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blog di Franca Figliolini

un ragionamento per assurdo

così come oggi, ipotizzare un tempo
senza istanti, liscio,
un'impossibilità matematica, un ragionamento
per assurdo
dalle conseguenze imprevedibili:
il mondo potrebbe collassare su stesso
oppure esplodere
o ancora invece forse potremmo camminare
noi due

Mare aperto (riproposta)

così come i tuoi occhi vedo
il mareaperto
                      che mi circonda accoglie
                    e poi respinge 
a volte a tratti a onde
 

ti aspetto

ti aspetto. ho mani che si riempiono d'attesa
colme a coppa, mani d'acqua
limpida e fredda.
ti aspetto. ho occhi come corde tese
da un cielo all'altro, vibrisse
improvvide.
ti aspetto. basterà il silenzio
a dirmi che ci sei.

impronte digitali

figurati la mia sensazione  in questa cappa fetida, malmostosa
di tarda estate malata che non lascia
spazio all'aria.
                         la ricerca della limpidezza
soffre ritardi vergognosi, come ci fosse

ora chi dirà ai tuoi occhi

ora chi dirà ai tuoi occhi
che non c'è più sguardo dove appendere
l'anima.
che sei sola, e spersa,
in un mondo cieco agli affetti
delle braccia.
 
il tuo sorriso, il tuo sorriso
come un'eco

Franca24

 
L'ho guardata da lontano per giorni. O forse meglio mi sono guardata da lontano? Non ho ancora risolto i problemi grammaticali e sintattici che nascono dai viaggi nel tempo. Non ho avuto, come dire?, tempo.
Comunque sia, ho guardato la me stessa di trenta anni fa da lontano. Non era come mi ricordavo. Il sorriso, i capelli neri: quelli sono più o meno gli stessi. Ma è più goffa, più impacciata di come mi racconto ora. Meno decisa. Anzi, direi che ha paura. Di scegliere, di non scegliere. Di vivere.

La felicità è una malattia contagiosa

Seduti al bar del centro, come se fossero due turisti qualsiasi, tra le migliaia che affollano la passeggiata. Turisti di sé stessi forse.
Il paesaggio dei suoi occhi che cambia a seconda della luce e le risate a cuore pieno, a gola esposta. Sottaciuto e pudico l'amore, che però sfugge dagli sguardi.

∞ - il concetto d'infinito

il concetto d'infinito
ammette molte letture. quella che preferisco è:
un punto raggiungibile
fra molto, molto tempo.
come se ce ne fosse abbastanza
nella clessidra del mondo
perché tutto si verifichi e compaia
là dove immaginiamo la realtà
 

ah, that poor thing/ah, quella misera cosa

now i want to introduce you to the
**unrecognized poet**
that poor thing that we will call UP
and for whom we will use "it"
its gender being unimportant
as well as its age
 
UP is overwhelmed

Sinfonia

*

non lasciarmi in questo vuoto di parole

che chiamano «silenzio»:

 

*

io

sono nata da uno squarcio nell'intimità della carne

dall'urlo della madre

la spinta potente dei fianchi

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