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Il fare

Muta
tra sinfonie d'inverno
il gesto in un taccuino
e me bambina
che non so fare un passo.
 
Così mi accade
un dolce non sentire:
quello che dico e penso
in fondo è uguale a me
dentro uno specchio.
 
Inusuale, splendido
e perenne.
Il fare a volte è triste
l'essere è maestoso.

Non accadrà.

non accadrà ch'io possa
amare ancora
quegli occhi d'ossidiana
distogli dai miei che non cadrò
in quel pozzo di tenebra muliebre
che sta dietro alle tue ciglia.
non sentirò rabbrividir la schiena
quando lieve vorrai accarezzarmi
fremendo baciarmi dove vuoi
e se anche spendessi tutte le mie forze
nello spampanare la tua rosa
nello stremare il libito che mi rubi
veriddio non accadrà che t'ami
che domani tu
vai già via.

Profumo

Dietro un sentore d'incenso mi perdo
e il sapore me lo sento nella gola
 taglia l'aria per approssimazione
è follia pura, essenza viva.
E' un ricamo che seduce
intreccia note d'assoluto
permette il divagare..
Intanto -forte di passione- m'avviluppa.

Tu senza me

non sei nessuno eppure
ogni giorno sei qui a far la spesa
compri cianfrusaglie
come facezie lazzi baci e abbracci
nulla che valga più d'un centesimo
eppur ti piace sperperare
gettare insensatamente
accartocciare laide voglie
insieme a fremiti di passione
con dolci note di mielato sogno
nulla che regga il confronto
d'un velato canto d'amore che si
t'arriva appena alla caviglia sottile
ma che riempie l'aria d'una melica dolce
d'etereo senso che fa di te
quello che non sei e non saresti mai
senza me.

Hermes & Magdala Ltd. 3 / 3

11 – La geisha e l’ostrogoto
Magdala - Facciamo finta che io ero una geisha.
Hermes - Allora voglio che ti inginocchi ai miei piedi.
Magdala - Ehi calma... voglio! La geisha decide lei come e quando fare la geisha.
Hermes - Facciamo finta che io ero un ostrogoto e sei diventata mia proprietà dopo una razzia.
Magdala - Il rozzo ostrogoto verrà piegato lentamente a compiacere la sua proprietà.
Hermes - .... senti! Io sono il Dominus. Tu guidami dove vuoi ma facendomi credere che l’ho deciso io.
Magdala - Bene, vedo che inizi a piegarti.
Hermes - Bene, vedo che inizio a darti la sensazione di condurre il gioco.
Magdala - Che ostrogoto cavilloso e complicato!
Hermes - Sono un ostrogoto di seconda generazione.
Magdala - Che significa?
Hermes - Prima di fare razzie ho studiato a Bisanzio, un postaccio.
 
 
12 – Il virtuale
Magdala - Sms?
Hermes - No, meglio pvt.
Magdala - Magari msn.
Hermes - E se lo facessimo a letto?
Magdala - Uffa, dai, un po’ d’immaginazione!
 
 
13 – Scacco alla regina
Magdala - Mi insegni a giocare a scacchi?
Hermes - Comincerò dallo Scacco alla Regina.
Magdala - Come? Al Re!
Hermes - Il Re è nudo.
Magdala - Ed è Matto!
 
 
14 – Femmina territoriale
Hermes - T’ è arrivato l’sms di mia figlia?
Magdala - Sì. Diceva: "Ciao sono Zoe". Che carina!
Hermes - Non ci cascare. Ha solo segnato il territorio.
Magdala - Ma va.
Hermes - M’ ha detto che devi diventare solo amica. "Niente fidanzate", ha detto.

Hermes & Magdala Ltd. 2/3

6 – La schiava
Magdala - Stasera voglio fare la Schiava. E tu sarai il mio Padrone e Signore.
Hermes - Il soldato Jane vuole fare la geisha.
Magdala - Io so trasformarmi in una Slave, io. E tu, troppa fatica a fare il Master?...O paura?
Hermes - Io sono meglio di un Master. Ho il Dottorato.
Magdala - Deficiente.
 
 
7 – Molestie
Magdala - Caffè?
Hermes - Sì.
Magdala - Me ne dai un goccio?
Hermes - Solo se ti siedi sulle mie ginocchia.
Magdala - Va bene, a patto che tu non mi molesti.
Hermes - Terrò le mani in alto e bene in vista.
Magdala - Dirai mica sul serio?
 
