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blog di Franco Pucci

L'uomo che accarezzava le stelle

La luna spegneva le stelle come lo scaccino
spegne i ceri in chiesa al sorger del mattino
triste e assonnata riavvolgeva il suo manto
ritornava al sonno dopo la notte d’incanto.
 
Sotto il manto scoprì un uomo addormentato

Eclissi di luna

È ancora notte e sto cercando la luna nascosta
ho una fetta di mare per il suo argenteo sorriso,
mentre un gatto innamora del suo pianto la calle
e le luci tremule dei lampioni danzano nel canale.
 
Se aspetto al poggiolo che passi la malinconia

Il bruco verde (remix)

Il bruco verde a macchie bianche e blu 
procede inarcandosi quasi fisarmonica 
che accompagna i suoi millimetrici passi 
con il frenetico vibrare delle sue antenne. 
 
Dimentico della breve vita che lo attende  

Il bruco verde

Il bruco verde smeraldo a macchie bianche e blu 
procede danzando, inarcandosi quasi fisarmonica 
che accompagna e intona i suoi millimetrici passi 
con il frenetico vibrare delle sue piccole antenne. 
 
Dimentico della breve vita che lo attende al guado 

Un attimo prima del nulla

Quando i miei occhi avranno ancora fame di luce
allora il buio avrà la nauseante sofficità del nulla
non ci sarà il ricordo del tempo a scandire l’odio
non ci sarà il battito aritmico della tua emozione
non si udrà il canto univoco dei cuori innamorati.

Di quella metà sono figlio

Metà vecchio e metà bambino 
porto a spasso la mia incoscienza
quasi fosse il mio clone, la mia ombra
sorriso ipocrita di malcelato orgoglio.
 
Metà angelo e metà assassino
cerco un paradiso di cartapesta  

Amore a pezzi (dedicata all'amico Pino)

ci incrociammo in ascensore
gli sorrisi attraverso lo specchio
lei arrossendo di falso pudore
ammiccò strizzandomi l’occhio
 
non credevo a siffatta fortuna
e studiando la mossa pian piano
carezzavo tra le cosce la duna

Mamma Matrioska racconta...

Il vento che un tempo veniva dall’Est
raccontava di Generale Inverno che
soffiava incanti tra un fiocco e l’altro
regalando sogni di cristallo alle genti.
 
Quanto ardore, quanto niveo stupore 
imbiancava l’amore non conosciuto,

Vita diabetica (tra il serio e il faceto)

Ho sputato la vita come una caramella succhiata a metà
ha rimbalzato sull’acciottolato degli anni senza rompersi,
ora è là, incastrata tra un tombino ed una crepa d’asfalto
insudiciato simulacro di menzogneri piaceri e falsi sapori.
 

La zimarra

Stasera la neve soffoca  e imbianca la zimarra degli anni
e benché l’ingordigia del rosso abbia fagocitato l’azzurro
il tepore del primo vagito dell’estate tarda ad annunciarsi
e il liquido scorrere dei pensieri vaga sospinto dal mare.
 

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