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dedica a Alda Merini

Si arrotola il cielo
fra nubi di sogni.

Il tuo passo è danza
sospiro e magia.

Natura s’inchina
al dolce desio.

Sei aurora e primavera
Anima e Idea.

 

Orofiorentino

1989, Muri antichi

Un ricordo
il sibilo del vento
sotto il muro di Berlino.

La sua ombra lunga
verso sera
oscurava la terra
come un manto gelido.

Ma scorrono ancora
nell'umanità
antichi muri,
vivi più che mai
come l'odio che li compone.

Così,
se sembra a volte infranta
ogni speranza
e le preghiere rimbalzano
nella coscienza del male
che divide...

ognuno
gonfi il suo petto
della gioia di Dio
e soffi sul suo muro antico
ridendo della sua rovina.

Fabio Cogolato

 

La ladra di bigodini

La natura gioca a belle statuine con gli alberi disseminati lungo il viale, contorcendo i rami e poi strisciando via dalle sterili dune.
Le balde speranze planate e poi bruciate.
Analizzo il mio spinoso scontento cercando di stabilire se questo è il debutto di qualcosa o il suo confine.
 
Un cespo di ricordi antidiluviani mi sfila accanto verso l’infinito.
Rotola in qualche meandro nascosto del mio cervello, sotto calore.
Mi rimorchio dietro queste vischiose ragnatele impaniate nei bigodini vivaci, senza scrutare i recessi evolutivi che le ricamano.
Nella luce della lampada a collo d’oca concludo che la storia, stasera, deve finire.
Senza seme; quella minuscola frazione di te medesimo risucchiato nel turbine del mio sifone.
Diluito in un circuito nuovo, ma ancora forte abbastanza da negare la propria sorgente.
 
Giornata maniaca.
Un colpo d’ala e una ventola di progetti e di pensieri.
 
Ho dieci minuti di tempo per prepararmi.
Devo fare in fretta la piega e domare i lunghi capelli.
Mi guardo riflessa nella sfera di vetro: ciocche vermiglie da tutte le parti.
Il viso è nascosto; nemmeno uno spazio per qualche planata.
 
Specchio delle mie Brame, raccontami di una piumosa canaglia a posa d’albero, su di un’ara d’antistatico linoleum!

se il fisso è a forma di croce il mobile come dovrà essere?

komposition, 19 mai 1969 - max ackermann

c’erano dunque queste due figure sulla parete dietro la schiena del vecchio rincoglionito professore di filosofia la foto del presidente della repubblica più in basso ed il cristo in croce che lo sovrastava di autorità erano loro due i testimoni oculari delle nostre follie studentesche al di sopra di loro due però c’era un altro affare che implicava perfino un potere più forte era una scatoletta grigia con un filo piatto che ne usciva e seguendo tutta la parete si perdeva in un buco sopra la porta era l’altoparlante da cui una o due volte l’anno usciva la voce della nostra odiata e temutissima preside l’avevamo soprannominata pesciasecca per la sua capacità sicuramente studiata e perfezionata da anni di dirigenza scolastica la sua capacità appunto di non apparire donna ma anzi soltanto vecchia megera malvagità da kapò tecnica da psicopatica una malata mentale che gestiva noi studenti con la frusta e tutta la cattiveria necessaria dunque bisogna allora dire che in fatto di autorità avevamo come dire in prima considerazione la più stronza in assoluto e poi il vecchio amato cristo

Il silenzio dei giorni vuoti...

Da un incipit di Alda Merini:
"Il veleggiare del tuo caldo pensiero
sopra la mia parola..."

...attenua lo scandir
del tempo inutile:
attorno il silenzio
dei giorni vuoti
dissolti nell'oblio del nulla...
Nell'immensità
dell'inquieto universo,
raccoglie
il sapore di sconfitta
e abbevera,
con calde lacrime,
il riarso suolo...                                                   

