La storia di Gabrielle Chanel, “Cocò” per il mondo, la evidenzia come uno dei personaggi chiave della ripresa economica degli Anni Trenta, e si compendia, si trasfonde, si dissolve in quell’aura artistica di alto stile e di gusto nobile, stilizzato, signorile che caratterizza proprio quegli anni. Non possiamo fare a meno di dimenticare che Coco Chanel e Tamara Gorska, in arte De Lempicka, erano molto amiche!
L’aspetto imprenditoriale risulta essere l’evoluzione di una personalità contrastante dove la primordiale sofferenza rappresenta lo sprone del suo successo che decretò la moda di quegli anni. Lo stile inconfondibile della celebre stilista, scomparsa nel 1971, sigaretta a portata di mano, eyeliner scuro, le immancabili collane e i cappellini, era riconoscibile nelle donne che sceglievano a modello, “per vocazione caratteriale”, quel “rivoluzionario personaggio”, come lei stessa amava definirsi, riconoscendo il dono della libertà offerto a tutte le donne.
Coco è stato quel genio della creatività, applicato a determinazione e rigore. Vestì le donne facendole sentire più libere, indipendenti e a loro agio, ma al contempo, eleganti. Propose, con nonchalance in quegli anni trenta, i pantaloni.
Gli abiti di Coco Chanel creano linee tanto semplici quanto sensuali e raffinate. Coco risulterà una donna “moderna” che desta scalpore, capace di realizzare capi che “escono” dalla tradizione del taglio degli anni precedenti, ha lasciato un segno inconfondibile dell’epoca ruggente in cui visse, tanto da entrare di diritto in quel periodo storico denominato Art Décò.
Il mito di Coco Chanel, brillante interprete della donna emancipata, libera e trasgressiva, vive anche tramite le citazioni dei suoi abiti, dei suoi profumi, nelle opere del cinema, della pubblicità e il ricordo della frequentazione di celebri personalità quali Tamara De Lempicka, Jean Cocteau, Marinetti, D’Annunzio, Greta Garbo.
Morta il 10 gennaio 1971 a Parigi, Coco Chanel riposa oggi nel cimitero di Bois-de-Vaux a Losanna, in Svizzera, e la sua tomba è ornata da cinque leoni, il suo numero preferito (Coco n°5) e il suo segno zodiacale; ma la geniale stilista vive ancora, proprio come palesa l’evento di Milano, che dimostra un costante parallelismo tra la sua vita e il suo lavoro: entrambi opere d’arte.
COCO CHANEL
La moda come specchio dell’economia
Mercoledì 27 ottobre 2010
Sala del Grechetto – Palazzo Sormani
Milano, via Francesco Sforza 7
Ore 16.00 – 20.00
Ingresso libero
Cives Universi Centro Internazionale di Cultura propone, in collaborazione con la Biblioteca Comunale Centrale di Milano “Palazzo Sormani”, mercoledì 27 ottobre 2010, dalle 16.00 alle 20.00, presso la Sala del Grechetto di Palazzo Sormani, “Coco Chanel. La moda come specchio dell’economia”, un’occasione di riflessione sulle possibilità di superamento della crisi attuale attraverso la storia di Gabrielle Chanel, uno dei personaggi chiave della ripresa economica degli Anni Trenta. Cives promuove una serata di approfondimento sulla personalità e l’attività della grande stilista Gabrielle “Coco” Chanel, soffermandosi in particolare sull’aspetto imprenditoriale.
La Prof.ssa Francesca Polese, Assistant Professor presso l’Istituto di Storia economica dell’Università Luigi Bocconi di Milano, esperta di Storia dell’industria della moda, presenterà una biografia della stilista, con particolare attenzione agli Anni Cinquanta.
La Prof.ssa Enrica Morini, Docente di Storia del costume e della moda presso l’Università IULM di Milano, affronterà il rapporto tra Lagerfeld e la Maison Chanel.
La Prof.ssa Elisabetta Merlo, Docente di Storia dell’industria della moda presso l’Università Luigi Bocconi di Milano, si concentrerà sulla crisi degli Anni Trenta.
La Dott.ssa Margherita Rosina, Direttrice del Museo Studio del tessuto della Fondazione Ratti di Como, analizzerà le costanti nei tessuti utilizzati da Chanel.
E “dulcis in fundo”, la Prof.ssa Ivana D’Agostino, Docente di Storia dell’arte e del costume presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, farà emergere la figura di Coco Chanel quale mecenate di artisti.
Cives Universi Centro Internazionale di Cultura, costituito nel febbraio 2007 dal Prof. Alberto Frigerio e soci, è un’associazione senza scopo di lucro, formata da professionisti in diverse discipline e che opera nel settore culturale e si propone di realizzare, sia su scala nazionale che internazionale, una serie di iniziative che spaziano dalla letteratura italiana e straniera all’arte, alla musica, al teatro, al cinema e allo sport, con l’intento di favorire la diffusione della cultura soprattutto fra i giovani, nel contesto della vita odierna.
Per la realizzazione del convegno si ringraziano la Regione Lombardia, la Provincia di Milano, il Consolato Francese, il Centre culturel français de Milan, la Camera Nazionale della Moda Italiana, l’Università IULM di Milano e l’Accademia di Belle Arti di Venezia.
La serata prevede ingresso libero fino a esaurimento posti. È pertanto gradita la prenotazione.
Prenotazioni e informazioni:
Cives Universi Centro Internazionale di Cultura
Viale Lombardia 8, 20131 Milano
Tel: 02. 23 95 17 02 // Fax: 02. 26 68 80 35
E-mail: info@centrointernazionaledicultura.it
Sito web: www.centrointernazionaledicultura.it
Biblioteca Comunale Centrale di Milano
Tel: 02. 88 46 33 72
E-mail: c.bibliopromozione@comune.milano.it
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