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melenserie

Al mio primo maestro (a sua insaputa) M.Cucchi


Mi disse con l'autorità d'un vero vate
di quei che con alloro e altre fronde
si pettinano il capo e meritano prebende
che ognora troppo indugiavo nel rimare
in pene dell'anima e del cuore
tanto che giungeva solo quel rumore
che invero la poesia senso ha da cantare
narrare comunicare alfin dipingere

Amore Stella

Lo stacco ad arco una corona di spine
sul capo delle rose di cera incastonate
l’acqua un giro di valzer sulle caviglie
a salire di carezze sui polpacci i glutei
 
Dammi quella bocca bella Stella
fammi bere a sorsi pieni dalla lingua

12 minuti fa, in viaggio

sangue di
Fenice
sporca il tuo
velluto
macchia su
macchia
confonde
respira
di acuti rumori
tuoni improvvisi 
totali
odori di grigio
spaccature

Cose Così [nelle pieghe delle pietre]

risuona in me il tuo nome
fra i fiori del ciliegio
dentro un giardino capace

 

nelle pieghe delle pietre
sul viale, una panchina

autunni ben temperati

l'estate non finirà mai
di quelle speciali
coi giorni piovosi, e il sole steso
tra le fibre del vento
 
l'estate somiglia
alla promessa boreale
che tengo in un cassetto
e credimi
non finirà

again

AGN.jpg

Bugiarda io
potrei dirti:
"ti amo"
non credermi!
Bugiarda io
potrei dirti:
"ti voglio"
non credermi!

Bugiarda io
potrei dirti:
"sono tua"
non credermi!

E tu
sei ancora qui ad illuderti
che tutto ciò possa esistere.

scendono

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Salgono con piccole zampe di ragno

dalle palpebre inferiori, su per i muri

in silenziose file, ordinate come perle di maggio

lucide, come le tue dita quando mi bevi

e baci il gioco scivolato sul bianco.

flash back

 
Un tintinnare di madreperla ad ogni aria
disseppellisce giorni 
 
Il tempo abbandonato all’erba
 
A guardarlo dall’altura dell’amaca
non catturava attenzione

Dietro direzioni mai prese

Dietro direzioni mai prese.
Una losanga di lusinghe mai diramate.
Crisalidi di attese sospese.
Carichi pendenti.
Limbi sonnambuli.
 
La recita del criceto.
La sua corsa a vuoto
dentro una ruota finta

Cose Così [con l’unico scopo di arrivare]

Morire da vivi, ci riusciamo in pochi
è quando appena dietro ai sorrisi 
galleggiamo in pozze che riempiono occhi
il buio che si ha dentro riesce a coprire il sole
e si cammina con l’unico scopo di arrivare
 

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