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melenserie

Il mio posto migliore è la tua bocca

Il mio posto migliore

è la tua bocca

nel passo sfinito della parola

dove allontano tristezze

al riparo come dietro le mura

solide e sole.

 

Il caos in un pensiero

Erano i giorni casti del perdono
e la conoscenza m'appariva
su un cavallo di Frisia a dondolare lenta,
il bandolo della matassa era interpretare il caos.
Inciampai sulle prime paure sorte
barcollai andando via per la tangente
nel mare carsico al riemergere di un'ampolla

troppi paradisi sugli scaffali, c'è urgenza di forti sconti, probabilmente eccezionali

ho un 
altro paradiso da
vendere 
assolutamente devo 
darlo via
bussando a tutte le
porte
che gli inferni 
vanno a ruba e 
i purgatori ancora 
hanno mercato

dopo/adesso

dopo l'epica vacua dei giorni

adesso
 
inseguiamo il suono
come se fosse
la causa dell'amore
 
-come se-
 
poi diremo: e' stato li'
diremo: e' stato lui, quando
ebbi a tacere, quando

Ascolta!

 
Ascolta!
Ogni sasso fa un suono diverso.
Ogni passo ha il suo rumore.
Ogni erba il suo fruscio.
Ogni seme un’attesa propria.
Ogni vento il suo nome.
E il suo odore. E la sua fragranza.
 

Bella la farfalla ma invano

Bella la farfalla ma invano
se occhi non si aprono a guardarla.
 
Ah l’inutile bellezza dei fiori, dei cieli, dei mari! Che strazio!
 
“Sono ciechi -disse l’Abitudine-

Trovo

Trovo
 
meravigliose conchiglie
d'azzurroverdeazzurro
dentro le mani
 
 
ritma il palpito
un denso intreccio
di carne e sangue
 
esplode nel buio
fra incensi dorati

Io sono ladro

 
Io sono ladro. Lo confesso.
 
E ho rubato uno sguardo
dal finestrino dell’auto in corsa.
 
Ho trafugato nel volto di una passante
appena si è voltata.
 
Sono ladro e me ne accuso.

Amore platonico


L'incontrai di mente
qualche tempo addietro
ed ebbi uno stordimento
quasi un brivido alieno
tanto mi piacque fosse
un nudo sensuale, così sereno.

Ecco

 
 
Fondo metallo dai sogni
 
Il calco è una mano
 
Faccio piovere ovatta da nubi viola
inventate
 
Cola vernice rossa satin da dita
vere
 

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