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blog di Franco Pucci

Atelier

atelier
Ho vestito il tuo sorriso per così lungo tempo
e i pochi strappi -subito ricuciti- che sarto l’amore!
 

Niente di più

Il pensatore.A Rodin imm. elaborata
Non ho più niente da dire, da dare
su questo foglio avvizzito, stanotte.
Sabbia tra le lenzuola la tua ombra

Carta vetrata

acquerello da web
L’ultima volta
che incrociai l’azzurro
fu un lampo obliquo
dei tuoi occhi nei miei.
 

Sorrisi spenti

pierrot triste
Sorrisi spenti
sul limitare del ricordo.
 
Ultimi sussulti
di un cuore precario
che ulula alla luna

Ad occhi aperti

occhi aperti
Sogni, aquiloni di carta stagnola
avvolgono desideri insoddisfatti
quasi promesse di celere ritorno
bugie colorate -fili- li sostengono

E venne il tempo, il vento

soffia il vento
E venne il tempo.
Il vento straniero spirò oltre il monte,
i passi sulla rena ebbero nostalgia del mare

Tardo

pittore
Tardo, per colpa di un oro antico
-ho riempito la clessidra di fumo-
odio il tinnare dei minuti sui vetri

Ieri mi sono scordato di morire

Ieri mi sono scordato di morire
o ero già morto e non lo sapevo?
 
“Vedi amore mio com’è difficile

Ascoltando il respiro del mare -stanotte-

Vorrei mangiarti domattina a colazione,
tra un bombolone e lo zucchero di canna oh sì
per dimenticare una notte anemica e apatica,

La Grande Utopia

immagine da web
Quella ammantata di rosso furore
l’ho incontrata giovane amante.
Quella sbiadita d’orgoglio e colore

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