Di Te
lo leggo tra le punte del viso,dietro crine di un sorriso.
Il tuo corpo racconta...
disperse illusioni,percezioni stridenti.
Ti affacci a un pozzo di immagini confuse
che raffiorano corde di emozioni strozzate in gola.
Invochi il silenzio...
una flebile stanza di tesori cari dispersi fra i ricordi
che si sciolgono come luce nell'ombra avvolgente
dilatando i tuoi spazi e i tuoi respiri.
Com'è dolce assaporare la nenia dei tuoi discorsi
dalla leggera brezza primaverile cullati.
Parli delle stelle dei sogni appesi alla luna
tua sincera amica lassù a intonar notti danzanti
al ritmo di sensi sconosciuti.
Dilati le braccia nell'intorno agguantando i profumi,
ti discosti dai rumori della città e di chi non ti sa capire.
Malinconica creatura in cerca di pace e serene melodie,
non disperare!Sentirai il tuo canto giungere là dove ancora non riesci a volgere.
Oltre le tue perlacee pupille si accendono le fiamme di desideri
che ti sembrano troppo lontani ora,ma senti? Ne sfiori il calore.
Vedi,le immagini che meglio riconosciamo sono quelle il lontananza...
l'orizzonte ti nasconde paesaggi impercettibili al tatto
ma ascoltando il rumore delle maree la loro incostanza
abbracciando l' andirivieni di onde superbe
coglierai meglio lo scrosciarsi delle acque seriche
che poggiano sulle rive del tuo cuore.
Vedrai, finalmente custodirai teneri gesti nelle carezze di una mano sincera
riconoscerai l'alba di un giorno felice
e sarai li,di fronte quell'immenso azzurro
a cantar il tuo grido al Mondo,
il tuo grido di incantevole allegrezza...
- Blog di Marika
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Accadde un giorno
Vi ringrazio per l’attenzione
Accadde un giorno – Sinossi
Questo libro narra di una storia d’amore. Una storia che coinvolge un uomo di 57 anni ed una donna prossima ai 40.
Sposato ed appena andato in pensione lui, divorziata lei.
L’incontro avviene durante una sua gita in moto, nell’agriturismo di lei “Oasi”, sito vicino Montalcino – Siena.
Un incontro occasionale ed imprevedibile che in poche ore si trasforma in un’attrazione fisica e mentale travolgente.
Vivranno quattro giorni intensi a Siena e dintorni, scoprendo sempre più la quantità di affinità intellettuali, artistiche, di pensiero e fisiche in comune.
Una vera e propria esplosione di sentimenti e di passione che li coinvolge in maniera assoluta.
Lui, ciononostante, fa prevalere la sua parte razionale, enunciando i seri motivi, ad iniziare dalla differenza d’età, che devono indurli a considerare quei giorni solo una parentesi splendida, che dovrà essere chiusa.
- Blog di Sergio Maffucci
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Cronaca di un sogno annunciato.
- Blog di fabiomartini
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Al Gius
- Blog di Princ3ss
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il senso scarlatto del potere
ma poi, se si seguiva il suo sguardo, indugiando lentamente... lentamente.... lentamente...e si raggiungeva l'altra sponda del giorno, dove i raggi aranciati zigzagavano sulla schiena inerte, dove il respiro raccontava ancora di guerra, dove il calore si confondeva con la resa.....beh, proprio lì stava il suo sigillo. il suo regno. allora si, che si riusciva a capire quell’insostenibile, rosso, turgido, sorriso di conquista.
- Blog di greamer
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Assenza di felicità
- Blog di Bacidipioggia
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El Gardelin
- Blog di Ladybea48
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La potenza di un sorriso
Il volto mirava un punto che non guardava più da tempo. L'espressione attonita, malinconica, quasi assente, solcava le pieghe di quel fragile viso di ventenne che sembrava ormai appartenere ad un essere prossimo al passo estremo.
Negli occhi vi era il vuoto di un'esistenza mai compresa fondo, mai vissuta nelle sue trame più giocose e fertili, ma sempre osservata attraverso il filtro di uno spesso vetro isolante, insonorizzato. A soli ventanni, ella aveva già perso il gusto di una sonante risata.
Ma un giorno un raggio di sole colpì ostinatamente il suo volto.
Gli occhi, infastiditi ed irritati da quella penetrante insolenza, si socchiusero appena, corrugando le sopracciglia. Finalmente il grigiore di quel viso si vestì di colore, il colore di quegli occhi che sfavillavano dalle feritoie delle palpebre.
Il calore di quel raggio le pervase il viso e poi tutto il suo essere, sentì forte l'esigenza di muovere quelle dita intorpidite, di cui quasi non percepiva più la presenza. Il sangue cominciò a rifluire entro i canali inariditi del suo corpo, infondendole una nuova energia.
Prontamente si alzò e si recò alla finestra, i passi malfermi la condussero verso quel vetro che fu la sua prigione e, per la prima volta, sentì il desiderio di abbattere quell'ostacolo che l'aveva divisa dal mondo.
Con uno scatto ne aprì le ante ed una dolce brezza primaverile le accarezzò le gote. Adesso poteva sentire.
Sentiva il canto degli uccelli, le voci dei bambini, il soffio del vento tra le fronde degli alberi, sentiva il calore del sole ed i profumi del mondo.
Finalmente, a ventanni, ella scopriva la vita.
Adesso lei è nonna, le sue gote sono del colore delle pesche e la pelle è fresca d'estate, i suoi occhi, azzurri come il cielo, splendono sempre per i suoi piccoli gioielli, i suoi numerosi nipoti che le colmano il cuore e l'anima d'inifnito amore. Mai alcun pianto deturpò più il suo viso da quel fatidico giorno, poiché ella visse soltanto della potenza di un sorriso.
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Io c'ero
- Blog di fabiomartini
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Erano, questi, i miei giorni d'Africa
- Blog di taglioavvenuto
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