Salvatore Sblando, due mie poesie, la mia voce...
Senza metafore
Hai chiesto come stai; ho risposto, felicemente indifeso.
E non importa se dovrò attendere il minuto che occorre
per respirare questo tuo continuo venirmi incontro.
Perchè siamo testardi come il verde degli alberi
sui rettilinei della mia città e belli
come la scoperta di una canzone al primo ascolto Leggi tutto »
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Sotto i miei occhi bambini
Lirica di Vittorio Fioravanti
Cerchi affiorati
su specchi d'acque lacustri
tra voli immoti
di libellule azzurre
lungo strisce
di pietre oscure
viscide d'alghe
e salti osceni di rospi
penetro la mente accesa
nei sommersi canneti
Rivedo l'orlo ristretto
nell'aspera gola
di dossi verdi e d'arbusti
ove riecheggia quel crepitare
d'alti nitriti nell'aria
ma non c'è traccia d'odore
d'arma da fuoco
colgo pregnanti profumi
d'erbe e mirtilli
scorgo more lucenti
come insetti in agguato
e spine in tralci
a sbarrarmi il passo
A mani ferite
m'inoltro oltre il folto
fino al muro franato
del casolare distrutto
lì dove uccisero l'uomo
coi polsi giunti sul dorso
sotto i miei occhi bambini
Luglio 2009
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I Tre uomini in treno / 3
Nello scompartimento, mentre il treno sferragliava verso la città di Firenze, la conversazione s’avvivò per l’attiva presenza dell’uomo in blu, che raccontava episodi della sua vita, dei viaggi fatti, e faceva poi domande alle quali spesso lui stesso dava risposta. Parlava dell’Argentina, della carne che si consuma preparata "en varas", dei vini rossi, corposi, delle origini italiane del tango e naturalmente del calcio albiceleste, di Maradona e di suo figlio José - Giuseppe in italiano - già resosi famoso a Baires col nomignolo "El Gari".
Padre e figlio erano entrambi tifosi dell’Inter. Da anni soffrivano per quello scudetto che non voleva saperne d’appendersi alla maglietta a strisce nerazzurre. L’uomo in nero s’era lasciato allora andare, confessandosi bianconero.
- Razza padrona!
...esclamò in un momento ardente della conversazione. E l’uomo in grigio aveva sorriso, quasi compiaciuto: era la stessa opinione che aveva anche lui della Juve. Da decenni e decenni. Da sempre.
Dal calcio si passò facilmente alle barzellette su Totti, e poi a quelle più spinte e provocanti, ed infine alle donne.
Parlando di femmine, tutti e quattro convennero che quella che aveva le gambe nude sulla copertina della rivista era un demonio.
- Que clase de hembra, por dios! Leggi tutto »
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La Mia Oscurità
Giù
giù
giù
giù
giù
giù!
sempre più giù
sempre di più
nei meandri dell' oscurità
negli abissi dell'intimità
senza vergogne
senza capire
senza reagire
giù!
giù!
mandami dannatamente giù
un letto la mia tomba
le nostre urla il canto funebre
tutto intorno collassa
sempre più giù
rumori
suoni
odori
sudore
sempre più giù!
sensazioni
pressioni
esplosioni
ancora amore
sempre più giù
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nel poi
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Il profumo della gioia perduta
.
(Sulle note di La Califfa di Sarah Brightman)
Fa male l’essenza della gioia perduta
mentre la soglia varchi
impervia lei t’accompagna
sullo sdrucciolevole monte della saggezza.
Hai sbagliato profumo l’altra notte
e come se non bastasse il cuore
quando l’errore indossi sulla pena
annusi sulla pelle spoglia
ciò che non puoi più avere
e intanto in silenzio inghiotti il tuo dolore.
E’ uno stiletto arroventato
quello che fruga nella lesione
mentre l’olfatto ti conduce indietro
e la vista ti rammenta che non hai più cuore
e avviene tutto lì
davanti i fiori che t’ ha affidato il Giardiniere.
Vaga
la tua mente inferma
come un randagio a lungo incatenato
arsa implora acqua
e intanto il corpo esegue.
Colla libertà
e la voglia di saziare il tuo bel sogno
i cancelli scardina quel pensiero
suggerendo evasioni appassionate
che la ragione blocca una ad una
mentre quel profumo amato
lentamente si mescola al dovere
onde su onde
come rosso e nero
contrasta l’amata gioia fuggitiva col veleno.
tiziana mignosa
11 2009
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Sorrisi
Oggi sorrido. Oggi sorrido alla gente. Oggi sorrido al cielo. Oggi sorrido alla terra. Cammino e vedo farfalle danzare in aria. Fiori alti come case. Profumi di affetti. Ci sono quei giorni che ti senti così. Euforica. Magari questi momenti durano solo dieci minuti o forse una settimana. Ma godiamoceli. Godiamoceli. E penso, guardando il signore che passa, si, sii felice anche tu, amico. Oggi sono felice. Oggi decido di sorridere.
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Amicizia on line
Scrosci di risa, tremuli sorrisi,
stringimenti al cuore, lacrime piante
in allegria o dolore, amico mio
lontano, senza che ti vedessi mai,
m'hai regalato con le tue parole
e la speranza accesa al mappamondo
nella notte d'una bambina amata.
Perciò questa piccola signora
cicciottella e grigia, grande maestra
di malinconia, tiene in serbo per te
crepitanti scintille di stella
- Blog di everhere
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Isabel e il naufragare dei sentimenti: Apnea di Paola Tinchitella
Isabel e il naufragare dei sentimenti: Apnea di Paola Tinchitella
Avere fra le mani Apnea (Il Filo 2009), romanzo d’esordio di Paola Tinchitella, è come sentire fra le dita il calore dell’acqua. La copertina marina di Loretta Anna Pagliacci fa immergere immediatamente il lettore nell’idea del mare e nel suo concetto di molteplice infinito.
Per la Tinchitella, la metafora dell’acqua è fonte di vita: è un dono speciale, un momento di riflessione. Ma che valore avrà l’acqua nel suo romanzo? Leggi tutto »
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Dimmi almeno...
Da un verso di Alda Merini:
"Dimmi almeno che oscura meraviglia..."
...già di me ti prende...
Dimmi almeno
che ascoltar
i palpiti d'un cuore,
t'inebria e ti rapisce...
Dimmi almeno
che
l'ebbrezza del mio corpo
tacendo,
come un dolce suono
tutto ti pervade...
E, soltanto allor,
io docile m'arrendo...
- Blog di rosemary3
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