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Scritto da © matris - Mar, 24/07/2012 - 23:02
Chiromazziati
Astro-comici persi, dirottano.
ad ovest, i pensieri
schegge
contingenti: momenti, sfere, cristallo
poi ri-unirsi a coro
danno le spine,
sicurezza cercano
soli i frutti
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Scritto da © matris - Lun, 23/07/2012 - 23:34
4- Canto della notte
E tutto in torno il buio che non sa di essere buio
il principe nero della notte che inquieto armeggia la furia del cavallo,
nell’accidia di un nuovo vivere domani
uguali emozioni permeate di calvari che s’aprono ai scivolati smunti visi
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Scritto da © matris - Lun, 23/07/2012 - 20:02
3- Arriva la notte
Vita è la notte che addormenta i sogni
respiriamola
continua il suo corso
nel friabile ricordo
scorto al fremito
sgretolato in un battito d’ali
nella terra
l’oscurità dei verdi bambù traspare
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Scritto da © matris - Dom, 22/07/2012 - 18:50
Distanze prossemiche
Rese assorte
le spalle salivano verso l’alto
al tepore del cammino
il corpo è salvo alle radici
il frutto che appassiva lento sul tavolo dimenticato,
senza scomporsi del terso animare sinuoso
di salici che giocavano con il vento alle fronde.
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Scritto da © matris - Sab, 21/07/2012 - 18:43
Vèstiti di foglie
E langui al fresco dell'estate
frisone il sonno scalpita lento
giace tra i lecci boschivi.
M'inebriai del placato battito
o cuore che mai smetti di farmi tuo
l'urgenza delle mani
a fianco dei desideri
e i brividi di gocce gelate
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Scritto da © matris - Mar, 10/07/2012 - 20:33
Alimento d'amore
S'apre a porta l'affannoso sole
a volte le mire si fregiano di essere
sorde realtà
sembra tutto reale
il diafano scorrere via lento
fa sembrare naturale la plastica dei fiori
sbocciati al mondo per immane tragedia
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Scritto da © matris - Lun, 09/07/2012 - 20:55
Attese
I cadaveri mutuano sorrisi
al gelido girone
fermi tacciono sulla vita
il passato.
Distici mutan
suoni d'elegie
ridondavano tra le casse
al fruscio sopito
dei necrofori.
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Scritto da © matris - Ven, 06/07/2012 - 00:34
Folletto dei boschi
Intrecciavi i capelli arruffati
prima di correre per erti sentieri.
Salgono alla collina, li conoscevi tutti
li rispettavi.
Ogni anfratto calcava i tuoi passi,
e la sera antichi mestieri rivivevano la libertà di resistere.
Lungo i viali, fregi scorticati ornano le tenere cortecce.
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Scritto da © matris - Mar, 03/07/2012 - 10:12
Summer song
Frangono lividi in cuore
aorte svenano il gioco
dissanguano aride vene
spara scabra musica infernale
nel fruscio di palma e sole
le melodie crepitano come carte
spara alle regole del giorno,
le ore entrano e parlano di te
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