Non è quello in gioco

Non sono in gioco le religioni o, perlomeno, per ora non è questo il gioco.
In gioco sono le conoscenze scientifiche di cui attualmente disponiamo.
“ Le religioni” conosciute dell’umanità, dice la Storia, alcune sono già morte. Altre, se non tutte, potrebbero seguire la stessa sorte sia per pressioni interne che per pressioni esterne.
Ciò in quanto le religioni, intese nella loro accezione mnemonica, proprio in forza del fatto di fare riferimento e fondamento su fatti, personaggi, luoghi e deità, o dio unico le monoteiste, storicistici e scientisti del tempo in cui sono venute alla luce, risultano per ciò stesso contingenti e si dimostrano sempre più inadatte a reggere il vaglio del tempo, e del progredire delle scienze.
E’ invece in gioco la religiosità nell’uomo e dell’uomo: questo senti-mento/esperimento del finito e, per tanto, la quasi generalizzata non accettazione di tale finitezza da parte del medesimo.
Ci si potrebbe chiedere, quindi, quando ha avuto inizio tale senti-mento.
Le tre religioni monoteiste hanno anticipato tale domanda mettendo il campo la Creazione.. L’uomo, creato egli stesso dal Creatore come dominus del mondo circostante, come potrà mai abiurarlo senza commettere il peccato più grave, quello del disconoscimento del padre da parte del figlio prediletto?
“ Io sono il tuo Dio, non avrai altro Dio all’infuori di me”.
Come diretta derivazione deve conseguire, ne consegue, da parte di colui che è stato creato, la Fede, l'obbedienza.

Ad Alda

 

Di voce in voce, di poesia in poesia
Paion densi i tuoi sguardi di donna.
La tua musa è stata la follia
E non la semplice scia di un’onda.
  
Cercasti risposte nell’altra verità,
Proprio tu che nascesti a primavera,
Ma trovasti solo sangue e oscenità
E il nero di una natura non vera.
 
Di una piuma d’oca facesti spada
E di verso in verso sfociò il tuo senno
Come fiore in una terra rada.
 
Immacolata ogni rima nel disegno
Di una vita alla vita dedicata
Che per sempre lascerà un segno.

Il Graal è un Cratere Lunare Senza Memoria

 

Il Graal è un Cratere Lunare Senza Memoria
 
(Intoccabile Olimpo)
 
Nel crepitio d'aurore boreali,
fra le labbra rosse d'inferno,
succhio i talenti del cielo,
dove rimano elettriche rune
tatuaggi di folgore al petto
e incanti perversi, rubati
a segreti giardini d'oriente,
annebbiati da polveri d'oro.
 
(scaglia folgori)
 
Alla frusta dei fiori, il cimento
avvita le ali raccolte al tuo seno,
in folle caduta da paradisi incarnati
al sole squarciato di voglie,
a mimare un lembo d'eterno,
nello strascico d'ore morenti
su comete di gemiti e sospiri.
 
(ai lupi incollati)
 
Svegliarsi d'azzurro,
in mano le stelle,
l'ombra che fugge.
 
(alla notte estrema)

 

 

Le sembianze del silenzio

 

Ha sembianze d’ombra
questo mio silenzio
s’intravede e sfugge
se mi ci siedo accanto

Ha somiglianze effimere
come figure in muri
timido e mai domina
rumori temerari

Ha sembianze d’ombra
furtivo mio silenzio
e lungi da ogni voce
lo uccide la mia mente

Ha somiglianze opache
e vago è il mio silenzio
risorge eppur morendo
attenderò in silenzio

I simboli.

 

Dirò la mia, nel senso che è modesta opinione, sulla enunciazione della Corte Europea, riguardo alla rimozione di un simbolo religioso dai luoghi e dagli uffici pubblici accessibili, con pari diritti, a tutti i cittadini, indifferentemente dalla specifica religione che professano. In punta di diritto, mi pare ineccepibile, in quanto l'Europa Continente si avvia a diventare uno Stato multietnico, multirazziale multireligioso, motivo per cui o si accettano tutti i simboli, tribali compresi, o li si relegano, tutti, nel privato , in forza di legge. Le innegabili influenze che la specifica religione retrostante quel simbolo ha avuto nella cultura occidentale, è testimoniata dalla storia, è acquisibile culturalmente, è inequivocabile. Credo che l'eccezione sarebbe possibile quando uno Stato membro potesse deliberare l'accoglienza dello straniero ai soli fini lavorativi, turistici ed economici, precludendogli la possibilità della residenza a tempo indeterminato, la cittadinanza ed i peculiari diritti civili inerenti la status di cittadino nazionale . Ma questo non lo possono pretendere neppure i più razzisti o fondamentalisti. La globalizzazione è gallina dalle uova d'oro, per tutti.

 

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