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blog di matris

Siamo alla frutta

Fragole senza semi, arance senza succo,
rugiada tra i fornelli dipinti di nuovo
ed il mio mangiare sazia le menti dei profeti.
S'alza dal tavolo e viene alla tua bocca,
assaggiami ora, se lo sai sono un frutto
di palma e di cocco di mamma, e lo assaggiasti,
duro e bianco era il mango, e lasciasti l'albicocca a me.

Attendendoti

Le scalinate inanimate nel mattino
cedono il passaggio al vento impetuoso,
cemento sfogliato, polveroso, 
negli anni grati al futuro di essere passati.
Saranno di certo le nubi fugaci
a strisciare d'argento l'azzurro cielo...

Fuga d'amore

Il nostro amore è sotto gli occhi di tutti
guardando a destra, a sinistra,
lasciamo i segni di passi incerti.
Correvi trafitta dall’aquilone
il cielo imbarcava le rovinose speranze
sballottati in un mare tempestoso
senza biglietto per l’inferno.

Lumiere de loin

Lontano sfrecciano fredde luci
negli attimi consumati i treni caldi
invitano felini ammaestrati,
pensieri travolti
in barlumi incandescenti
di città, case, porti
strizzati tra correnti fili essudati cotonosi
d'anaglifiche retine di speranza

2 - Amore a Verona

La torre s’erge sui bassi tetti,
Adige forza maestosa si mostra
tra curve millenarie, disegnando
gialle arcate nei ponti riflessi blu.
 
Stanca, matrona, statuaria città
grata ai veronesi operosi e vivi
tra vizio vino e scaltre realtà ambivi

Pasticceria Mannino e Silvia

Secche irte punture
Mannino conficcava tra paste e caffè,
nelle gole affamate, l’arsura!
Belli quegli strazi nell’aria della sera
assemblati a fondi di magazzino
e cialde sclerotiche di passaggio,
nei tumulti disadorni di mente
resti di noi

Pennichella al sole

Ci siamo fatti le ossa
fregando agli amori un po di sole
tra la sabbia le parole s'odono piano
fresati piccoli granelli punteggiano gli occhi
e sgrani piano piangendo d'allegria,
il mare come una coperta d'acqua
assalivi le onde coi pensieri
salato, ti lasciava la bocca
socchiusa a cerchio

Compiti in classe

Il Mahatma primeggiava parlando di pace.
Le teste sonnacchiose immolate ai sbadigli
nei presbiteri dove freMenti discepoli
frammentano Latinorum impastando
azzimi pani e sottili particole in
albume e Turgidum di Triticum,
si primeggia tra offertori e cantici

Il tuo profumo

Vorrei avere il passato vincolato ad ali
con cui volare alla ricerca di un lido
una spiaggia su cui innestare la vita.
Non sono celato, non sono solo
alimento i polmoni di sole ogni mattina
sciolgo nel sangue calici d'amore
di rosso incanto che le tue vermiglie rose

Effetti collaterali

Il vento cala i suoi assi
vento di tempesta,
vivo per affanno
su una ruota che gira
e scarta i peggiori
il tempo fissa immobile
pensieri che non partono
dimorano nella sete di giustizia.
Ladri di calamità

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