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Siamo tutti latinisti 5°

A FORTIORI

la locuzione completa è "a fortiori ratione", a più forte ragione. Si dice di un ragionamento, d'una tesi sorretta da argomentazioni più numerose o più valide di un'altra, già tenuta per valida.

 

ANTE LITTERAM

Avanti lettera (i francesi dicono "avant lettre"). Una prova di stampa, alla quale non sia stata ancora apposta la didascalia con il nome dell'autore e il soggetto, è detta "ante litteram". In senso figurato sono "ante litteram" quelle correnti di pensiero, quei movimenti di opinione, ovvero quegli artisti, letterati, filosofi, scienziati che anticipano le caratteristiche proprie di movimenti storici o culturali appartenenti a epoche posteriori. Per esempio, Galileo può essere considerato un illuminista "ante litteram"

 

APERTIS VERBIS

Con parole aperte, con linguaggio chiaro e franco, senza diplomatici infingimenti

 

 

A PRIORI

Quando leggiamo che Cesare Cremonini, professore a Padova, aristotelico puro, tanto da essere chiamato "Aristoteles redivivus", rifiutò di guardare nel telescopio del collega e amico Galileo per "non" vedere i satelliti di Giove, da lui appena scoperti, diciamo che tenne un atteggiamento aprioristico. Siccome tale scoperta inficiava l'antica concezione tolemaica dell'universo, il Cremonini non volle accettarla ( ciò non toglie che il senato veneto, da cui dipendeva l'Università, gli pagasse uno stipendio doppio rispetto a quello di Galileo). " A priori" sono le opinioni, i concetti espressi in base a un principio teorico; " a posteriori"quelli che scaturiscono da un'esperienza concreta. Il ragionamento " a priori" parte da un dato concettuale generale e arriva, col metodo deduttivo, alle estreme conseguenze, come un tronco che si divide in tanti rami e rametti.Il ragionamento " a posteriori" invece prende le mosse dal dato empirico, dai singoli esperimenti, e risale, col metodo induttivo,ai principi generali. La scienza moderna, di cui Galileo è uno dei fondatori, è figlia del metodo sperimentale, induttivo, cioè "a posteriori". Letteralmente le due locuzioni significano: "a posteriori" da ciò che è dopo; " a priori" da ciò che è prima.

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