Scritto da © matris - Sab, 21/07/2012 - 18:43
E langui al fresco dell'estate
frisone il sonno scalpita lento
giace tra i lecci boschivi.
M'inebriai del placato battito
o cuore che mai smetti di farmi tuo
l'urgenza delle mani
a fianco dei desideri
e i brividi di gocce gelate
tra i capelli profumati,
i ciclamini spargono fragranze
nel mattino da intingere nei colori dell'aurora.
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