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blog di baccaodorosa

il sapore delle lacrime

riuscissi a descriverti il sapore delle lacrime di oggi
facendotene assaporare le sfumature del suo gusto
come nel vino della migliore annata

un luccichio in mezzo al cielo

ho lacrime taglienti
in questa notte che stenta ad accogliermi
baci da farsi male per quanto mordono
e sangue che scorre vorticoso
pieno di guizzi e zampilli vivaci
in questo torbido corpo
che sembra non appartenermi più
 
il mio mondo dov'è ora?

Stanotte ti ho scritto una canzone

stanotte ti ho scritto una canzone
era quasi sussurrata tanto era dolce
eppure urlava sai
tutta la mia maledizione
quella dei legami che sfiniscono i pensieri
che ti assalgono nelle serate tristi di fine estate
quando gli ombrelloni si chiudono

Cartolina "estate 2012" ...

in questa confusione di sensi
baci troppo audaci
mani che si cercano
vuoti che si colmano
e danze di farfalle ubriache
soffi di mezzanotte
sussurrati in pieno orecchio
e brezza che smuove le tende di lino

Saltellando tra un desiderio e un sogno

chissà se poi l'erba ha sempre il suo profumo
se la tua mano cerca ancora la mia
se ti commuovi ancora ascoltando il fruscio degli alberi
se sai ancora contare le stelle dondolandoti
tra un pensiero a grappoli di nostalgia
e un desiderio in fiamme da farsi portare via

Non muoverti ... respirami

Non muoverti …
Respirami piano
Lasciami entrare lentamente nei polmoni
Nell’aria c’e’ profumo di gelsomino e rucola
Il dolce odore acre di terra innaffiata dalle nuvole
E dondolano le cicale assonnate da una notte insonne a cantare per noi

Ti lascio la nostra alba

L'alba ora è chiusa stretta nel tuo pugno
lo sento ...
non stritolarla ti prego
tienila stretta si
ma soffiandoci su ...
come sussurrandole all'orecchio i tuoi nuovi segreti
ricordale di noi pizzicandole i sensi
raccontandole i nostri sogni sottovoce
e abbine cura quando sarà troppo oscurata

notte di desideri stonati

le dita intrecciate ai fili d'argento del tuo nome
e sanguino l'assenza delle tue parole
dei tuoi sogni
dei tuoi incubi
di tutto l'universo che sapevi darmi
eppure tremo
in questa serata troppo lontana e troppo bollente
fremono i giunchi sulla schiena ricordando i colpi di ieri

"Dedicata"

ossa di pipistrello
ghiotto di zanzare e sangue
e sfido a duello questo male
uccidendolo a coltellate
potessi prenderti la mano e darti sollievo
accarezzarti i capelli e respirare il tuo dolore
anima tremante di incertezze da sfogliare
senza tregua tra i nidi di rondine sul tetto
meno intrecciati dei tuoi pensieri

ragazze di ieri dai capelli oro e nocciola

la luna piange per te stanotte
e le sue lacrime si confondono con le mie e le tue
come temporali estivi in un cielo troppo afoso anche per noi
mentre spade ci trafiggono i corpi troppo stanchi
per un altro giorno di incertezze da ingoiare insieme ai veleni di questi tempi
senza più stelle da contare aspettando l'alba

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