 
8 – Assalti amorosi
Magdala - Ti do trenta secondi per saltarmi addosso.
Hermes - E non devo dare peso a eventuali lamenti, divincolamenti?
Magdala - No. Se esiti, inizio a pensare che hai un’altra o che sto invecchiando o che ho la cellulite
o che devo cambiare il colore dei capelli o che...
Hermes - E calmati, Mag! Ti sto puntando, dammi il tempo di staccare dal suolo!
 
 
9 – Crisi termica
Hermes - Aaarghh!
Magdala - Scusa, ho le mani e i piedi freddi.
Hermes - Lo sento, accidenti! Avvertimi, prima.
Magdala - Sei tu che sei così caldo.
Hermes - Ma non è il motivo di infilarli quando e ovunque vuoi.
Magdala - Screanzato... mmmhhh... non si rifiutano questi servigi a una signora.
Hermes - Ma siamo allo zerbinaggio!
Magdala - Mmmhh... dai, orso, lasciati sfruttare.
Hermes - Alle tre di notte?

Hermes & Magdala Ltd. 1/3

1-  La parte per il tutto
Magdala - Ti voglio bene, uomo dall’ego smisurato!
Hermes - So io cosa vorrei avere di smisurato in questo momento.
Magdala - Tu non cambi mai! Ragioni solo con una parte del tuo corpo.
Hermes - Se quella parte ragionasse come la mia testa, sarei un uomo felice.
Magdala - Daresti in cambio tutta la tua cultura e la tua intelligenza solo per aumentare le
dimensioni di una parte del tuo corpo?
Hermes - Per un’ora d’amore non so cosa darei...
Magdala - Anch’io non so cosa darei!
Hermes - Venti centimetri sopra il cielo?
Magdala - Ma quanto sei esaurito!
 
2 – Floriterapia
Hermes - Cosa sono?
Magdala - Fiori di Bach.
Hermes - Preferisco quelli di Mozart.
Magdala - Taci, uomo impasticcato!
Hermes - Oshoniana!
Magdala - Neopositivista!
 
 
3 – La fattura
Hermes - Mi è arrivata una fattura.
Magdala - Una fattura? Cielo, Hermes! Hai il malocchio!
Hermes - Ci vuole una maga?
Magdala - No. Con te ci vuole l’esorcista! Bene, maschio indemoniato! Sei nelle mie mani, ora!
Ricettacolo del demonio!
Hermes - Ma quale ricettario? Chi sei, Suor Germana?
Magdala - No, sono il mago Othelma!
Hermes - E io sono il mago Louise!
 
 
4 – Paroliere o pinnacola?
Hermes - Paroliere o pinnacola?
Magdala - Ti voglio a letto entro tre minuti. Alza il culo!
Hermes - Guarda che non siamo nella tua sala cronaca.
Magdala - Sorry, alza il culo, please!
Hermes - Oh, my lady!
 
 

Dell’essere, un àugure.

 
 
E si torna dagli emuli
andando per responsi agguantati dalle stelle
scritte sui quotidiani - le stampe che appurano quei segni -
unici ad avere il coraggio di ammiccare
dalle pieghe a cappellaccio muratore.
 
Urlammo, è vero,
per aver temuto il buio senza tregue
e per non aver guardato più a fondo
dalle torri campanarie pur potendo lenti
 
:siamo ciechi quanto loro - mi dissi -
siamo evanescenti come sul ghiaccio: nessuna traccia di scivolamento,
una guglia! una guglia! una guglia, e: si potesse spigolare altrove!
 
Cadremmo se, intanto, un orgoglio da fiori
non reggesse al rintuzzo della piantagione.
 
Ma quale mai sarà il motto di fede
(o sguardo che si possa)
in quel crudo nero e da questo aversi un sicuro che c’è!
un quasi sulla soglia delle ciglia:
l’anima
 
schiusa per essere colta.

Come d'incanto

Ti colavan
carezze su guance
sorte prìa
colà
sui tuoi capegli aspersi
dal livoroso sguardo
d’un cielo
di te tanto invidioso
Sublime
ed amena
sì tu divenivi
come nuova atmosfera
Quasi fossi stagione
di là
ancora da invetare
 

O

Perché non mangiar fave
ma dove van le cicale
dopo l canto estivo
chissà se lo sann
di aver frinito
chissà se l’o
è l’infinito
o il nulla
l’o, sa
l’ho
o
 

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