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in questo giorno

 in questo giorno di radure bianche
 nel fumo degli elfi ti vedo partire
 
il gatto sente il tuo vuoto farsi certo
e mi mostra il suo muso migliore
 
non posso fare a meno di te
ma è  lui che torna a leccare le mie parole
 
 

Di te, di me, di noi

io, te,
occhi dentro occhi
bocca dentro bocca
cuore accanto cuore
mano nella mano

tempo

io,te,
occhi dentro occhi
bocca dentro bocca
fianchi contro fianchi
cuore contro cuore
mani tra le mani

tempo

io,te
occhi dentro occhi
bocca sulla bocca
cuore dentro cuore
mano nella mano

tempo

io,te
stesso sguardo
stesso sorriso
stesso cuore
stesso passo

io,te,
noi
 

Il gatto di Schroedinger

Il gatto
è vivo e morto insieme
nella sua macchina infernale
chi lo osserva lo espone
a dover decidere da che parte stare
 
Finché non chiedi
non saprai
non c'è niente di paradossale
nel sapere di non sapere
se la realtà esiste
e al cinquanta per cento
fa male.
 
 

I pescatori di Ciosa

l’andatura ciondolante ad anche aperte
cappellini di lana grezza calzati sulle ciglia
occhi cerulei taglienti di sguardi fissi al mare
visi come pietre erose dal sale e dalla bora

la sigaretta eternamente spenta pone l’accento
sul sorriso che accompagna il saluto amico
le parole dondolando sottolineano la cadenza
del parlare altalenante come il rollio della barca

li incontro ogni mattina sul Canal Lombardo
gente schiva, dal fare ruvido come le mani
che troppe volte hanno tirato a secco reti vuote
e ogni giorno santifica il mestiere di Pietro

la lunga teoria di pescherecci attraccati al molo
lo stridio dei gabbiani eccitati dall’odore penetrante
gesti misurati dall’esperienza che il mare insegna
voci arrochite dal fumo  che si rincorrono musicali

e il dondolare cadenzato del dialetto chioggiotto
che timbra inconfondibilmente il levare del sole  

 

Immaginifico il mio tempo con te

Colonna sonora infinita
questa storia nostra... con te
che un canto di Era
lento e profondo
neppure potrebbe
trasformare mai.

Viaggi straordinari i miei
su spagnole strade
da sempre tue, anche se
oggi ormai, anche mie
Madrid, Cachares, Santiago,
Burgos, Briviesca… poi...
casa tua.

Mille volte trascorso
il mio tempo con te
tra stelle cadenti e cammino
l’immaginifico incantesimo
del mio tempo con te.

Piovono ricordi stanotte, sai
come stelle al cielo
come l’ultima volta... mio
il compleanno con te
ultimi giorni d’estate
“Dai fai presto…
Madonna come piove”.

Tiravan giù torri e
io e te come mille altre volte
a parlarne
che passa il tempo
che vola lento.
Resti sparsi e briciole...
tu che cammini davanti
ed io sottotenda.
(come sempre d'altronde)

Quelle parole dette (a volte) per dire
tu che ti scusi..
io che resto lì.
Quante volte vorrei
scrivere, ma credimi
che sono qui a rivivere
e ogni giorno rivivo... 
quel che tengo nel cuore.

Le nostre cose che mai
dimenticherò
che stanotte voglio così...
Arrivederci a migliori
cose da fare
ti penso… lo sai
e buena nochevieja 
duemilazerocinque.

Che chi se lo aspettava mai…
così sto…
tuo per sempre
che il cielo sia sempre
qui vicino… a noi
per questo immaginifico
mio tempo
che da sempre io vivo...

con te.

L'abolizione di un desiderio

 
 
Lessi quel giorno
su quel giornale dell’ieri volato
nel tiepido mattino
a Buenos Aires finiva l’inverno.
Moriva una ragazza che conoscevo appena
salutava con la mano dal campo d’atletica
e salutava, sognava Madrid
quel vestitino rosa
quella festa lontana.
 
Davanti al portone
lungo la strada d’inverno
che il golpe non avrebbe più
portato l’estate.
…Lo ricordo quel giorno
i cappellini rosa erano lanciati in aria
che lei potesse almeno
coglierli come fiori.
 
Ma quando la fermarono
la gente racconta
rimase compita a braccia conserte
guardando la borsa per terra strappata
Il prete che pregava sottolavoce
davanti al vescovo per scongiurarlo.
I rossovestiti sembravano
spettri costretti a chi li implorava. 
 
La spinsero nell’auto
e la gente sapeva
che sarebbe scomparsa come
i mill’altri scomparsi.
Qualcuno raccontando il fatto
già la chiamava desaparecita
anche se l’aveva ancora davanti.
 
Ma gli amori si cercano sempre.
E la radio di oggi parlava di lei.
che il giornale da sempre parla di lui
che parla di lei e di un diario
che parla di lei e di lui.
Avean pagato un soldo di cacio
un vecchio acquerello falso di Dalì
una luna marrone e un sogno lontano
in un fresco Natale che mai ritornò.
Poi come un bisturi, per anni,
lui parlò di lei… perché gli amori
si cercano sempre.
 

Cancro

Pover'istrionici viaggi del sangue
usura d'affetti tra gl'ultimi primi
Demon'inerti aspettan l'istante
del viaggio del sangue e della sua fine.

xxx

 

Terremoto

S'è alzato, il mondo,
e le sue pietre in rivolta
hanno oscurato ogni cosa,
punito ogni sospiro.

Questa terra era un inferno
e la sua morte inaspettata
è solo più rumorosa
di un' esistenza ignorata.

Sommersi da grida
e polvere di fuoco,
occhi impietriti
cercano l'ultimo ricordo.

E' la rivolta d'un mondo
stanco di esistere
senza che nessuno
ascolti il suo urlo.

Ora tutti lo sentiranno.
Ma forse solo per un minuto.

Attesa

Occhi chiusi nel buio
di una notte che non finisce mai
labbra serrate
in un urlo muto.
Attesa
di una voce
un raggio di sole
una carezza sulla tua pelle
sporca di fango e di sangue
un’aurora che ti bacia
e ti lecca le ferite
Attesa
di una nuova estate calda.

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