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Così è il mio amore

Come un ramo
trasportato da un torrente
vago senza meta
cercando un po d'amore.
E come quel ramo
sbattuto dalla corrente
così è il mio amore
lanciato contro gli scogli
dell’incomprensione.
Lungo sarà il mio vagare
e sarà duro resistere alla corrente
ma so che lei un giorno
mi porterà in mare aperto
dove potrò finalmente riposare.

Franco

Scogli del paradiso

di Odo Tinteri

Brandelli Di Tristezza

Brandelli di tristezza
sparpagliati nel mio cuore,
frammenti di dolore
conficcati nell'animo,

impotente assisto
allo scorrere crudele
delle ore indifferenti.

Da un giorno esco
e in un nuovo entro,
a testa china per la strada

per non vedere e non sentire
il cupo incessante dolore
che mi percuote senza sosta.

      loripanni

Luci

Ci luccicavano gli occhi
non so se di pianto o di riso
quella volta
e tante altre, e ancora
di forza e debolezza
di incanto nel futuro
lo stupore di vita,
i lampi d’esistenza.
Com’era dolce la pioggia,
gocce di musica sul viso.
Ci luccicavano gli occhi
scavandoci il cuore,
quegli occhi.
Mai finito
mai voluto
mai dimenticato.
 

Dalle nebbie

Dalle nebbie d'un tempo inclemente
viene luminosa la rosa a cantare
le dolci stagioni del cuore
i ciclici ritorni del bell'innamorare
ed è questo a confortare alla fine
l'amica che aiuta a passare il confine.

Alla fiera

Alla fiera comprai
noccioline croccanti
da sgranocchiare in fretta
all'angolo di strada.
Alla fiera, per una manciata
di spiccioli ho venduto
illusioni e sogni.
Odio le fiere.

Numero 8 anno 1

nuovo numero stampabile

pag1 - pag2

n° 8 anno 1 a cura di Emy, Manuela e redazione

Tommaso giovin di bottega al maestro Buonarroti

 
Mani come le tue Maestro sono doni
e sono propagini di dio dal corpo al corpo
e similmente egli ti fece a sè
Le ho viste scolpire rocce resuscitando marmi augusti
come pure dovrebbe accorgersi degli oli
o degli intonaci che vivificano
al solo tocco.
 
Parrebbero cielo
le tue volte sopra gli occhi se venisse in terra
che dal suo punto non s’avvede
e direi che ogni sguardo
incolla un mito
un creato risorto o una futura angoscia.
 
Ma quando a braccia chiuse
il tuo desiderio s’avverte
e i miei lati giacciono infranti in un castello atteso
chiedo ai miei santi e alle mie domeniche
che sia il genio

o le ultime mani a morirmi in seno.

E a noi

 
Mi chiesi tante volte
a cosa sarebbe servita
se potessi io
un altro
scoprire interamente i nervi
a questa puttana di classe
prona, un aratro
se potessimo noi risalire
ma ella cantava
una sirena
e a noi
a noi ci tuffavano
 
Nudo femminile in posizione prona Serigraph

Auguste Rodin

Mercato mediterraneo

                          
           
            Passeggio in un tumulto variopinto: costumi, pareo prendisole
              sandali dalle mille fogge.
              La folla tarantolata e multietnica dei turisti si contende gli
              spazi ombrosi sotto i giganteschi ombrelloni per meglio osservare.
              Ma là sono attratta: i contadini del paese sciorinano il loro
              fazzoletto di doni preziosi che questa terra produce:  
              mazzetti di origano vellutato dall'aroma persistente,
              trecce di peperoncini di un rosso-fuoco scintillante,
              canestri di melanzane di un viola incredibile,         
              limoni gonfi di succo che riflettono la luce del sole

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