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Scritto da © Franco Pucci - Mar, 14/06/2011 - 20:40
Il bruco verde smeraldo a macchie bianche e blu
procede danzando, inarcandosi quasi fisarmonica
che accompagna e intona i suoi millimetrici passi
con il frenetico vibrare delle sue piccole antenne.
Dimentico della breve vita che lo attende al guado
spende il suo tempo in una folle rincorsa affamata
ignaro del mistero che nasconde il suo corpo goffo
apparecchia il suo destino con un lauto banchetto.
La clessidra celata nella corolla del bocca di leone
scandisce il tempo e il tramonto lo trova dormiente
nulla rimane dei suoi meravigliosi colori ora appeso
nero sarcofago attende l’ineluttabile, incredibile fato.
Una stagione diversa, vestito di splendidi ali colorate
stupirà gli occhi della natura e il sorriso del suo volo,
seppure segnato di breve vita, dipingerà l’acquerello
del paesaggio con tinte leggere e delicate pennellate.
…e noi…
Abbiamo attraversato il nostro tempo, bruchi affamati
divorato anni e stagioni, mistificandone il trascorrere,
rubato a volte le ali iridescenti, ora contando i granelli
attendiamo il trascorrere della sabbia nella clessidra.
…ma nuove, fantasmagoriche, ali ci attendono…
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