più, mi sento come un bambino che uscito dalla scuola vede andar via i suoi compagni ma dei propri genitori nemmeno l’ombra.
Il primo che racconta che caso mai io mi sono dimenticato un figlio a scuola lo banno.
Insomma nulla, delle mie due valige o malette in spagnolo, nulla.
Siamo in cinque a essere senza valige e il primo si mette in fila ad un banco dove un funzionario riempie le denunce.
Un italo-venezuelano mi traduce dicendo che sono rimaste a Madrid le nostre. Leggi tutto »
- Blog di giuseppe diodati
- Login o registrati per inviare commenti
- 1316 letture
- Commenti
Amore Antico
( Sulle note di Autumn rose di Ernesto Cortazar)
Accenderò la luna alle mie notti
quando nella pioggia del silenzio
l’estate intona il canto dell’amore
e arriverà a me
sull’impalpabilità di un soffio
l’idea di te
Amore Antico
che a passi scalzi
mi attraversi i sensi.
A me … tu torni
ogni volta che con gli occhi annego
nel lago rosa della nostalgia
in punta di piedi
allora entrerò
nel giardino delle ore andate
e di te sazierò le mie attese
continuando a farmi male
sui roseti senza aroma della vita.
tiziana mignosa
08 2009
- Blog di tiziana mignosa
- 2 comments
- 1764 letture
- Commenti
men di niente
- Blog di ariele57
- 1 commento
- 1406 letture
- Commenti
Il minimo amore necessario
- Blog di
- 1 commento
- 1332 letture
- Commenti
Cronaca di un viaggio - parte seconda
All’aeroporto ci attendeva una hostess di Aireuropa, attendeva tutti quelli che dovevano imbarcarsi per il Venezuela.
Eravamo in sette e la ragazza camminava a passi svelti con quei tacchetti da efficiente e bella ragazza di una compagnia aerea.
Accanto a me un ragazzo che era fidanzato con una spagnola e che parlava con la tipa in quella lingua che sono apparentemente è comprensibile.
Iniziò quella che sembrava una corsa campestre in un aeroporto che sembrava non finire mai, la distanza con le partenze transoceaniche è notevole a Madrid.
Il mio orgoglio maschile mi portava a tenere il passo con i due, cercando di non mostrare alcun segno di affaticamento, povero me, in verità avevo anche una sete incredibile e mi sarei voluto fermare un secondo, ma avrei perso il contatto con il gruppo di testa.
Quanto agli altri, non scorgevo che un signore arrancante a circa cento metri da noi.
Cammina, cammina, cammina saltammo a piè sospinti anche un controllo di dogana grazie alla Hostess. Leggi tutto »
- Blog di giuseppe diodati
- 1 commento
- 1469 letture
- Commenti
Pulce
Il mio è un nido tra i nidi
è lì che il pensiero riposa
il battito rallenta un poco
e sa di mattinata allegra
quando svegliarsi non pesa.
E' lì che vivo da pulce
della chioma terrestre
e tra pulci mi ignoro.
- Blog di Vanessa Solimando
- 1 commento
- 1274 letture
- Commenti