Scritto da © matris - Sab, 02/06/2012 - 08:06
Fragole senza semi, arance senza succo,
rugiada tra i fornelli dipinti di nuovo
ed il mio mangiare sazia le menti dei profeti.
S'alza dal tavolo e viene alla tua bocca,
assaggiami ora, se lo sai sono un frutto
di palma e di cocco di mamma, e lo assaggiasti,
duro e bianco era il mango, e lasciasti l'albicocca a me.
Che succhiate di susine, al cuoco piacquero assai,
si frantumarono noccioline e mandorle amare,
tra le sbarbine il succo del viscoso latte piacque.
Ed era la seconda passata, la prima già svuotata
s'era allunata al centro delle isole bermuda,
rugiada tra i fornelli dipinti di nuovo
ed il mio mangiare sazia le menti dei profeti.
S'alza dal tavolo e viene alla tua bocca,
assaggiami ora, se lo sai sono un frutto
di palma e di cocco di mamma, e lo assaggiasti,
duro e bianco era il mango, e lasciasti l'albicocca a me.
Che succhiate di susine, al cuoco piacquero assai,
si frantumarono noccioline e mandorle amare,
tra le sbarbine il succo del viscoso latte piacque.
Ed era la seconda passata, la prima già svuotata
s'era allunata al centro delle isole bermuda,
esagerata.
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