blog di baccaodorosa

non era in conto
di averti così
sui gradini del tempio di ghiaccio
aggrapandomi al mio destino
stretta al tuo petto persa nel tuo respiro
 

non era in conto
di averti in me per sempre
eppure in quello stesso istanti capii
che cio' che lasciavamo di noi

nelle notti di luna piena
con i lupi affamati così vicini da sentirne il respiro
un crampo all'anima immobilizza il nostro destino
lì dove le parole non hanno piu senso
e le labbra tremano al freddo
un ricordo guizza come scongelato in questo inferno
un piccolo angolo quieto dove tutto ha ragione di esistere

le tue parole sono armi taglienti
lame troppo affilate pronte a scalfirmi per sempre
fin troppo agghindate da poche di buono
un po' scosciate
col rossetto troppo perfetto
calze a rete
tacchi dodici
troppo dannate anche all'inferno
si aprono svelandosi lentamente
troppe anche per me

stasera occupati di me

del mio petto aperto in due dal dolore

cura i miei squarci soffiandoci amore

lecca le mie lacrime una ad una

e vivi

vivi con me seguendo passi veri

scalzi sui prati freschi di rugiada

nudo di tutte le maschere che indossi

 

 

 

 

 

 

 

 

giorno d'orgoglio
di ferite da leccare
fino a che brucino meno
giorno di silenzi da disegnare sfacciati
di ordini imposti a dovere
di danze da fare da soli
di solitudine

 

 

 

 

 

 

 

 

 

avrò rughe sul viso
e nell'anima
le mie mani saranno piu' bianche
e le vene si conteranno
sarò di sicuro piu' saggia di oggi