Scritto da © Manuela Verbasi - Lun, 17/01/2011 - 20:24
San Francesco d'Assisi, uno degli artisti più interessanti di quel periodo, nasce nel 1182 e muore nel 1226. Figlio del mercante Pietro Bernadone. San Francesco ebbe una discreta formazione letteraria, conosceva sia il latino che il francese e la sua letteratura. Per un tratto della sua vita si dedicò all'arte del commercio. Nel 1202 - 03 prese parte alla guerra tra Perugia e Assisi. Nel 1204, durante una malattia, cominciò ad insinuarsi nel suo animo il germe del cambiamento, lasciò ogni bene materiale e iniziò a predicare il Vangelo insieme ad alcuni suoi seguaci. Nel 1210 fondò l'ordine dei francescani elaborando in latino la Regula prima e secunda. Tali testi, insieme ai postumi Testamentum e Admonitiones, costituiscono la sua produzione ufficiale in lingua ciceroniana. L'opera di lui più sgnificativa resta senza dubbio il Cantico di Frate Sole o Cantico delle creature, ove, in una prosa ritmica in volgare umbro, rivela tutta la sensibilità francescana. Quest'opera è un vero inno alla creazione, in essa Francesco riprese spunti biblici e liturgici per rielaborarli attraverso la propria spiritualità. Il testo rivela, inoltre, una concezione naturalistica positiva, che è in grado d'intereagire con l'uomo come stimolo nel cammino verso la salvezza. Anche la scelta del lessico, semplice e con costruzione strutturale lineare, rivela il favore dell'autore per immagini di forte contenuto cromatico, capaci di parlare all'immaginazione delle persone comuni. E per avvalorare ciò che si è espresso fino ad ora, si riportano qui le parole di due insigni studiosi della nostra letteratura. Il Petronio e il Sapegno, Il primo afferma: "La prima grande figura che incontriamo proprio sulla soglia della nostra letteratura del duecento è quella di San Francesco d'Assisi". Il secondo, invece, dichiara riferendosi al cantico: "il tipo di prosa ritmica e ritmata, che nella divisione irregolare dei versetti sembra rieccheggiare le forme della liturgia, non trova corrispondenza nella letteratura italiana contemporanea" Ora si trascrivono qui alcuni versi del Cantico delle creature:
"Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,
petialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi' Signore, per sor Aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
parafrasi:
"Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono la lode, la gloria, l'onore ed ogni benedizione. A te solo Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di menzionarti. Lodato sii mio Signore, insieme a tutte le creature specialmente il fratello sole, il quale è la luce del giorno,e tu tramite esso ci illumini. Ed esso è bello e raggiante con un grande splendore: simboleggia Altissimo la tua importanza. Lodato sii o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai formate, chiare preziose e belle. Lodato sii, mio Signore, per fratello vento,e per l'aria e per il cielo; quello nuvoloso e quello sereno, ogni tempo tramite il quale alle creature dai sostentamento. Lodato sii mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile,preziosa e pura. Lodato sii mio Signore, per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte. E' bello, giocondo, robusto e forte.
Francesco Anelli
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